La strategia geopolitica iraniana giunge fino allo Sri Lanka: aggirare le sanzioni barattando petrolio con foglie di thè

Raisi in Asia meridionale: Pakistan e Sri Lanka

Ebrahim Raisi, il recentemente scomparso presidente dell’Iran, ha compiuto una tournée diplomatica di rilievo nell’Asia meridionale, visitando il Pakistan dal 22 al 24 del mese di aprile ed il giorno successivo lo Sri Lanka. Questi spostamenti sono cruciali poiché evidenziano dinamiche geopolitiche che spesso sfuggono all’attenzione dei media occidentali.

Nonostante l’instabilità crescente in Medio Oriente, di cui l’Iran è attore protagonista, le mosse diplomatiche di Raisi dimostrano come la capacità di Teheran di operare a livello internazionale rimanga intatta, specialmente nella regione del sud dell’Asia. Nel corso di questa missione diplomatica, il presidente iraniano ha favorito l’istituzione di un trattato di libero scambio con il Pakistan e ha inaugurato un progetto idroelettrico in Sri Lanka, segnando un forte impegno verso una cooperazione regionale estesa. Questo interesse si estende oltre i confini dei paesi visitati, come dimostra una conversazione telefonica con il primo ministro del Bangladesh, Sheikh Hasina, durante la quale Raisi ha manifestato l’intenzione di aumentare gli scambi commerciali con Dhaka. Seguendo questa linea, le Maldive hanno ristabilito relazioni formali con l’Iran, dopo una sospensione di sette anni.

L’influenza cinese e russa in Asia meridionale

Parallelamente, Cina e Russia hanno rafforzato la loro presenza diplomatica nell’Asia meridionale. La Cina continua ad espandere la sua influenza nella regione, principalmente attraverso investimenti infrastrutturali ed iniziative legate ai vaccini, oltre a vari strumenti di soft power. La Russia, con una lunga storia di amicizia con l’India, sta emergendo come un investitore energetico fondamentale in Bangladesh e sta esplorando opportunità simili in Nepal, rafforzando al contempo i legami diplomatici e militari con il Bangladesh ed avviando recentemente l’esportazione di petrolio verso il Pakistan.

Nel corso dell’ultimo anno, il patto di riavvicinamento tra Arabia Saudita ed Iran ha giocato un ruolo cruciale nel facilitare un incremento della cooperazione tra Teheran e le nazioni del Sud Asia. Contestualmente, i legami tra l’Iran e la Cina si sono rafforzati, grazie al patto strategico siglato nel 2021, aprendo nuove vie di collaborazione in una regione dominata dall’influenza cinese.

Sebbene la competizione con la Cina persista, l’Iran ha continuato a coltivare rapporti con l’India, nonostante un affievolimento di questi legami causato dal calo delle importazioni di petrolio iraniano da parte dell’India e dalle tensioni derivanti dalla crisi in Medio Oriente. In particolare, l’India ha sostenuto Israele nel suo conflitto con Hamas e ha affrontato minacce contro le proprie navi commerciali nel Mar Rosso, presumibilmente orchestrate dall’Iran. Tuttavia, nel gennaio scorso, il ministro degli Affari Esteri indiano S. Jaishankar ha visitato Teheran per discutere di un rafforzamento dei rapporti bilaterali.

L’adozione di una retorica antioccidentale da parte di Teheran potrebbe erigere barriere nei suoi rapporti con le nazioni del sud dell’Asia. Durante una visita in Sri Lanka, il presidente Raisi ha denunciato Israele, sostenendo che dovrebbe essere processato per le sue politiche nei territori palestinesi, e ha criticato le politiche coloniali dell’Occidente. In Pakistan, Raisi ha minacciato rappresaglie contro Israele in caso di nuovi attacchi contro l’Iran. Nonostante tali affermazioni possano riscuotere un certo seguito nei Paesi a maggioranza musulmana della regione, potrebbero non essere ben accolte in nazioni come lo Sri Lanka, che mantengono buone relazioni con Israele e l’Occidente.[1]

Focus Sri Lanka

Nel corso della sua visita a Colombo, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha puntato a consolidare i rapporti mediante la sottoscrizione di cinque Memorandum d’Intesa e l’inaugurazione della centrale idroelettrica “Uma Oya Multipurpose Development Project”, un impianto del valore di 514 milioni di dollari.

Il momento culminante della visita è stato senza dubbio l’inaugurazione dell’impianto idroelettrico, abbreviato in “Uomdp”. Questa rappresenta la prima visita di un presidente iraniano dal 2008, periodo in cui il paese era governato dall’ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad. Nonostante le tensioni prevalenti nel Medio Oriente e nel Golfo, che impattano pesantemente sui commerci globali, inclusi quelli del thè, essenziali per Colombo, la presenza di Raisi sottolinea l’importanza strategica che l’Iran attribuisce ai rapporti con l’isola, come evidenziato da analisti e commentatori locali.

Il complesso idroelettrico di Uma Oya

Il progetto di costruzione della centrale idroelettrica di Uma Oya, avviato nel 2010, ha affrontato numerosi intoppi prima di raggiungere la sua realizzazione finale. Originariamente supportato da un finanziamento iniziale di 50 milioni di dollari, il progetto ha subito una grave battuta d’arresto finanziaria a seguito delle sanzioni americane contro l’Iran, complicando i flussi di denaro internazionali e costringendo lo Sri Lanka a sostenere la maggior parte dei costi aggiuntivi. Le difficoltà sono state acuite dalla pandemia di Covid-19, dalle questioni ambientali sollevate e dalle proteste delle comunità locali, in particolare quelle colpite dai danni causati dalla costruzione di un tunnel, che ha provocato gravi smottamenti e la distruzione di circa 1200 abitazioni in almeno 10 villaggi della regione di Bandarawela.

Il sistema idroelettrico di Uma Oya si estende attraverso varie dighe lungo il corso del fiume Dalgolla Oya e comprende un intricato sistema di canalizzazione che porta l’acqua attraverso un tunnel di 4 chilometri fino a Mathatilla Oya; qui, un’altra diga incanala l’acqua verso la centrale elettrica. Questo progetto, che contribuirà con 120 megawatt alla rete elettrica nazionale, non solo produrrà energia, ma fornirà anche risorse idriche per l’irrigazione di 6.000 ettari di campi agricoli e garantirà l’approvvigionamento di acqua potabile per migliaia di famiglie in tre distinti distretti. L’ufficio del presidente di Colombo ha annunciato che la cerimonia inaugurale, alla presenza dei presidenti di Iran e Sri Lanka, ha simboleggiato la forte cooperazione tra i due paesi in questo ambizioso progettoinfrastrutturale.[2]


Riferimenti bibliografici

[1] https://formiche.net/2024/05/pakistan-sri-lanka-iran/#content

[2]https://www.asianews.it/notizie-it/Raisi-in-Sri-Lanka-per-rafforzare-la-cooperazione-fra-Teheran-e-Colombo–60609.html

Una risposta

  1. Come è scritto nell’attento e scrupoloso articolo.di Arianne Ghersi vi sono dinamiche geopolitiche che sfuggono agli osservatori occidentali. Complimenti all’Autrice!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *