In questo primo report d’agosto evidenziamo come nonostante l’ultimo mese il meteo sia stato favorevole, l’offensiva ucraina abbia presentato evidenti difficoltà e raggiunto pochi risultati.
In ogni caso il comando di Kyiv persiste nel colpire soprattutto l’artiglieria e sistemi lanciarazzi multipli russi con l’aiuto di droni e artiglieria occidentale; a ciò plausibilmente seguirà un alleggerimento di pressione dell’iniziativa nelle prossime fasi verso fine agosto e settembre.
Evidenziamo un utilizzo triplicato (in termini numerici) di droni russi Lancet durante il mese di luglio, che potrebbe essere conferma della costante accelerazione della produzione di tali droni.
Assistiamo altresì ad attacchi in profondità da parte russa nei confronti dell’infrastruttura portuale e ferroviaria lungo tutto il confine con la Romania. Oltre ad avere conseguenze sull’export ucraino, ciò avrà delle conseguenze anche sulle forniture militari NATO dalla Romania.
Vi ricordiamo che le linee ferroviarie verso Odessa e dalla Romania in generale sono le più brevi utilizzabili per l’Ucraina al fine di importare munizioni, carburante e mezzi occidentali. Un tale allungamento della logistica dalla Polonia potrebbe avere delle conseguenze per Kyiv; e se ciò avvenisse, diverrebbe comunque evidente dopo agosto.
In ultimo, si può affermare come la situazione dei combattimenti sia in generale complessa e con azioni d’attrito su tutte le direzioni, quali Klishchiivka, Avdeiivka, Kreminna e Kupjansk.
Aggiornamento fronte Svatove Sud.
Nell’immagine la linea bianca rappresenta le posizioni russe in data 31 Luglio.
Continuiamo a seguire questa importantissima direzione, dove negli ultimi dieci giorni i russi hanno trovato un punto fragile nella difesa ucraina.
Vi ricordiamo che la settimana scorsa la 15a brigata russa è riuscita ad oltrepassare il fiume Zherebets e velocemente ad espandere il l’area conquistata a un ampio varco nella difesa ucraina di 6 km in profondità per 13 km in larghezza.
Nonostante ciò, dopo una prima fase molto pericolosa per Kyiv, al momento la situazione sembra stabilizzata: l’esercito ucraino ha nuovamente dimostrato una buona capacità di reazione e grazie a una una serie di contrattacchi ha ripreso parzialmente il terreno perduto.
L’obiettivo principale era la ripresa di Novoiehorivka il prima possibile in modo tale da non dare la possibilità a Mosca di fortificarsi. Questo centro abitato poteva diventare una importante base d’appoggio per i rinforzi russi per spingere a Novoiehorivka e da lì verso i centri abitati nella regione di Kharkiv.
Gli scontri sono intensi, l’artiglieria lavora pesantemente da entrambe le parti, così come l’aviazione russa: quest’ultimo aspetto lascia supporre come il successo russo non fosse messo in conto dal loro comando.
Al momento Kyiv cerca di fare il massimo per portare velocemente nuove riserve con il fine di spingere nuovamente Mosca oltre il fiume e ristabilire un equilibrio.Se ciò non avvenisse, è già chiaro come i russi si stiano riorganizzando per iniziare a sfruttare a pieno il varco creato.
Più in basso, i russi rimangono ancora nei pressi dei centri abitati di Nadia e Serhiivka, da dove provano a espandere il varco soprattutto in larghezza verso nord onde sostenere la loro iniziativa di fronte a Svatove a Kuzemivka (consigliamo per una maggior comprensione tattica, di leggere l’aggiornamento dal 14 al 17 Luglio).
In base al comportamento delle unità russe nel settore, è chiaro come i russi abbiano l’intenzione di immettere forze oltre il fiume e creare un serio problema al comando ucraino.
Questo fronte richiede grande attenzione anche in virtù del fatto che Kyiv abbia qui concentrato le proprie truppe d’elite, tra cui la 25a brigata aviotrasportata.
Aggiornamento saliente di Makarivka.
Come previsto negli scorsi aggiornamenti, assistiamo nuovamente a una situazione di stallo in seguito al successo ucraino a Staromaiorske.
Vi ricordiamo che a seguito alla dichiarazione da parte ucraina dell’inizio della seconda fase dell’offensiva, Kyiv ha realizzato un attacco deciso a Staromaiorske con la conquista del centro abitato.
In ogni caso, al momento Kyiv è costretto a riorganizzarsi in un nuovo attacco e Staromaiorske è diventato un centro abitato in zona grigia (zona contesa), a causa di mancanza di posizioni stabili in seguito al prolungato fuoco dell’artiglieria da entrambe le parti.
Bisogna anche ammettere come Kyiv non possa continuare a seguire la strada a sud di Staromaiorske senza prima conquistare il centro abitato di Urozhaine che da più di un mese è un centro di resistenza russo.
Non è possibile fare previsioni su questo fronte, ma è evidente come l’offensiva ucraina continuerà con ritmi molto altalenanti, con scontri estremamente duri ed elevate perdite da entrambe le parti su tutta l’estensione del fronte.
Aggiornamento fronte Robotine
Nell’immagine la linea bianca rappresenta le posizioni ucraine prima del contrattacco russo, mentre i circoletti rossi costituiscono la prima linea di difesa Surovikin con fossati anticarro e denti di drago.
Questo fronte rimane la principale direzione dell’offensiva ucraina, dove, da qualche giorno, abbiamo assistito a uno dei più importanti attacchi ucraini con l’impiego di molteplici gruppi tattici corazzati e meccanizzati.
Una durissima battaglia aveva spinto alcuni mezzi ucraini addirittura a cadere in trappola sulla prima vera linea difensiva russa a sud di Robotine.
L’aggiramento a est di Robotine si è rilevato una “vittoria di Pirro”, con ingenti perdite (anche di intere colonne) tutte video confermate grazie alle riprese operate dai droni russi. Ciò ha costretto il comando ucraino a fermarsi per riorganizzarsi e fortificare il terreno riconquistato, ma non è stato possibile riuscire a mantenerlo in toto: i russi hanno velocemente contrattaccato con il supporto dell’aviazione e di unità corazzate e annullato parzialmente i successi ucraini.
Ad oggi, il comando ucraino ha interrotto gli assalti, continua la propria azione operando solo un lavoro di ricognizione e con attacchi in profondità, prendendo tempo affinché le unità possano nuovamente riorganizzarsi per poter sferrare un nuovo assalto.