Pochi missili e utilizzati male.
Un elemento di considerazione positivo è, invece, la poca disponibilità di missili della Russia. Secondo Vadym Skibitskyi, del servizio di intelligence del Ministero della Difesa ucraino, il Cremlino avrebbe a disposizione pochi 3M14 Kalibr. Non si tratta di una sorpresa. Tantissimi filmati, amatoriali e non, che girano sui social mostrano quanto i russi li stiano sprecando, utilizzandoli quando non servono, in punti non strategicamente importanti e in momenti francamente rivedibili.
Le perdite
A luglio, il Ministro della Difesa ucraino Oleksij Reznikov ha affermato che la Russia avrebbe già perso il 60% dei suoi missili. Come faccia a saperlo è dubbio: è probabile che sia arrivato a queste conclusioni tramite un’analisi comparativa, o meglio, tramite uno studio delle componenti dei Kalibr, i quali sono composti per il 70% di materiale proveniente dall’estero e che, a causa delle sanzioni, non arriva più al Cremlino. Secondo l’esperto miliare ucraino Oleg Zhdanov, già prima della guerra la produzione dei Kalibr andava a rilento, potendone creare solo uno al mese. Ora, con le sanzioni, diventa quasi impossibile. Non a caso, gli attacchi con i Kalibr sono diminuiti drasticamente e questa cosa è verificabile da semplici analisi statistiche: durante la prima parte del conflitto venivano impiegati spesso, mentre negli ultimi mesi vengono utilizzati con più parsimonia. Henry Schlottman, analista militare statunitense, ci dice che il prezzo di uno di questi missili si aggira tra i 5 e i 6 milioni di dollari e, secondo le sue stime, la Russia ha a disposizione al massimo 500 Kalibr. Chiaro che missili così costosi non possano non essere elogiati dalla propaganda russa. Se investi tanti soldi pubblici in qualcosa che non funziona, è chiaro che poi, in un modo o nell’altro, la popolazione te ne chiederebbe conto.
La propaganda
Per questo motivo, la macchina della propaganda sfrutta l’impossibilità del fact checking per rivendicare attacchi andati in realtà male o malissimo, facendoli passare per colpi da maestro e sottolineando la grandezza delle loro imprese. In realtà, si può calcolare facilmente quanti Kalibr sono stati lanciati da diverse fonti: l’esercito russo è solito attaccare uno sticker rosso a forma di stella sul fianco della nave da guerra. Il canale Telegram KCHV_RU le ha trovate e le ha contate. In questo canale, tra le altre cose, si possono trovare foto di navi russe che potrebbero ospitare missili Kalibr o comunque delle piattaforme predisposte al lancio. Un altro canale Telegram affidabile è quello della marina ucraina, in grado di contare quanti Kalibr stazionano nel Mar Nero: “Per le operazioni di combattimento nel Mar Nero, il nemico mantiene quattro trasportatori di missili tattici “caliber” per un totale complessivo di 24 missili. Nel mar Mediterraneo, i trasportatori sono tre, per un totale di due missili”. Il messaggio è risalente al 13/07/2022.
Qui la prima parte.
Qui la seconda parte.
Qui la terza parte.