L’attuale situazione sullo scenario ucraino è una delle più complesse tra quelle analizzate fino ad oggi. Nonostante i molteplici fronti coinvolti e l’elevato livello dello scontro, lo spostamento delle zone di controllo è inconcludente.
Nella regione di Zaporizhya gli scontri ricordano per intensità quelli della battaglia di Bakhmut: il comando ucraino lancia quotidianamente nuovi attacchi, mentre i russi rimangono prevalentemente in difesa pur approfittandone per contrattaccare a livello locale ad ogni occasione si presenti loro.
A nord la situazione a Kupjansk rimane stabilmente complessa e poco chiara: i russi ottengono nuovi successi lungo alcune direttrici, ma nel contempo giungono ben poche informazioni dal quadrante di Svatove.
Su tutti gli altri fronti i combattimenti assumono dimensioni locali e si rivelano utili soprattutto a tener alto il livello di fissaggio delle unità coinvolte al fine di non permettere il loro spostamento a nord o a sud.
Allo stesso tempo, da entrambe le parti, si nota la diffusione di nuove informazioni e nuove iniziative: una colossale campagna di disinformazione utile a confondere e a rendere difficile la comprensione delle prossime fasi del conflitto.
Da parte ucraina la disinformazione serve a non rendere evidente come intendano utilizzare nel dettaglio le ultime riserve, se nella regione di Zaporizhia o in quella di Kherson.
Dai russi, invece, giungono sempre più informazioni di varia attendibilità riguardo nuove riserve che sarebbero pronte per ottobre, per dare inizio a una vasta operazione tra la regione Kharkiv e Sumy: per ora rimaniamo molto incerti su cosa possa avere realmente in preparazione Mosca.
In ogni caso, possiamo confermare che nel mese d’agosto le forze SOF russe hanno moltiplicato le loro operazioni di sabotaggio da oltre confine, proprio nelle regioni ucraine di Sumy e Kharkiv.
Aggiornamento fronte Robotyne
Nell’immagine la linea bianca rappresenta i successi ucraini degli ultimi dieci giorni.
Dopo oltre dieci giorni dall’arrivo delle nuove brigate di riserva, il comando di Kyiv ha iniziato un vero e proprio assalto alla città di Robotyne. Bisogna ammettere che lo sforzo ucraino è altissimo, Mosca ha tentato di controllare la situazione con l’aiuto dell’artiglieria e dell’aviazione tattica fallendo in quanto Robotyne è stata conquistata dagli ucraini, i russi tuttavia mantengono il controllo delle colline a sud della città.
In ogni caso, i russi si stanno assestando sulla zona collinare a sud della città rendendo l’occupazione di Robotyne tatticamente svantaggiosa, in quanto espone le truppe di Kyiv all’artiglieria e ai droni russi, in quale questa tattica consente ai russi di far perdere più tempo possibile agli ucraini in vista del preventivato arrivo delle prime piogge a settembre e della rasputiza a ottobre.
Dopo quasi due settimane dall’arrivo della 82a brigata aviotrasportata, Kyiv non è riuscita a espandere il saliente a est della città o avvicinarsi a Kopani.
Possiamo evidenziare alcuni lievi successi ucraini in profondità a ovest della città, mentre non si sono ancora rivelati un successo i tentativi di avvicinarsi a Verbove.
Da parte russa si riconoscono ancora difficoltà a effettuare riorganizzazioni nella prima linea: in particolare, nonostante la superiorità numerica, si evidenziano difficoltà per i russi nei combattimenti di controbatteria.
Kyiv spesso utilizza l’artiglieria occidentale per colpire da distanze fino a 35 km che rimangono al limite dell’ingaggio per l’artiglieria russa: unico nemico costante per l’artiglieria ucraina rimane l’utilizzo in profondità dei droni Lancet.
Viene infine rilevato l’arrivo di nuove riserve russe sotto il comando della 7a divisione VDV e in particolare del loro 118° reggimento.
Aggiornamento fronte di Urozhaine – Staromaiorske
Su questo fronte assistiamo a una lunga fase di riorganizzazione ucraina, mentre i russi al momento non contrattaccano, bensì stabilizzano le nuove posizioni a seguito della ritirata da Urozhaine.
Assistiamo a quotidiani attacchi in profondità, con impiego di artiglieria, aviazione e droni.
Kyiv sta organizzando la successiva campagna di attacchi valutando le possibili direttrici ove possa essere condotta e, nel contempo, mantiene tra le riserve altre due brigate di fanteria navale.
In attesa degli attacchi principali, abbiamo nel frattempo assistito negli ultimi giorni ad alcuni attacchi ucraini secondari in direzione Staromlynivka coadiuvati dall’intervento di gruppi tattici.
I russi, per contro, hanno schierato una brigata e un reggimento in riserva, ma con una maggiore concentrazione di forze in prima linea. La prossima linea da difendere per i russi sarà Pryutne – Staromlynivka, caratterizzata da una linea di campi minati, alcuni canali idrici e molteplici punti rinforzati e trincerati. Secondo le nostre ultime informazioni, gli ucraini puntano a prendere tali difese di lato, aggirando o catturando Pryutne evitando il ripetersi dello scenario di Robotyne, ovvero di una lotta casa per casa.
Aggiornamento fronte Klishkiivka
Nelle ultime settimane questo fronte è rimasto stabile: mentre continua una campagna di attacchi da parte ucraina per prendere il controllo su Andriivka, i russi rispondono con rispettivi contrattacchi.
In data 19 agosto, Kyiv ha intrapreso un serio tentativo, con un doppio attacco a tenaglia con l’aiuto di oltre venti mezzi tra carri e blindati, provando ad arrivare alla linea ferroviaria e far ritirare in tal modo le truppe russe. Dopo oltre un’ora di combattimento, le colonne ucraine sono state totalmente distrutte, mentre nell’ora successiva i russi hanno sferrato un contrattacco che ha avuto un pessimo risultato per la loro colonna coinvolta.
Nel frattempo, a Klishkiivka, gli ucraini non riescono a ottenere nuovi successi dentro la città a causa dell’intensa presenza di artiglieria e aviazione russa. È oramai chiaro come entrambe le parti su questa direttrice dimostrino gravi affaticamenti a seguito degli intensissimi combattimenti protratti per mesi: entrambi i contendenti hanno spostato da qui alcune importanti riserve per muoverle verso Kupjansk.
In ogni caso, né russi né ucraini pare abbiano intenzione di “congelare” il fronte attorno a Bakhmut: tale direttrice rimane essenziale per entrambi onde continuare a distrarre le rispettive forze non permettendone lo spostamento su fronti più importanti. Siamo convinti che appena Kyiv o Mosca avranno nuove riserve disponibili, Bakhmut e il suo perimetro si riveleranno oggetto di nuovi piani d’attacco.
Aggiornamento fronte Kupjansk – Svatove
Nell’immagine la linea bianca rappresenta approssimativamente i successi russi negli ultimi due mesi.
Questo fronte, escluse poche informazioni geolocalizzate e spostamenti di unità, rimane in gran parte un vero mistero sotto la “nebbia di guerra”.
In questi giorni siamo riusciti a geolocalizzare nuovi progressi russi a ovest di Synkivka a confermare la costante pressione per acquisire il controllo del villaggio.
In caso di ritirata, Kyiv sarebbe costretta ad abbandonare e consegnare in mani nemiche essenziali postazioni in precedenza costantemente preparate e ottimizzate per la difesa.
Il compito del comando ucraino è pertanto quello di non permettere ai russi di tagliare la strada H26 e di preservare le ultime linee difensive prima di Petropavlivka, costringendo in tal modo i russi a coinvolgere nuove riserve.
Nel frattempo, i russi si impegnano al massimo per perseguire i propri obiettivi, evitando di coinvolgere nuove riserve fresche della 2a divisione che invece restano in attesa, aspettando che i russi siano avanzati almeno oltre la strada H26 e quel punto ingaggiate per colpire Kupjansk da sud, in direzione della ferrovia Kyslivka-Kupjansk.
Da parte ucraina si rileva un intenso lavoro dell’artiglieria russa che però ha difficoltà (data la distanza di ingaggio) a operare in attacchi di controbatteria: nel frattempo, le riserve ucraine arrivate nelle scorse settimane sono riuscite a rallentare, anche se non a fermare, i progressi russi.
I russi, per limitare l’afflusso di riserve e logistica, hanno ripetutamente bombardato i ponti sull’Oskil vicino a Kupiansk che vengono continuamente riparati dagli ucraini; rimane in ogni caso una condizione precaria.
Più a sud, verso il fiume Zherebets e verso Svatove, il fronte è rimasto immutato: i russi hanno stabilizzato la loro testa di ponte e fermato i continui attacchi ucraini oltre il fiume Zherebets, ma non sono riusciti a ottenere nuovi successi.
2 risposte
Aggiornamento come sempre interessante ed esaustivo, per quanto possibile e soprattutto imparziale. Grazie di cuore per il vostro lavoro!
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