L’importanza dei missili russi Kalibr nella guerra in Ucraina – seconda parte

Le vittime civili e il bombardamento di Vinnycja.

Se effettivamente era in corso una riunione così importante, non è possibile verificarlo. Tuttavia, il fatto che i missili Kalibr abbiano creato così tanti danni alle strutture circostanti e siano la causa della morte di così tante persone, fa dubitare sulla loro millimetrica precisione.

Le vittime civili

Subito dopo l’impatto, i media russi hanno rivendicato l’eliminazione di un punto strategico. Margarita Simonyan, caporedattore di Russia Today, ha ricordato che l’obiettivo erano le case degli ufficiali ucraini, dove “vivevano i nazisti”. L’esperto della Royal United Service Istitute (RUSI) Samuel Ramani ci disse, in un tweet del 21 agosto: “La Russia ha colpito Odessa con cinque missili Kalibr. Tre di questi hanno colpito dei silos e fabbriche agricole; un segnale che il Cremlino prova ancora una volta a militarizzare il cibo per dargli l’apparenza di bersaglio militare strategico”. Tipica ironia britannica. Del resto, per quale motivo Putin dovrebbe utilizzare dei missili da svariati milioni di dollari per far fuori dei civili? Utilizzati in questo modo, i Kalibr fanno anche molti meno danni del previsto: se si analizza le foto dei crateri, ci si rende conto della loro relativa grandezza. Ma, secondo la ricostruzione del Kostack Studio, uno studio di design tedesco, se i Kalibr fossero utilizzati per il loro vero scopo, cioè, per esempio, per colpire un edificio, i danni sarebbero di gran lunga superiori. Non solo: colpendo un edificio, la deflagrazione emessa dall’impatto provocherebbe vittime anche nelle zone circostanti. Insomma, molte cose non tornano.

Le analisi statistiche

Se ci facciamo assistere da diverse analisi statistiche, i dubbi vengono pressoché confermati: secondo l’intelligence britannica e americana, i missili Kalibr hanno una accuratezza molto bassa. Più del 60% dei missili da crociera manca il bersaglio, secondo i dati forniti dalla Nato. Tra questi rientrano i Kalibr. L’esempio di Vinnycja sembra esserne la prova. Tuttavia, ciò non significa che siano paragonabili agli altri. Sempre basandoci sulla ricostruzione del Kostack Studio, ci accorgiamo che la forza di deflagrazione di un Kalibr è molto maggiore rispetto a quella di un missile normale, poiché è in grado contenere fino a 500kg di esplosivo. Nel caso di Vinnycja, individuare la traiettoria dei due Kalibr è molto complesso, non essendo a conoscenza della ubicazione della nave che li ha lanciati. Tuttavia, se da un punto passano infinite rette, da due punti passa una sola retta. Per questo motivo, la segnalazione della presenza di due Kalibr effettuata nella città di Bershad, ci fornisce diverse idee. D’altra parte, si tratta di armi dotate di un doppio sistema di guida: il primo totalmente automatico, il secondo telecomandato da GLONASS e GPS. Perciò, la rotta può essere stata in parte corretta durante il tragitto, ma quest’ultima ipotesi, purtroppo, non è verificabile.  In più, per le truppe ucraine il tempo di reazione era praticamente inesistente: secondo alcuni test russi, un missile di questo genere raggiunge un bersaglio a 250 km di distanza in 137 secondi. Non avendo a disposizione l’esatta traiettoria, si può comunque immaginare che i due che hanno colpito Vinnycja abbiano percorso 450km. Il tempo impiegato era, perciò, solo quattro minuti, troppo pochi per evitare il disastro.  

Qui la prima parte.

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