L’evoluzione della dottrina militare nell’era dell’intelligenza artificiale – Parte I
L’intelligenza artificiale rivoluziona la dottrina militare moderna, ridefinendo strategie, tattiche e comando nelle operazioni delle forze armate contemporanee.
L’intelligenza artificiale rivoluziona la dottrina militare moderna, ridefinendo strategie, tattiche e comando nelle operazioni delle forze armate contemporanee.
La computazione quantistica ha la potenzialità di violare le chiavi RSA, fondamento delle attuali tecnologie crittografiche.
I rischi dell’intelligenza artificiale includono la sostituzione della creatività umana, influenzando capacità cognitive, autonomia e decisioni creative.
L’Operational Security (OPSEC) è un processo sviluppato originariamente per le operazioni militari durante la Guerra del Vietnam, finalizzato alla protezione delle informazioni sensibili. Con il passare del tempo, l’OPSEC si è evoluto e adattato alle mutevoli minacce e tecnologie emergenti, estendendo la sua applicabilità a vari settori oltre il militare, diventando così un elemento standard nelle strategie di sicurezza a livello globale.
La DeFi si scontra con la sua evocata decentralizzazione a causa di elementi centralizzati persistenti e vulnerabilità degli smart contract. Il MEV e la “manipolazione del prezzo del gas” evidenziano l’urgenza di interventi normativi e tecnologici.
L’intersezione tra cyberwarfare e finanza decentralizzata (DeFi) mette in luce come le vulnerabilità delle piattaforme DeFi possano essere sfruttate per attacchi finanziari mirati e per eludere sanzioni internazionali.
Il complesso ed intricato sistema di finanziamenti illeciti a Hamas passa anche attraverso il mondo delle criptovalute.
Quali i rischi e le azioni intraprese per arginare il fenomeno?
Il progetto “Replicator” degli Stati Uniti mira a contrastare la crescente minaccia militare cinese nella regione indo-pacifica attraverso lo sviluppo rapido di sistemi autonomi economici e sacrificabili. Questi droni e veicoli autonomi opereranno in vari domini, creando un “paesaggio infernale” per le forze nemiche.
La diplomazia cibernetica rafforza la sicurezza internazionale con norme comuni, accordi e cooperazione tra gli Stati per affrontare le minacce informatiche emergenti. Attraverso misure di fiducia, intelligence condivisa e l’uso di tecnologie avanzate come AI e blockchain, gli Stati possono coordinarsi per proteggere le infrastrutture critiche e promuovere un cyberspazio sicuro e stabile.
L’adozione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore militare europeo è essenziale per l’autonomia strategica UE a fronte della crescente competizione tecnologica globale.