Aggiornamento guerra russo-ucraina dal 15 al 31 ottobre 2023.

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Per gli aggiornamenti quotidiani si ricorda di consultare la mappa.

Aggiornamento fronte Kupjansk – Svatove

Nella mappa le linee bianche rappresentano gli ultimi successi russi nel mese di ottobre.

Questa zona di conflitto rimane avvolta nel mistero, sia per quanto riguarda le informazioni ucraine che quelle russe. Disponiamo di un numero molto limitato di geolocalizzazioni che ci consentono di comprendere l’evolversi dei combattimenti e l’entità delle perdite subite. Nonostante la scarsità di dati, siamo comunque in grado di discernere le principali linee di pressione esercitate dalle forze russe e le reazioni delle truppe ucraine.

Un obiettivo chiave che persiste è Synkivka, il cui controllo è ambito da Mosca da quasi un anno. Attualmente, le difese erette da Kyiv intorno a questa città si sono rivelate un formidabile baluardo nei confronti del comando russo: nonostante i progressi realizzati tra agosto e settembre per consolidare le proprie posizioni i russi non sono riusciti ad assediare la fortezza ucraina. È importante ricordare, tuttavia, che il successo di Kyiv in questa area è stato ottenuto a costo di deviare un ingente numero di riserve strategiche, compromettendo l’iniziativa nella regione di Zaporizhya. Al momento i russi mantengono una pressione costante attorno a questa città ucraina, con l’obiettivo di impegnare e distrarre le forze nemiche.

Un altro fronte di cruciale importanza per Putin si trova più a sud, dove le difese di Kyiv hanno dimostrato una maggiore vulnerabilità. Ci riferiamo al segmento di linea del fronte che si snoda tra Ivanivka, Kyslivka e Kotlyarivka.

Nella zona i combattimenti sono diventati più intensi a partire da settembre e, fino ad ora, Kyiv ha perso il controllo di alcune posizioni elevate e qualche trincea. Ciò ha permesso alle forze russe di avviare una fase preparatoria all’assalto di tali città.

Come abbiamo già menzionato in un nostro precedente aggiornamento, per il comando ucraino è fondamentale mantenere le proprie posizioni e impedire che le forze russe prendano il controllo della strada regionale che conduce verso Kupjansk. La perdita di tale arteria stradale potrebbe infliggere un duro colpo alla logistica ucraina a sud di Kupjansk, nell’area compresa tra il fiume Oskyl e Zherebets. Si prevede che anche qui i combattimenti saranno prolungati e ardui per entrambe le parti, complicati ulteriormente dall’immobilità causata dalle avverse condizioni meteorologiche.

Aggiornamento fronte Klishkhiivka – Andriivka

Nella mappa la linea bianca rappresenta gli ultimi successi ucraini nel mese di ottobre

Dopo un periodo caratterizzato da intensi combattimenti nei dintorni di tali villaggi, gli scontri si sono notevolmente ridotti nel mese di ottobre. La difesa russa lungo la linea ferroviaria si è dimostrata complessa ed efficace. Nonostante ciò, non sono cessati gli sforzi ucraini volti a erodere le posizioni russe di fronte ad Andriivka, cercando di conquistare lentamente nuovi punti strategici. Attraverso attacchi precisi di artiglieria e l’uso di droni, gli ucraini hanno mirato all’usura dei passaggi sotterranei sotto la linea ferroviaria.

Recentemente, canali telegram russi hanno diffuso un video che mostra un gruppo di soldati ucraini colpiti oltre la linea ferroviaria, un fatto senza precedenti dall’inizio della battaglia per Bakhmut contro il gruppo Wagner. In tale contesto, riteniamo che Kyiv si impegnerà al massimo per inserire nuovi gruppi d’assalto e ampliare la propria breccia nella linea ferroviaria entro la fine dell’anno.

È interessante notare che, a causa dei violenti combattimenti nelle regioni di Donetsk e Zaporizhia, il comando di Kyiv è stato costretto a ritirare alcune brigate da questo fronte, il che ha portato ad un marcato decremento dell’attività militare ucraina. Attualmente, le truppe rimanenti stanno difendendo Kliskhiivka da potenziali incursioni russe provenienti da nord-est.

Mosca per ora non sembra intenzionata a rinnovare l’assalto a Klishkhiivka o Andriivka, in parte a causa della loro distruzione e delle difficoltà logistiche che comporterebbe un mantenimento delle posizioni. Tuttavia, l’attività russa recentemente intensificata a nord di Bakhmut, volta a migliorare le proprie posizioni, suggerisce che i russi potrebbero avere l’intenzione di riprendere l’offensiva verso nord. Tale movimento potrebbe permettere di aggirare Klishkivka e costringere Kyiv a ritirarsi per necessità tattico-operative.

Aggiornamento fronte Avdeiivka

Nella mappa le linee bianche rappresentano gli ultimi successi russi dal 20 al 26 ottobre a nord di Avdeiika.

Le linee bianche e gialle rappresentano i cambiamenti del fronte dal 15 ottobre a sud di Avdeiivka.

Rispetto al nostro ultimo aggiornamento, in cui abbiamo esaminato dettagliatamente le ingenti perdite russe in termini di mezzi e personale nei primi quattro giorni dell’offensiva, la situazione attuale appare più stabile, sebbene rimanga altamente complessa. Abbiamo osservato una fase di riorganizzazione da parte di Mosca, volta a valutare la strategia più adeguata onde evitare il ripetersi delle pesanti perdite iniziali.

Secondo informazioni provenienti da fonti interne, Kiev ha rapidamente schierato nuove unità di artiglieria e ha lanciato un’intensa campagna di bombardamenti dal 15 al 18 ottobre. I russi, dal canto loro, hanno mantenuto una posizione relativamente passiva fino al 20 ottobre, prendendosi quasi una settimana di pausa dopo quattro giorni di intensi combattimenti.

Negli ultimi giorni, sebbene i russi abbiano ridotto il numero di soldati impiegati negli assalti, hanno dimostrato una notevole costanza e una buona disponibilità di riserve. Abbiamo notato che per i russi era fondamentale riuscire a conquistare il controllo dell’altura settentrionale denominata “Terrikon”. Ricordiamo che nella prima fase dell’offensiva, dal 10 al 12 ottobre, Mosca aveva già tentato di occupare la posizione con l’impiego di numerosi carri armati e fanteria, ma aveva subito gravi perdite, vedendosi costretta a ritirarsi e a modificare la propria tattica.

Il 24 ottobre, Mosca è riuscita a riconquistare il Terrikon, grazie al supporto di attacchi coordinati con droni FPV e assalti di fanteria, riuscendo anche ad allineare completamente il proprio fronte settentrionale con la linea ferroviaria. Da questa posizione, le forze russe possono controllare Avdeiivka e monitorare le rotte logistiche ucraine attorno alla città.

Siamo dell’opinione che Kyiv tenterà nuovi attacchi per riconquistare l’altura non appena riceverà nuove riserve da Cherson. Secondo le ultime informazioni, che necessitano ancora di conferma, Kyiv intende rafforzare il numero di truppe ad Avdeiivka, passando dagli attuali 10.000 a 20.000 soldati il più rapidamente possibile, al fine di organizzare una solida difesa della città. In attesa dell’arrivo di altre brigate, il comando di Zelensky si impegna al massimo per infliggere il maggior danno possibile alle unità russe, come evidenziato dai numerosi video pubblicati.

Attualmente, si prevede che la battaglia per questa città sarà estremamente complessa e potrebbe costringere Kyiv a sospendere i piani precedentemente stabiliti su tutti i fronti. Questo è quanto emerge dalle parole dell’ex consigliere di Zelensky, che fa riferimento all’arrivo di nuove riserve russe, le quali comprendono fino a due armate complete. Al momento, a nord di Avdeiivka, il comando russo si sta preparando per un assalto che oltrepasserà la linea ferroviaria in direzione di Stepove. È rilevante notare che, al fine di garantire la sicurezza della propria operazione ed evitare attacchi ucraini provenienti dal nord, Mosca sta conducendo intensi attacchi oltre la linea ferroviaria verso Novokalynove.

Nel settore a sud di Avdeiivka, i successi russi sono meno evidenti e si registrano perdite maggiori, dovute in parte ai combattimenti a distanza ravvicinata e agli ampi spazi aperti. In questa area, le fortificazioni di Kyiv sono particolarmente elaborate, costringendo Mosca a fare affidamento principalmente su gruppi tattici e piccole unità corazzate. Non si sono più osservate nuove colonne di rinforzi russi né l’impiego massiccio di carri armati e altri mezzi come nei primi giorni del conflitto. Analizzando le ultime geolocalizzazioni, è evidente che le forze russe stanno concentrando i loro sforzi a nord di Spartak e intorno a Vodyane, mentre Kyiv risponde con continui contrattacchi e un’intensa attività di artiglieria.

Aggiornamento fronte Robotyne – Verbove

Nella mappa le linee bianche e gialle rappresentano gli ultimi successi russi e ucraini nel mese di ottobre.

Attualmente, l’intensità delle operazioni su questo fronte ha subito un netto calo rispetto ai mesi estivi. Con l’arrivo di ottobre, Kyiv ha interrotto la serie di successi conseguiti verso Verbove e a sud di Robotyne. Nelle ultime tre settimane, abbiamo osservato alcuni contrattacchi russi mirati a guadagnare terreno verso le trincee a sud di Robotyne ed a respingere le forze ucraine dai dintorni di Verbove. È giusto riconoscere che, sebbene Mosca non abbia ottenuto successi eclatanti, è comunque riuscita a migliorare le proprie posizioni tattiche nonché a riconquistare alcuni punti strategici.

Di recente, Kyiv ha lanciato alcuni attacchi in direzione di Novoprokopivka, avvalendosi del supporto di carri armati Leopard 2. Nonostante la perdita di due mezzi corazzati, l’azione ha destato una certa sorpresa, poiché tali carri non si erano precedentemente avventurati così in profondità nel saliente, principalmente a causa dei campi minati e delle azioni ostili russe. Nonostante la situazione di stallo, Kyiv continua a compiere progressi lenti ma costanti verso Kopani, con l’obiettivo di espandere il saliente.

Per il momento, non abbiamo rilevato tentativi o movimenti di forze russe ai lati del saliente che possano indicare la pianificazione di un’offensiva da parte di Mosca per neutralizzare i successi ucraini ottenuti durante l’estate. Tuttavia, il rischio per Kyiv rimane elevato.

Aggiornamento fronte Kherson

Nella mappa la linea bianca rappresenta gli ultimi scontri e nel mese di ottobre e l’area di interesse degli ultimi sbarchi ucraini.

Questo è il settore in cui Kyiv ha dimostrato una costante determinazione nei suoi piani negli ultimi sei mesi. La tattica adottata è estremamente graduale e onerosa in termini di risorse e personale, ma ha comunque finora prodotto risultati soddisfacenti per Kyiv (una strategia che i russi hanno definito “tattica dell’avanzamento strisciante”). Si tratta di una prolungata manovra ucraina che comporta lo sbarco continuo di gruppi tattici oltre il fiume Dnipro, utilizzando ogni tipo di imbarcazione disponibile, sia militare che civile. L’obiettivo è unico: attraversare il fiume, occupare le isole paludose del Dnipro e mantenere stabilmente le proprie unità su di esse. Questa tattica si è rivelata efficace perché ha permesso agli ucraini di eliminare ogni zona cuscinetto russa e di avvicinarsi quanto più possibile alle posizioni russe.

Tuttavia, bisogna riconoscere che fino ad ora Mosca non ha mostrato la volontà di ingaggiare battaglia con gli ucraini su questi terreni paludosi e fangosi. Per tutti questi mesi, i russi hanno cercato di rallentare l’avanzata delle truppe ucraine principalmente attraverso l’uso di artiglieria e bombardamenti dell’aviazione tattica. Nonostante le continue perdite di personale, le isole sono ormai sotto il pieno controllo di Kyiv, che ha quasi raggiunto una massa critica di forze, in particolare in due direzioni strategiche: di fronte a Kozachi Laheri e nei pressi del ponte ferroviario Antonovsky.

La terza area di interesse per Kyiv è il saliente oltre il ponte Antonovsky. Negli ultimi mesi, le forze ucraine hanno allestito un complesso sistema difensivo e dispiegato campi minati che hanno impedito ai russi di riconquistare il controllo del ponte. Anche in questo caso, Mosca si è limitata all’uso di artiglieria e del proprio arsenale tattico, impiegando missili e bombe.

Nelle ultime due settimane, Kyiv ha spostato verso Kherson alcune brigate della marina, una mossa che ha suscitato ampio dibattito in quanto interpretata come il preludio a un possibile sbarco sulla sponda controllata dai russi, sfruttando le infrastrutture costruite su queste isole. È da ricordare anche il successo dell’attacco ucraino, con l’ausilio di missili tattici ATACMS, contro un gruppo tattico dell’aviazione aeromobile russa, che ha comportato la perdita di numerosi elicotteri Mi-8 AMTSh e KA-52 da parte di Mosca.

Parallelamente all’attacco contro l’aviazione russa, gli ucraini sono riusciti a effettuare uno sbarco nel centro abitato di Krynky, con il supporto delle truppe di marina. Questi soldati hanno mantenuto il controllo di alcuni quartieri del villaggio per oltre tre giorni, fino all’arrivo dei rinforzi russi. Secondo le ultime informazioni, i russi hanno riconquistato questi quartieri, tuttavia le truppe ucraine si trovano ancora oltre il fiume, posizionate sulle isole.

Nonostante i successi iniziali, non si può escludere che gli ucraini debbano rivedere i propri piani a seguito dell’avvio dell’offensiva russa su Avdeiivka. In base a alcune discussioni interne, Kyiv potrebbe ora trovarsi nella necessità di dirottare le brigate di marina verso il fronte di Donetsk.

Aggiornamento fronte Novomikhailivka

Sulla mappa la linea bianca rappresenta i successi russi durante il mese di ottobre, mentre le linee blu sono le principali linee di resistenza ucraine.

Questa direzione rimane tuttora uno dei fronti in cui il comando russo continua a ottenere successi, sia per quanto riguarda il controllo del territorio che nella precisione nell’individuare obiettivi di valore. Ricordiamo che il centro abitato in questione rappresenta un obiettivo strategico per Mosca, che mira a circondare Vuhledar da nord. Per evitare di ripetere gli errori passati su questo fronte, a partire da settembre, i russi hanno intensificato una vasta campagna di bombardamenti e hanno dato la caccia alle posizioni ucraine, utilizzando anche missili di ultima generazione quali gli LMUR per i propri elicotteri.

Nonostante ciò, non si percepisce fretta nei movimenti delle truppe russe sul campo, che procedono gradualmente, seguendo una pesante campagna di artiglieria e attacchi aerei. Kyiv, dal canto suo, sta cercando di rallentare l’avanzata russa e di ostacolare il loro movimento, potenziando le proprie linee difensive e costruendone di nuove, mentre le riserve più significative si stanno spostando verso Avdeiivka.

Un’altra tattica impiegata da Kyiv per frenare l’avanzata di Mosca è la neutralizzazione dei mezzi per lo sminamento. Tali veicoli sono fondamentali per le operazioni di bonifica dei campi minati, senza i quali sarebbe impossibile eseguire manovre con mezzi blindati o corazzati.

Un evento rilevante è stato registrato il 31 ottobre, quando l’aviazione russa ha colpito e danneggiato il ponte di Kostyantynivka, con l’intento di isolare logisticamente il fronte. Ciò indica che, dopo due mesi di preparativi, i russi si trovano in una posizione sufficientemente avanzata per poter iniziare l’assalto al centro abitato.


Gli avvenimenti con il 1° battaglione del 1251° reggimento.

Il 29 ottobre, sui canali informativi ucraini sono stati diffusi alcuni video che mostrano soldati russi presso una stazione ferroviaria, in attesa di essere trasportati al fronte. Successivamente, fonti ucraine hanno riferito che tale battaglione è stato colpito da sistemi missilistici HIMARS gestiti dalle forze ucraine, provocando fino a 120 vittime. Tuttavia, siamo in attesa di ulteriori dettagli per confermare il numero esatto dei caduti. Secondo le informazioni interne, il battaglione era in movimento verso Novoprokopivka, nella regione di Zaporizhzhia.


Fonti utilizzate per la situazione sul fronte

Kherson

Avdeiivka

Robotyne


HIMARS colpiscono il raggruppamento del 1° battaglione del 1251° reggimento di fanteria motorizzata

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