Aggiornamento guerra russo-ucraina, dal 25 al 30 agosto 2023

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Proseguiamo con i nostri consueti aggiornamenti dal fronte, segnalando una situazione complessa in tutte le direttrici, in particolare a sud.

A nord il fronte tra Kupjansk e Svatove è avvolto dalla “nebbia della guerra”, non abbiamo al momento particolari informazioni o cambiamenti da evidenziare. In ogni caso, l’arrivo della 13a brigata ucraina in riserva dietro il fiume Oskil testimonia la preoccupazione da parte di Kyiv verso le numerose riserve russe non ancora utilizzate nella regione di Donetsk e oltre confine. Il generale Oleksandr Syrs’kyj  ucraino denuncia un accumulo di forze nell’ordine dei cinquantamila uomini a nord tra il fiume Zerebeths e Svatove e di circa quarantacinquemila sul fronte di Kreminna, nelle ultime settimane gli ucraini hanno spostato quattro unità dai settori di Odessa, Kherson e Zaporizhia più un unità dal nord per rinforzare il fronte nord.

Qui le difficoltà ucraine sono testimoniate anche da una recente intervista al comandante del 408 battaglione della 21a brigata ucraina al giornale Le Monde,che afferma: “Io penso sia corretto dire che le nostre perdite sono il doppio” questo dovuto ad una disparità numerica sopratutto nel campo dell’artigleria in questo particolare settore.

Continuiamo a seguire attentamente la crescente attività dei sabotatori SOF russi nella regione di Sumy e il lavoro dell’aviazione russa sulle riserve ucraine nella regione.

È interessante evidenziare come ormai da più di due settimane il fronte sia pressoché statico e sia in corso una lunghissima riorganizzazione ucraina a Urozhaine.

Da parte russa si parla anche di una bassissima attività dell’artiglieria di Kyiv. Ciò ci fa supporre un possibile accumulo di munizioni in preparazione per un’offensiva, o semplicemente una fase di riorganizzazione e stoccaggio atta concentrare tutto il disponibile per la spinta a sud di Robotyne e sui fianchi (Verbove) del saliente creato dall’offensiva ucraina sul fronte di Zaporizhia.

Per concludere, nella regione di Kherson assistiamo a un costante arrivo di nuove riserve ucraine il che fa presagire nuovi tentativi di oltrepassare il fiume e organizzare una grande manovra di distrazione.

In ogni caso, le nuove riserve ucraine saranno impegnate per stabilizzare la propria presenza sulle isole di Kherson sul fiume Dnipro.

Aggiornamento fronte Robotyne

Nell’immagine le linee bianche rappresentano la prima linea di difesa russa geolocalizzata. Vi evidenziamo come gli attacchi ucraini siano per di più ormai mirati a espandere il saliente a ovest di Robotyne e a sud-est verso Verbove.

Da quando è stato rilasciato il nostro ultimo aggiornamento, è possibile notare un miglioramento nella stabilità del controllo ucraino su Robotyne. Le autorità di Kyiv stanno compiendo ogni sforzo per mantenere il massimo numero di unità all’interno della città e per garantire una rotazione efficace delle truppe.

Tuttavia, è cruciale sottolineare come la presenza ucraina in città sia costantemente minacciata. Le forze russe mantengono posizioni solide a ovest e a sud di Robotyne e continuano a effettuare incursioni tattiche, in particolare utilizzando unità della VDV (Forze Aerotrasportate).

La città è anche obiettivo frequente di attacchi di artiglieria e aviazione tattica russa. Inoltre, le forze di Kyiv stanno subendo perdite significative in termini di mezzi e personale, aggravate da una campagna intensiva di attacchi con droni condotta principalmente dal gruppo SOF Bobry specializzato in droni FPV.

Le forze russe, in particolare le divisioni 76a, 7a e 106a della VDV, stanno accumulando personale nella regione, di recente due dei reggimenti principali della 76a hanno preso posizione nei punti più caldi a sud di Robotyne e vicino Verbove, questa strategia sembra mirare a ostacolare qualsiasi progresso rapido da parte di Kyiv e a minimizzare i successi ucraini in attesa dell’arrivo della stagione delle piogge in autunno.

Lo spostamento di unità russe di questo tipo dimostra una certa difficoltà e preoccupazione in quanto appartenevano al fronte di Kreminna.

Per il comando di Zelensky la priorità è stabilizzare la situazione a Robotyne, ampliare il proprio saliente a ovest al fine di guadagnare quello che si definisce uno spazio di manovra. Allo stesso tempo gli ucraini sono consapevoli del rischio che comporta una posizione di questo tipo “un corridoio” e quindi per non rischiare l’isolamento (o accerchiamento) delle loro truppe esposte in questa penetrazione stanno cercando di espandere la loro zona di controllo sui fianchi verso Verbove e Novopokrovka.

Al momento sembra che Verbove sarà il prossimo obiettivo principale dopo l’espansione del saliente attorno a Robotyne. Resta da vedere se le forze ucraine riusciranno a raggiungere i loro obiettivi tutto questo verrà deciso sia dal fattore tempo che dal livello di resistenza offerto dalle nuove riserve russe della VDV.

Aggiornamento fronte Marinka

Nell’immagine la linea bianca evidenzia l’altura sotto il controllo russo, mentre la linea gialla rappresenta la linea ferroviaria.

Dopo un intervallo di oltre un mese, è tempo di portare nuovi aggiornamenti sulla delicata situazione in corso su questo fronte.

La dinamica sul campo rimane intricata e poco flessibile, tuttavia, sono in atto sviluppi significativi. È importante ricordare come Marinka sia diventata un teatro operativo estremamente complesso, dove mesi di conflitto hanno devastato la città.

Recentemente il comando di Mosca ha riconosciuto la difficoltà di ottenere ulteriori progressi in questa zona. Di conseguenza, nelle ultime settimane l’asse d’attacco è stato reindirizzato verso nord. Al momento l’obiettivo è Krasnohorivka, una località fortificata quanto Marinka. Prendere Krasnohorivka offrirebbe tuttavia la possibilità di bypassare Marinka da nord e raggiungere la linea ferroviaria, mettendo in tal modo sotto pressione la 18a brigata ucraina.

Le ostilità sono intense da parte di entrambi, concretizzate attraverso l’uso massiccio di artiglieria e droni FPV, il che determina perdite significative da ambo le parti. Nonostante tali sfide, Mosca è riuscita a estendere la sua presenza a nord e a conquistare un punto strategico che domina su Krasnohorivka. Ciò rende evidente come il vero obiettivo sia la linea ferroviaria, al fine di seguire i binari e sbucare alle spalle di Marinka e Heorhiivka.

Per quanto riguarda Kyiv, al momento non sembra particolarmente allarmata dalla situazione, sebbene abbia effettuato tre tentativi seri per riconquistare l’altura strategica.

Secondo le nostre previsioni, è probabile che nei mesi invernali e nel prossimo anno assisteremo a un’intensificazione delle iniziative d’assalto da parte russa.

Aggiornamento fronte Klishchiivka – Andriivka

La linea bianca rappresenta gli ultimi successi di Kyiv dopo le ultime offensive verso Avdiivka nel mese d’agosto.

Nelle ultime settimane abbiamo osservato in questa area una specie di effetto “pendolo”, dove una serie di assalti e contro assalti ha creato un sostanziale equilibrio tra le forze russe e ucraine senza particolari stravolgimenti se non il consumo di riserve per entrambi. Le due parti in campo stanno affrontando sfide sempre crescenti nel portare a termine con successo le loro operazioni in quanto i punti da difendere e le direttrici di avanzata sono ormai ovvie da tempo. Ad esempio, dopo gli intensi attacchi ucraini su Andriivka, le forze di Kyiv stanno attualmente attraversando una fase di riorganizzazione.

Abbiamo condotto un’analisi dettagliata di video geolocalizzati provenienti da vari quartieri di Klishchiivka, ma la mancanza di informazioni sul momento esatto della registrazione e l’assenza di conferme aggiuntive rendono difficile valutare con precisione la situazione attuale all’interno della città.

Al momento possiamo affermare con una certa sicurezza che circa il 70% di Klishchiivka rimane sotto il controllo russo. Nel frattempo, le forze ucraine stanno cercando di avanzare da nord verso il centro della città con l’obiettivo di dividere le forze russe in due gruppi distinti.

Prevediamo che Kyiv tenterà nuovamente un assalto su Andriivka nel prossimo futuro.

È importante sottolineare comunque, come la mancanza di riserve fresche stia prolungando il tempo necessario a una efficace riorganizzazione.

Questa azione secondaria ha comunque lo scopo di “fissare” unità russe che verrebbero impiegate altrimenti altrove.


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