La Turchia nella morsa del terrorismo del PKK
La Turchia intensifica la lotta contro il PKK dopo recenti attacchi terroristici, aumentando le tensioni regionali e la repressione dei curdi.
La Turchia intensifica la lotta contro il PKK dopo recenti attacchi terroristici, aumentando le tensioni regionali e la repressione dei curdi.
Il presidente turco Erdoğan ha intensificato gli sforzi diplomatici e militari, tra cui lo sviluppo del sistema di difesa “Steel dome” ed il rafforzamento delle relazioni con Albania ed Ucraina, enfatizzando la posizione strategica della Turchia nella geopolitica regionale.
La Libia, al centro dei giochi geopolitici internazionali, vede la famiglia Haftar gestire le operazioni militari e economiche, influenzando gli equilibri regionali. La Russia, rafforzando legami storici con i Haftar, punta a consolidare la Cirenaica come hub logistico, mentre gli USA e la Cina esplorano investimenti infrastrutturali, evidenziando una competizione strategica multipolare con implicazioni dirette per l’Europa e l’Italia.
Il presidente turco Erdoğan ha sollecitato l’Italia a riconoscere lo Stato palestinese e ha lanciato un appello alle nazioni islamiche per una risposta più forte contro Israele. Ha criticato l’ONU per la sua inefficacia e ha chiesto all’UE di rafforzare la cooperazione bilaterale con la Turchia.
Erdoğan celebra la “vittoria della democrazia” nelle municipali turche, mentre il CHP con Yavaş e İmamoğlu sfidano il AKP, in vista di potenziali cambiamenti politici.