Aggiornamento guerra russo-ucraina, dal 01 al 12 novembre 2023

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Attualmente assistiamo a intensi combattimenti su diversi fronti, ognuno dei quali si distingue per una notevole varietà di dinamiche. È particolarmente interessante osservare come la qualità dei combattimenti e i risultati ottenuti siano influenzati dall’abilità dei comandanti sul campo, sia per le forze ucraine che per quelle russe. Un esempio di questa variazione si può notare oltre il Dnepr per Kyiv e a Novomykhailivka per i russi, dove un approccio più graduale e metodico sta portando a risultati positivi.

L’intensità del conflitto rimane elevata, influenzata dalla competenza dei comandi, dalla gestione delle unità di droni FPV (First Person View) e dall’efficacia dell’artiglieria. È cruciale anche osservare la gestione della guerra elettronica, della logistica e delle operazioni di controbatteria. I successi delle offensive da entrambe le parti dipendono strettamente dalla collaborazione tra i comandi di brigata e i loro battaglioni.

Guardando al quadro più ampio, a parte la situazione dinamica a Kherson e la pressione esercitata dalle forze ucraine a Robotyne, Mosca sembra avere preso l’iniziativa sulla maggior parte dei fronti. Nonostante le difficoltà e le perdite significative, Mosca sta dimostrando di avere una notevole riserva di forze accumulate nei mesi precedenti, adottando una strategia complessa.

Aggiornamento settore Avdeiivka

Nelle ultime due settimane abbiamo osservato un significativo cambiamento nella strategia del comando russo. Dopo le pesanti perdite subite in ottobre, Mosca ha adottato un approccio di avanzata più graduale ma efficace, sfruttando la propria superiorità in termini di artiglieria e aviazione.

La strategia russa è stata articolata in diverse fasi. La prima fase ha visto la conquista dell’area industriale elevata di Terinnok, che i russi sono riusciti a mantenere nonostante i tentativi di riconquista da parte dell’Ucraina, in particolare della 47ª brigata. La perdita di Terinnok ha significativamente ridotto la capacità ucraina di monitorare i movimenti russi più a nord, facilitando l’avvio della seconda fase dell’offensiva.

Questa seconda fase si è concentrata a nord di Terinnok, con l’obiettivo di stabilire il fronte lungo la linea ferroviaria di fronte a Stepove. Il comando russo ha impiegato quasi dieci giorni per costringere le forze di Kyiv a ritirarsi oltre la linea ferroviaria e a stabilire nuove posizioni di fronte a Stepove. Per raggiungere questo obiettivo, i russi hanno dovuto innanzitutto bonificare i campi minati che avevano ostacolato i primi giorni dell’offensiva e successivamente portare la fanteria fino alla linea ferroviaria per occupare le trincee. Ciò ha permesso alle forze ucraine di infliggere ulteriori perdite ai mezzi russi e di rallentarne l’avanzata, guadagnando tempo per il dispiegamento di nuove riserve. Secondo fonti interne russe, il comando di Mosca non prevede di passare alla fase successiva fino a quando non avrà esteso il proprio controllo sulla linea ferroviaria per almeno 5 km in direzione di Stepove.

La terza fase, prevista per la seconda metà di novembre, mira a un’ulteriore espansione del controllo russo sulla linea ferroviaria, con l’obiettivo di attaccare Stepove e Berdychi da più direzioni. Attualmente, le unità russe sono già posizionate tra le abitazioni ai margini di Stepove. Le forze ucraine stanno cercando di contrastare l’avanzata russa con attacchi condotti tramite droni FPV e assalti provenienti da nord, da Novokalinove.

Aggiornamento settore Berkhivka

Dopo un periodo di stallo seguito al ritiro delle forze di Wagner da Bakhmut, il fronte di Berhiivka ha assistito, durante l’estate, a una serie di offensive ucraine che non hanno portato a significativi successi per la riconquista di Berhiivka. Da inizio novembre, tuttavia, si registra una rinnovata offensiva da parte delle forze russe.

Secondo le informazioni raccolte dalle nostre fonti, questo repentino cambio di strategia da parte di Mosca mira a impegnare le forze ucraine in quest’area, prevenendo così il loro possibile spostamento di artiglieria pesante verso Avdeiivka. La situazione sul campo è attualmente in rapida evoluzione, con le forze russe che avanzano verso Bogdanivka e costringono Kyiv a impiegare le sue unità più efficienti per rallentarne la progressione.

Non si può escludere la possibilità che Kyiv lanci nuove controffensive, anche se permangono dubbi sulla sufficienza delle loro risorse per affrontare contemporaneamente l’avanzata russa a sud di Klishchiivka. Questo scenario potrebbe portare a una perdita di iniziativa da parte ucraina più a sud, o alla decisione di adottare una strategia puramente difensiva nei confronti di Bogdanivka e Khromove.

Aggiornamento settore Kherson – Krynky

Nell’immagine il perimetro bianco rappresenta il prossimo obiettivo boschivo per gli ucraini di fronte a Krynky.

La situazione attuale è paradossalmente complessa per entrambe le parti coinvolte. Kyiv sta dimostrando un comportamento di iniziativa totale, ottenendo risultati significativi nel complicare la posizione russa sulla riva sud del Dnepr. Nonostante questi successi, Kyiv si sta consapevolmente esponendo a una situazione priva di un chiaro obiettivo strategico e, soprattutto, sta subendo un elevato numero di perdite.

I successi ucraini e la loro determinazione nel creare nuove incursioni oltre il Dnepr costringono Mosca a distogliere importanti forze da altri fronti. Tuttavia, ciò espone Kyiv a un uso aggressivo di artiglieria e aviazione tattica russa. Le incursioni ucraine si svolgono prevalentemente in centri abitati abbandonati e in aree paludose, consentendo ai russi di utilizzare liberamente armamenti di vario calibro contro i gruppi tattici ucraini senza il rischio di colpire civili. Ciò include l’impiego di bombe planari da 500 o 1500 kg, sistemi MLRS termobarici e missili tattici convenzionali o a grappolo.

Nonostante ciò, le truppe ucraine sono riuscite a prendere il controllo della maggior parte delle isole tra le due rive del Dnepr e, ad oggi, hanno organizzato una difesa più stabile a Krynky. Inoltre, abbiamo notato che Kyiv è riuscita ad ampliare il raggio d’azione dei suoi droni FPV, complicando notevolmente i contrattacchi russi e permettendo ricognizioni più approfondite per identificare bersagli per i propri sistemi HIMARS. Attualmente, i russi mostrano maggiori difficoltà nel contrastare i droni ucraini con le loro tecniche di guerra elettronica.

Sul terreno, Kyiv continua a tentare di espandere il proprio saliente oltre Krynky, occupando le aree boschive da cui sarà ancora più difficile per Mosca respingerli. A contrastare tale situazione, abbiamo osservato l’arrivo di nuove riserve russe e forze speciali. In conclusione, la situazione rimane complessa e sfidante per entrambe le parti.


Gli avvenimenti della 128a brigata ucraina

Il 5 novembre, il comando russo ha pubblicato online un video e delle fotografie che attestano il successo di un attacco contro la base della 128ª Brigata ucraina nella regione di Zaporizhia. L’attacco, condotto con un missile tattico, ha provocato la morte di almeno 22 ufficiali ucraini e il ferimento di oltre 30 soldati. Secondo quanto riportato dalle fonti pubbliche, l’attacco ha colpito un raduno dedicato alla premiazione dei migliori soldati della 128ª Brigata, in riconoscimento delle loro prestazioni durante il periodo dell’offensiva.


Fonti

128a brigata

Kherson – Krynky

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