Il Chips Act, la nuova legge per stimolare il mercato dei semiconduttori – seconda parte

In conseguenza di quanto raccontato nel nostro precedente articolo, Washington necessitava di stimolare la produzione interna di semiconduttori. La prima proposta presentata al Congresso con l’obbiettivo di stimolare le attività di ricerca e sviluppo nel settore della tecnologia e potenziare l’industria manifatturiera dei semiconduttori statunitensi fu l’Endless Frontier Act of 2020, introdotto nel maggio del 2020 in due versioni differenti alla Camera e al Senato, presentati rispettivamente da Ro Khanna (Rappresentante Democratica della California) e Chuck Schumer (Senatore Democratico del New Jersey), i quali tuttavia finirono per impantanarsi nelle secche del Congresso.

La produzione interna dei semiconduttori

Di fronte all’impossibilità di approvazione del provvedimento, il Rappresentante Michael McCaul (Repubblicano del Texas), presentò una nuova proposta volta a stimolare la produzione domestica di semiconduttori denominata CHIPS for America Act, il quale subì lo stesso destino delle proposte precedenti. L’anno successivo la rappresentante Ro Khanna introdusse l’Endless Frontier Act, avente lo stesso obbiettivo dei precedenti. Ma, per la quarta volta, il Congresso fallì nell’approvare tale provvedimento. Viceversa, il Senatore Chuck Schumer introdusse al Senato lo United States Innovation and Competition Act, meglio noto come USICA. La divisione A dell’USICA includeva un’appropriazione di 49,5 miliardi di incentivi per la produzione dei semiconduttori denominata CHIPS for America Fund.

Mentre erano in corso le negoziazioni tra i due partiti sull’USICA, la rappresentante democratica del Texas Eddie Bernice Johnson introdusse l’America COMPETES ACT nel luglio 2021. Tale provvedimento venne approvato dalla Camera dei Rappresentanti il 4 febbraio 2022 con un margine di 222-210. Si trattò di un voto fortemente polarizzato durante il quale l’unico rappresentante repubblicano a schierarsi con i democratici fu Adam Kinzinger dell’Illinois. Viceversa, il 28 marzo dello stesso anno il Senato approvò con un margine di 68-32 un substitute amendment, rimpiazzando il testo dell’America COMPETES act (H.R.4521) con l’USICA (S.1260). Il Congresso avviò quindi il processo per il superamento delle differenze tra i due provvedimenti nell’ambito di un Congressional Conference Committee.

Il risultato delle negoziazioni

Le negoziazioni tra i due partiti sull’USICA hanno tuttavia rischiato di deragliare a causa degli sforzi dei democratici di approvare molte delle loro priorità politiche domestiche attraverso un processo budget reconciliation. Il leader della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, ha quindi minacciato di impedire qualsiasi approvazione dell’USICA sino al proseguimento di tali sforzi da parte dei democratici. I leader dei due partiti al Senato hanno quindi cercato di votare con rapidità su un provvedimento più piccolo, focalizzato sull’erogazione di fondi per lo stimolo alla produzione dei semiconduttori.

Il provvedimento denominato CHIPS and science Act venne rapidamente approvato dal Senato con un margine di 64-33. 17 repubblicani (tra cui il leader Mitch McConnell del Kentucky) si unirono a gran parte ai democratici (solo Bernie Sanders del Vermont votò in maniera contraria) e la Camera approvò contestualmente il provvedimento con un margine di 243-187. In questo caso, 24 repubblicani (di cui 8 provenienti dall’Ohio, stato interessato da investimenti della Intel), votarono insieme ai democratici.

Giovanni Chiacchio

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