L’utilizzo dei missili di Putin ad alta precisione.
Sin dall’inizio della guerra in Ucraina, i media occidentali hanno dato molta rilevanza ad aspetti economico-sociali, a discapito della pura narrazione militare del conflitto. Con questa forma mentis, è chiaro che una parte fondamentale della resistenza ucraina – ovvero la neutralizzazione dell’arma di Putin più potente, i costosi missili balistici – passi in secondo, se non in terzo piano.
I missili preferiti da Putin
Oggi sappiamo che la Russia tende ad utilizzare con sempre maggior frequenza missili di alta precisione per raggiungere bersagli ben al di là della effettiva posizione delle loro truppe, mirando, senza scrupoli, sia a target militari che civili. La sopravvivenza di quella parte dell’Ucraina che non ha imbracciato le armi è messa ancor più a dura prova dall’arma che Putin preferisce, i missili Kalibr, che comprendono i 3M54, 3M14K, i Kalibr-M. Per la loro costruzione, Putin ha sborsato fior fior di quattrini ma, a causa delle abilità dei sistemi difensivi ucraini, rischiano di andare sprecati. Tuttavia, lo sviluppo di modelli più aggiornati e precisi potrebbe cogliere di sorpresa la resistenza e causare ulteriori disastri civili. Andiamo con ordine.
Il bombardamento di Vinnycja
Se apriamo la mappa del conflitto e cerchiamo la città di Vinnycja, ci rendiamo conto della sua lontananza dal fronte. Composta da 370.000 abitanti nella parte centrale dello stato, dista circa 130 chilometri più a nord della Moldavia. Insomma, una parte del paese che si potrebbe considerare relativamente al sicuro. Invece, il 14 luglio 2022 è stata teatro di un vero e proprio disastro. Dal Mar Nero vennero lanciati quattro missili da crociera, di cui due, registrati dalle telecamere di sicurezza, colpirono con precisione millimetrica la città di Vinnycja. Morirono 23 persone. Tra loro, diversi bambini. I feriti furono più di un centinaio. È un attacco che sconvolge i paesi occidentali, che si riuniscono in fretta e furia a L’Aia e lo classificano come crimine di guerra.
La precisione dei missili
O forse no? A Vinnycja si trova la sede dell’aviazione ucraina. Questo fa sorgere diversi dubbi: sono effettivamente così precisi questi missili? Se lo sono, perché non hanno colpito il vero punto strategico della città? Hanno mancato il bersaglio? O l’obiettivo era effettivamente una carneficina di civili? Chiaramente, il ministro della difesa russo Sergej Šojgu ha accolto l’esito sottolineando l’incredibile accuratezza dei suoi missili. Tuttavia, la precisione è messa in discussione se, al posto di colpire un centro militare, si fa una strage di civili. Secondo una dichiarazione dell’esercito russo, al 37 di via Kotsyubyns’koho, a Vinnycja, doveva tenersi, proprio quel giorno, un incontro di ufficiali ucraini. Eppure, questi ultimi non sono saltati in aria come i civili a pochi metri da loro. Aprendo Google Maps o Yandex Maps, è facile verificare da satellite il punto in cui uno di questi missili ha colpito: non lontano da uffici e strutture sanitarie. Le autorità ucraine hanno immediatamente rilasciato i nomi di 14 delle 23 vittime dell’attentato. È molto probabile che le 9 rimanenti avessero a che fare con la difesa ucraina.
Le vittime
Proviamo ad elencarne alcune: Kostyantyn Puzyrenko, Ufficiale ucraino la cui morte è stata annunciata dal sito internet della città di Berdyčiv. Inizialmente all’annuncio era allegata una foto del defunto; ora è stata rimossa, ma è conservata nell’archivio web. La posizione e il grado non sono menzionati nel testo, ma nella fotografia sono visibili i segni del bavero dell’aviazione ucraina. L’ edizione Zhytomyr Online ha pubblicato anche alcune immagini del suo funerale. Il secondo è Oleg Makarchuk, ricordato dalla Accademia Militare. Il necrologio afferma che Makarchuk è morto “in servizio a Vinnycja il 14 luglio 2022”. Era capo del dipartimento per l’organizzazione della riparazione e della logistica delle armi e attrezzature militari dell’aeronautica ucraina. Nell’aprile 2022, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky gli aveva conferito l’Ordine di Danylo Halytsky. Infine, il Colonnello Dmytro Burdiko, come riportato sui social network da suo figlio. Le pubblicazioni non indicano che Burdiko sia morto a Vinnycja, ma suo figlio ha pubblicato uno screenshot in cui mostrava di aver scritto a suo padre e di avergli chiesto se fosse vivo verso le 13:00, cioè circa un’ora e mezza dopo la prima notizia dell’attacco missilistico.