Aggiornamento guerra russo-ucraina, riepilogo mese di dicembre 2023

Prima di analizzare ogni fronte separatamente, è fondamentale considerare la dinamica complessiva dei combattimenti lungo la linea di contatto. Dopo un’attenta valutazione della situazione nel mese di dicembre, possiamo fornire una panoramica e una prospettiva degli eventi più recenti. È evidente che l’iniziativa è ora nelle mani dei russi, mentre le forze ucraine si limitano a condurre attacchi locali e di contenimento. La pressione intensa e costosa esercitata dai russi sta creando una serie di problemi complessi per il comando ucraino, soprattutto nelle principali direttrici di avanzata.

Un aspetto chiave è la crescente carenza di munizioni d’artiglieria per l’Ucraina, una situazione di cui i russi sono ben consapevoli. Di conseguenza, hanno modificato la loro tattica: invece di concentrare le forze, stanno applicando pressione in molteplici punti con unità più piccole. Questo costringe Kiev a dividere ulteriormente le proprie riserve e a ridurre significativamente l’efficacia dell’artiglieria, a causa della difficoltà nel concentrare il fuoco per mancanza sia di munizioni che di obiettivi strategici. Si nota un crescente ricorso da parte ucraina all’uso di droni per compensare la carenza di artiglieria. Nonostante l’efficacia di queste armi, non sempre riescono a contrastare efficacemente gli attacchi russi.

L’aumento della pressione russa su un numero sempre maggiore di direzioni ha portato a un rallentamento nei tempi di reazione delle forze ucraine. L’obbligo di spostare continuamente unità da un fronte all’altro rende difficile per loro gestire le limitate riserve in un ambiente operativo che cambia rapidamente. Di conseguenza, Kiev si trova costretta ad adottare una postura difensiva e reattiva, simile a quella adottata da Mosca nei mesi estivi e primaverili.

In contrasto con la Russia, Kiev si trova nella difficile posizione di dover gestire non una serie di offensive mirate su specifici obiettivi, ma piuttosto una pressione costante e diffusa su molteplici fronti, tra cui Avdeiivka, Bakhmut, Kupjansk, Svatove, Marinka e altri. La Russia può permettersi questa strategia grazie alla sua netta superiorità in termini di artiglieria e aviazione, alla sua produzione industriale di massa e a un flusso continuo di personale supportato dalla propria superiorità demografica. Attualmente, Kiev si trova in una posizione difensiva, con la creazione di nuove linee difensive lungo l’intero fronte. Tuttavia, questo implica che, per stabilizzarsi su queste nuove posizioni durante l’inverno, le forze ucraine potrebbero essere costrette a ritirarsi, cedendo terreno o persino città.

È inoltre fondamentale considerare la situazione interna dell’Ucraina, dove è in corso la decima campagna di reclutamento, con l’obiettivo di arruolare altri 500.000 soldati. Questa campagna sta incontrando notevoli difficoltà a causa della situazione demografica ucraina e della scarsità di volontari, costringendo Kiev a prendere misure drastiche per il reclutamento di personale. Secondo le ultime decisioni, potremmo presto vedere al fronte anche persone con disabilità di gruppo III, nonché donne e uomini dai 25 anni in su.

Per concludere questo report mensile, vi informiamo che, oltre alle principali offensive russe, ci sono anche altre offensive secondarie che stanno comportando un grande dispendio di risorse per entrambe le parti.

Aggiornamento settore Bohdanivka

Nell’immagine la linea bianca rappresenta le postazioni russe in data 3 Dicembre, mentre i riquadri blu sono le principali alture che dominano da sud e da nord du Bohdanivka. Il loro controllo è fondamentale per entrambi i comandi.

All’inizio di novembre, il settore in questione ha subito una significativa trasformazione, in seguito all’avvio di una serie di offensive russe intorno al bacino idrico di Berkhivka. Inizialmente, la situazione era sotto controllo per la 57a brigata ucraina, nonostante alcune difficoltà. Tuttavia, un cambiamento drastico si è verificato verso la fine di novembre, quando il comando ucraino ha commesso un errore strategico spostando la 57a brigata verso Kupjansk. Questa mossa ha decisamente favorito le forze russe, che hanno approfittato dell’arrivo di nuove truppe ucraine, meno esperte del territorio.

A partire dal primo dicembre, l’offensiva russa si è intensificata notevolmente. Le nuove unità ucraine, trovandosi in difficoltà nell’adattarsi alla situazione, hanno perso rapidamente terreno e sono state costrette a ritirarsi verso posizioni precedentemente consolidate da altre brigate. Di conseguenza, in sole tre settimane, le forze di Kiev si sono ritirate di oltre 2 km, perdendo il controllo di Khromove. Questo ha permesso ai russi di avanzare lungo la ferrovia a sud di Bohdanivka e di avvicinarsi alle alture a nord.

È importante sottolineare che le truppe ucraine si sono ritirate sulle altitudini a nord di Bohdanivka e lungo la ferrovia e la strada 00506 verso Casiv Jar. In questo scenario, le forze di Mosca devono coordinare il loro avanzamento da nord di Bohdanivka per assicurarsi il controllo delle altitudini 207,8 e 206,6. Dall’altro lato, è fondamentale procedere lungo la ferrovia verso le alture ucraine 231,4. Senza un controllo efficace di queste alture a nord, la sicurezza di Bohdanivka rimane in bilico.

Attualmente, la città è sotto un intenso bombardamento di artiglieria russa, e i combattimenti procedono lentamente. Nonostante i frequenti contrattacchi ucraini, la ritirata delle loro forze continua, seppur a un ritmo lento.

Aggiornamento settore Klishchiivka – Ivanivske

Nell’immagine la linea bianca rappresenta il fronte in data 03 dicembre, mentre i riquadri blu sono le alture di cui necessita Mosca al fine di iniziare un assalto più agevolato verso ivanivske.

Analizzando la situazione si ha l’evidenza di una nuova strategia russa a ovest di Bakhmut. Dalle recenti geolocalizzazioni e dai successi ottenuti, è appare come che Mosca non abbia intenzione di impiegare ulteriori forze e risorse in un attacco diretto a Klishchiivka. L’obiettivo principale sembra ora essere Ivanivske: con l’assalto a questa località, i russi mirano a forzare Kiev a ritirarsi da Klishchiivka e dalle sue posizioni a sud. Tale intenzione è confermata dagli ultimi attacchi russi volti a conquistare le alture a nord di Klishchiivka, un successo che limita la capacità ucraina di lanciare offensive dal sud che potrebbero interferire con le operazioni russe lungo la strada che collega Bakhmut a Ivanivske.

Con il supporto di gruppi ceceni, le forze russe sono avanzate fino a 800 metri dalle prime abitazioni di Ivanivske, attaccando frontalmente. Contemporaneamente, l’abbandono di Khromove e delle posizioni lungo la strada 00506 ha aperto la possibilità di un aggiramento da nord di Ivanivske, permettendo un attacco su due fronti. Per Kiev, diventa cruciale interrompere questa avanzata russa su tre fronti; in caso contrario, si potrebbe assistere all’inizio degli assalti russi già dai primi giorni di gennaio.

Aggiornamento settore Avdeiivka

Nell’immagine le linee bianche rappresentano il fronte in data 02 dicembre, mentre i riquadri blu sono i principali punti di difesa ucraine e quali vie seguano per rallentare la spinta russa.

La situazione sul campo continua a essere complessa. I progressi delle forze russe hanno subito un rallentamento, ma nonostante ciò, le forze ucraine non sono riuscite a lanciare un contrattacco efficace nella zona industriale a sud e continuano a perdere terreno. È importante sottolineare che, a sud della città, gli ucraini soffrono di una significativa carenza di artiglieria, cercando di compensare con l’uso di mortai e droni. Questa situazione ha permesso alle forze russe di prendere il controllo dell’importante altura 251,2, che ora offre loro un vantaggio strategico per il controllo del territorio e il coordinamento delle truppe e dell’artiglieria.

Nel prossimo futuro, ci aspettiamo che Mosca intensifichi i suoi sforzi per consolidare la propria presenza nei quartieri residenziali di Avdeiivka e avanzare lungo le strade verso nord, con l’obiettivo di estendere il fronte a est della città. Tuttavia, le posizioni ucraine rimangono forti all’interno dell’ex base missilistica, che le forze russe non sono ancora riuscite ad assaltare.

Al contrario, la situazione è più complessa per i russi a nord. Senza la possibilità di supportare le operazioni a sud, l’artiglieria ucraina è completamente impegnata a contenere l’avanzata russa lungo la linea ferroviaria. Questa strategia sta dando i suoi frutti, complicando notevolmente i progressi russi e infliggendo loro pesanti perdite. Di conseguenza, Mosca ha dovuto rivedere i propri piani, decidendo di non concentrare le forze esclusivamente verso Stepove, ma di creare più punti di pressione per frammentare l’azione dell’artiglieria ucraina. Secondo le nostre fonti, inizialmente Mosca aveva pianificato di impiegare tutte le sue riserve verso Stepove, oltre la linea ferroviaria, non appena avesse guadagnato il controllo di un tratto di 5 km di fronte, creando così un’apertura sufficiente per l’impiego delle riserve.

Nel corso del mese di dicembre, seguendo il loro nuovo piano strategico, le forze russe hanno esteso il loro controllo su nuovi territori. Tali conquiste includono aree a nord, lungo la linea ferroviaria, a est del complesso petrolchimico e a sud di Stepove, con l’obiettivo di dominare l’incrocio ferroviario e le aree boschive circostanti. Tuttavia, dopo il 20 dicembre, è diventato evidente come Stepove sia diventata una zona di stallo, senza un chiaro controllo da parte di nessuna delle fazioni in conflitto. Di fronte a tale impossibilità di stabilire un controllo efficace su Stepove, le forze di Mosca hanno spostato la loro attenzione su alcune aree boschive più a nord, intensificando la pressione su Berduchi.

In conclusione, per il mese di gennaio, prevediamo che Mosca possa lanciare una seconda ondata offensiva. La nostra analisi si basa sulle recenti dichiarazioni delle autorità ucraine, che segnalano l’arrivo di nuovi rinforzi russi, stimati fino a 40.000 soldati. Per quanto riguarda Kiev, ci sono state discussioni riguardo alla possibilità di abbandonare Avdeiika, al fine di preservare le forze armate e evitare il rischio di vederle accerchiate o intrappolate nella città. Nonostante una resistenza tenace, si osserva da parte ucraina una frequente diffusione di video che esprimono lamentele, evidenziando difficoltà nella collaborazione tra le diverse unità militari e una crescente carenza di supporto logistico per alcuni battaglioni.

Aggiornamento Marinka – Novomikhailivka

Nell’immagine le linee bianche rappresentano il fronte in data 01 dicembre, mentre il riquadro blu è l’altura 215 grazie alla quale Kiev riesce a contenere la pressione russa da nord verso Novomykhailivka.

Nel mese di dicembre, l’offensiva militare di Mosca ha subito un’accelerazione significativa. Secondo le informazioni raccolte dalle nostre fonti interne, l’arrivo di nuovi rinforzi ha permesso all’esercito russo di lanciare diverse offensive. Queste azioni hanno portato, in pochi giorni, alla ritirata delle forze ucraine dal lato sud di Avdeiivka. Successivamente, l’attenzione si è spostata sul fronte nord della città, che è caduto definitivamente nelle mani russe il 25 dicembre, a seguito dell’incapacità dell’esercito ucraino di stabilizzare la situazione.

La conquista di Avdeiivka ha aperto nuove possibilità strategiche per Mosca, permettendo manovre verso Pobjeda e le alture 207 e 190, che offrono un controllo strategico sulle aree circostanti. Nonostante ciò, le forze ucraine sono riuscite a respingere i russi da alcune posizioni in queste zone, dopo aver lanciato delle controffensive. Da mesi osserviamo che le operazioni russe a Marinka sono coordinate con quelle a Novomikhailivka, un importante centro abitato che negli ultimi mesi è stato uno dei principali obiettivi dell’artiglieria e dell’aviazione russe. La conquista di queste posizioni è cruciale per i russi, al fine di smantellare le difese ucraine stabilite dal 2014 e riallineare la linea del fronte.

Dall’analisi della situazione ucraina, emerge chiaramente la percezione del pericolo in atto. Secondo le nostre informazioni, Kiev sta pianificando di distogliere un’altra brigata da Robotyne per inviarla urgentemente in questa zona critica. Al momento, le forze russe sono riuscite ad avvicinarsi ai margini di Novomikhailivka, ma non abbiamo registrato scontri diretti all’interno della città. L’attuale strategia russa sembra mirare a controllare l’intero perimetro di Novomikhailivka senza entrare in città, probabilmente per sfruttare le risorse delle fertili campagne circostanti e costringere le truppe ucraine a ritirarsi.

Aggiornamento Krynky

Nell’immagine abbiamo evidenziato le vie logistiche che Kiev utilizza per spedire nuovi fanti sul saliente, mentre in verde, l’area media di 15km che hanno a disposizione i droni FPV e da ricognizione ucraini per infliggere il massimo danno alle unità russe.

La situazione per gli ucraini rimane complessa, i cui sforzi sono rimasti concentrati nell’ultimo mese al fine di mantenere il controllo del saliente oltre il fiume. L’azione comporta rischi significativi per la fanteria di marina ucraina, che viene regolarmente dispiegata oltre il fiume. Dai numerosi video disponibili, è evidente come le forze ucraine subiscano perdite sia durante il passaggio del fiume sia all’interno di Krynky, che è costantemente sotto il fuoco dell’artiglieria e dell’aviazione russa. È ormai evidente come tale iniziativa abbia un valore principalmente politico e non offra vantaggi tattici significativi per Kiev.

Nonostante alcuni tentativi offensivi ucraini di espandere il saliente in nuove aree ancora intatte, tali sforzi non hanno portato ai risultati sperati. La riduzione dei rifugi suggerisce a molti analisti che, rispetto a un contingente iniziale di quasi 500 soldati, attualmente il comando ucraino riesca a mantenere a Krynky non più di 200 persone.

Come già osservato nei nostri precedenti aggiornamenti, il principale vantaggio per Kiev nel mantenere tali posizioni è il controllo delle isole sul fiume Dnipro, che consente una ricognizione più approfondita e la possibilità di infliggere maggiori perdite logistiche ai russi, utilizzando droni e sistemi di lancio multipli a razzo (MLRS). Alcune fonti indicano la possibilità che Kiev possa decidere di abbandonare definitivamente il saliente a gennaio. Tuttavia, per farlo, è necessaria una significativa distrazione mediatica, che si prevede verrà creata. Per Mosca, la situazione appare pienamente sotto controllo, come affermato da Putin. Per le forze russe, il saliente ucraino rappresenta un’opportunità per infliggere perdite continue alle unità d’élite ucraine, in particolare alle brigate di marina.

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