Il 2024 si apre con una situazione militare al fronte altrettanto complessa rispetto agli ultimi mesi dell’anno precedente. La pressione esercitata dalle forze russe rimane intensa, aggravando ulteriormente la situazione. Nonostante non si registrino ancora cedimenti significativi, il comando di Kiev non riesce a lanciare contrattacchi efficaci, trovandosi costretto a ritirarsi verso posizioni meglio fortificate.
Al contrario dell’offensiva ucraina, la strategia russa non sembra puntare ad un’incursione decisiva in una specifica direzione, ma piuttosto ad esercitare una pressione costante e variabile. Ciò costringe le forze di Kiev a spostare continuamente le proprie unità lungo il fronte, generando un crescente logorio. Una simile fatica accumulata può portare a errori, facilitando progressi incrementali da parte russa. Una tattica di avanzamento graduale che, se mantenuta nei prossimi mesi, potrebbe condurre a situazioni sempre più difficili per Kiev, già alle prese con una carenza di munizioni e in attesa di rinforzi da addestrare.
Per un’analisi più dettagliata e completa della situazione, vi consigliamo di consultare anche l’aggiornamento di dicembre.
Settore Avdeiivka
Le linee bianche rappresentano i confini del fronte alla data del 01 gennaio.
Nell’immagine possiamo vedere il progresso russo delle ultime 72 ore; le linee gialle rappresentano le vie logistiche verso il distretto fortificato ucraino nella ex base antiaerea.
La situazione intorno alla città si sta progressivamente complicando per il comando ucraino. Nelle prime due settimane Kiev era riuscita a contenere l’avanzata russa, bloccandola sia a nord, oltre la linea ferroviaria, sia a sud. Dopo aver consolidato la propria posizione lungo la ferrovia, le forze russe hanno tentato di superarla per attaccare Stepove e Berdychi, senza però riuscirci fino ad oggi. Le solide posizioni difensive ucraine sulle alture e le difficoltà nell’impiego di mezzi corazzati oltre la ferrovia hanno costretto i russi a lanciare continui attacchi di fanteria, ostacolati dai droni e dall’artiglieria ucraina. Ciò ha limitato notevolmente i loro successi, costringendo le truppe russe a stabilirsi nelle prime trincee oltre la ferrovia e a espandersi verso nord, fino all’incrocio ferroviario e alla quota 239,4 (in metri), sotto controllo ucraino. Una volta raggiunta tale posizione, si è notato un cambio di strategia da parte russa, con un movimento verso sud-est, in direzione del lago di Avdiivka, vicino al complesso petrolchimico. Per i russi, tale offensiva è complessa e costosa: rappresenta tuttavia l’unico modo per aggirare il distretto fortificato che Kiev ha stabilito a est di Avdeiika, con l’obiettivo di neutralizzare le posizioni che impediscono loro di ottenere successi significativi dal 2022.
Tra il 19 e il 21 gennaio, si è verificato un significativo cedimento delle difese ucraine nel settore meridionale: in particolare riguardo i quartieri fortificati di Tsarska Ohota, che avevano resistito all’offensiva russa sin dall’ottobre del 2023. A seguito di intensi bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei, le forze russe hanno sfondato le linee difensive ucraine a Tsarska Ohota, avanzando fino alle abitazioni residenziali di Avdeiika e riuscendo, al momento, a mantenere il controllo della zona.
Se Kiev non riuscirà a contrattaccare efficacemente e tempestivamente, ciò consentirà alle forze russe di consolidare la loro posizione sul fronte e di minacciare le rotte logistiche ucraine, in particolare quelle che attraversano i filari d’alberi che collegano il quartiere n9 alla base antiaerea situata a sud. La base rappresenta un punto strategico di grande importanza per l’Ucraina, avendo resistito agli assalti russi provenienti dal sud fin dal 2022. La possibilità per i russi di occuparla senza incontrare resistenza costituirebbe una significativa vittoria tattica, che potrebbe portare a gravi difficoltà per le difese ucraine a sud di Avdeiivka.
Settore Marinka – Novomykhailivka
Questo fronte rappresenta la seconda linea di pressione esercitata dalla Russia nella regione di Donetsk, seguendo quella di Avdeiivka. Le città di Avdeiivka e Donetsk sono strettamente collegate all’interno del piano difensivo dell’Ucraina, il che obbliga Mosca a lanciare un attacco simultaneo su entrambe le posizioni. Nonostante l’andamento lento delle operazioni, Kiev si trova in una situazione delicata, aggravata dal fatto che non si registrano movimenti di nuove brigate verso tale l’area da tempo. La criticità della situazione è evidente a Marinka, dove, dopo la sua caduta, si è assistito a un’accelerazione significativa dei progressi russi: al momento, le forze russe hanno superato la città, giungendo con le loro posizioni più avanzate fino al territorio di Heorhiivka.
Dall’inizio del 2024 non abbiamo rilevato cambiamenti significativi lungo il fronte vicino a Pobjeda, in particolare nelle aree delle quote 190 e 215. Tuttavia, a sud di Novomykhailivka, abbiamo osservato alcune controffensive ucraine di successo. Tale situazione sta ora inducendo le forze russe a modificare la propria tattica, espandendo il fronte verso sud-ovest. Un simile allargamento della linea di contatto con le forze ucraine costringerà queste ultime a gestire in modo più complesso la loro inferiorità numerica, mentre i russi avranno maggior spazio per dispiegare riserve e lanciare offensive su un fronte più ampio.
Attualmente è evidente come, nonostante le difficoltà incontrate, il comando ucraino debba fare tutto il possibile per impedire alle forze russe di interrompere la connessione stradale tra Vuhledar e Kostyantynivka in quanto strategica al fine del mantenimento delle linee di comunicazione e rifornimento.
Settore Klishkiivka – Bohdanivka
Le linee bianche rappresentano i confini del fronte alla data del 01 gennaio.
La situazione attuale su questo fronte rimane complessa: la pressione esercitata dalle forze russe è costante e intensa. Rispetto all’ultimo mese del 2023, si deve riconoscere come i progressi abbiano subito una decelerazione: ciò è dovuto principalmente ai difficili scontri per il controllo delle alture; le forze ucraine si sono ritirate in posizioni fortificate a nord e sud di Bohdanivka. I combattimenti principali si stanno concentrando su tali aree; i russi hanno ora occupato i primi quartieri di Bohdanivka a est e stanno avanzando lungo le trincee ucraine, ma con lenti progressi.
Più a sud, le forze di Kiev sono riuscite a rallentare l’avanzata russa lungo le trincee del cimitero e presso la quota 199. Tuttavia, le azioni russe hanno avuto successo nell’occupare la quota 215,7 a nord di Klishkiivka. Secondo le ultime informazioni geolocalizzate, le truppe ucraine hanno quasi completamente abbandonato tali posizioni. L’obiettivo di Mosca sembra essere quello di rendere insostenibile la difesa ucraina a Klishkiivka, costringendo all’abbandono delle posizioni più a sud.
Nonostante la loro superiorità numerica, il comando militare a Mosca sembra preferire la creazione di nuove linee di pressione verso il comando ucraino piuttosto che lanciare assalti diretti su posizioni come Klishkiivka, che sono state già oggetto di ripetuti combattimenti e sono ormai in gran parte distrutte. Per il presidente Zelensky, diventa cruciale difendere Ivanivske sia da nord che da sud.
Settore fiume Zherebets
Nell’immagine, la linea bianca rappresenta il fronte al 01 gennaio, mentre il riquadro blu indica la quota 156 che i russi stanno cercando di aggirare da nord.
In merito a questo fronte, nel 2024 le forze russe hanno lanciato diverse offensive che stanno tutt’ora aggravando la situazione dell’Ucraina lungo la sponda orientale del fiume. Tali scontri si svolgono in aree aperte, dove le forze di Kiev hanno stabilito robuste fortificazioni nei boschi situati alla quota 156, che rappresenta l’ultima linea di difesa ben consolidata dell’Ucraina su quella parte del fiume. L’obiettivo principale attuale è quello di rallentare l’avanzata russa, che sta tentando di superare l’altura per avanzare attraverso i filari di alberi verso il fiume, puntando in particolare verso le città di Terny e Novosadove. La mancanza di vegetazione e costruzioni rende più difficoltoso il progresso delle forze russe, favorendo nel contempo le operazioni di ricognizione da parte ucraina. Tuttavia, la Russia possiede vantaggi significativi, quali la potenza dell’artiglieria e il supporto aereo. Siamo convinti che, nonostante le difficoltà, Mosca riuscirà gradualmente a costringere le forze ucraine a ritirarsi da questa sponda del fiume, soprattutto se l’esercito ucraino dovesse andare incontro ad una carenza di personale.
Molto più a nord lungo il fiume…
Nell’arco delle ultime 48 ore abbiamo registrato un’importante evoluzione sul fronte militare: le forze russe hanno respinto le truppe ucraine dal centro abitato di Krokhmalne. Il piccolo insediamento, costituito da un limitato numero di abitazioni, rappresenta un’espansione significativa della presenza russa nell’estremo nord del fiume Zherebets. Con tale mossa, le forze russe hanno avanzato ulteriormente, superando il confine amministrativo della regione di Kharkiv in un nuovo punto.
Secondo le ultime informazioni provenienti da Krokhmalne, le truppe russe stanno proseguendo il loro movimento verso sud, in direzione di Berestove. Tale situazione impone a Kiev la necessità di affrontare una nuova sfida strategica: un saliente russo si sta formando, minacciando non solo il lato nord del fiume Zherebets, ma anche la sua riva occidentale. Tale sviluppo potrebbe consentire alle forze russe di fornire un supporto più efficace alle proprie truppe posizionate ai lati, intensificando la pressione militare sul nord della regione.