Aggiornamento guerra russo-ucraina, dal 08 al 12 agosto, 2023

Anche in questo aggiornamento evidenzieremo come entrambi i contendenti mantengano l’iniziativa nell’ottica di sfruttare al massimo le ultime settimane di buon tempo prima dell’arrivo dell’autunno.

Al momento gli ucraini continuano a colpire lungo le consuete direzioni e ad ottenere nuovi successi: Kherson e Bakhmut costituiscono per gli ucraini le direzioni principali per distrarre alcune unità russe da Zaporizhia.

Negli ultimi dieci giorni è sempre più evidente come Kupjansk sia diventato per i russi il fronte principale per l’inizio della propria offensiva su un ampio fronte.

Con questo aggiornamento non analizzeremo in dettaglio la situazione a Bakhmut in quanto, tranne un lieve scambio di territori a sud di Klishchiivka, non si è assistito a nulla di diverso rispetto al nostro precedente report relativo ai giorni dal 04 al 07 agosto.

Possiamo però evidenziare su tale fronte un cambio di direzione d’attacco da parte di Kyiv che prova ad aggirare Klishchiivka attraverso la linea boschiva a nord-est privilegiandola rispetto agli spazi aperti a sud-ovest.

Nulla da evidenziare invece nella zona di Kreminna dove i russi sono in fase di riorganizzazione e alleggerimento delle difese ucraine con l’ausilio dell’artiglieria, mentre Kyiv sfrutta il momento per far arrivare nuove riserve, continuare la rotazione delle truppe e colpire la logistica russa.

Aggiornamento fronte di Kherson

La linea bianca è la linea del fronte in data 08 agosto, mentre le linee blu sono le direzioni d’arrivo dei gruppi tattici ucraini e le loro zone da sbarco.

In questa regione il comando ucraino continua ad ampliare la propria iniziativa su nuove direzioni e coinvolgendo un numero crescente di truppe.

Da ormai oltre un mese analizziamo l’andamento delle azioni di Kyiv oltre il ponte Antonovsky dove in questi ultimi giorni Mosca è costretta a reagire su una nuova direttrice di attacco: parliamo del centro abitato Kozachi Laheri, contraddistinto da una posizione molto vicina al fiume Dnepr, raggiungibile solo tramite alcuni stretti canali nascosti a nord da un’isola disabitata larga poco oltre due chilometri.

Negli ultimi giorni Kyiv ha organizzato una serie di incursioni sulle trincee russe attorno a questo paesino, con l’obiettivo di creare una breccia e attestarsi presso le trincee russe o le case.

Alcuni gruppi tattici della 73a brigata delle forze speciali ucraine sono riusciti a occupare alcune posizioni sull’isola di fronte al centro abitato, avente il compito di ricognizione e coordinamento di prossimi gruppi tattici da sbarco che potranno operare da posizioni più vantaggiose.

Negli scorsi giorni Kyiv ha provato una serie di incursioni sul lato ovest di Kozachi e più a est tra le case di Krynky: a Kozachi le truppe speciali ucraine sono riuscite in un primo momento a occupare alcune abitazioni e trincee russe, ma a causa di una aggressiva reazione russa ad opera di artiglieria e mortai, gli ucraini sono stati costretti a ritirarsi durante la notte.

A Krynky lo sbarco è stato fallimentare e son state riportate numerose perdite per gli ucraini (testimoniate da diversi video) tra le file della 73a unità SOF.

Nonostante ciò, restiamo convinti del fatto che il comando ucraino non abbandonerà questa direzione e continuerà con tentativi di sbarco avvalendosi della coordinazione della propria brigata speciale.

È da riconoscere come tale iniziativa ucraina sia molto complessa e priva di grandi prospettive a livello operativo oltre il fiume Dnepr: la spiegazione più realistica dell’ostinazione ucraina su tale direttrice è la volontà di Kyiv di utilizzare tali incursioni per creare disturbo e qualche varco tra le fila russe, con lo scopo di costringerli a spostare e distrarre in zona più unità possibili, evitandone così il loro impiego su altri fronti ritenuti più importanti dal comando ucraino.

Aggiornamento saliente di Marinka

Dopo gli ultimi complessi combattimenti che avevano Staromaiorske come obiettivo, Kyiv sta gradualmente spostando l’iniziativa verso Urozhaine.

Questo centro rimane un obiettivo ambito da oltre due mesi: per gli ucraini è essenziale riuscire a prenderlo per poter poi spostare l’offensiva più a sud verso Zavitne Bazhannia.

Per riuscirci le truppe ucraine effettuano molteplici attacchi da tre diverse direzioni verso Urozhaine dove son ora riusciti ad occupare circa il 50% del centro abitato.

Da parte russa assistiamo a una massiccia resistenza e un significativo impiego di artiglieria e aviazione oltre che ad un’importante concentrazione di truppe.

Dalle informazioni condivise sulla rete, già da tempo sono evidenti la motivazione e la preparazione delle unità russe su questo saliente, ma è corretto ricordare come la difficoltà di Mosca riguardo la rotazione delle proprie unità su questa direzione potrebbe giocar loro brutti scherzi, cosa che gli ucraini sono pronti a sfruttare.

Vi ricordiamo come la necessità di rotazione tra unità russe fosse evidenziata da alcuni generali russi già nel mese di luglio, in particolare l’ex comandante della 58ª armata in seguito dimesso e reindirizzato a nuove mansioni. Nei prossimi giorni siamo convinti che gli ucraini faranno di tutto per concludere la conquista di Urozhaine e iniziare una nuova fase dell’offensiva su questo saliente.

Per tale ragione i russi stanno, nel contempo, migliorando le proprie fortificazioni e attirando nuove riserve su nuove linee difensive sia in zona che più a est a coprire il centro abitato di Pryiutne.

Siamo convinti che il comando ucraino potrebbe presto spostare in prima linea la 31ª brigata meccanizzata onde rinforzare il fronte puntando oltre Urozhaine. La 31ª è una delle ultime quattro brigate non ancora dispiegate in prima linea tra quelle addestrate quasi totalmente in occidente.

Aggiornamento fronte Robotyne

Gli ucraini persistono senza sosta facendo pressione sia est della città che verso Robotyne.

Assistiamo a un cambio di unità impegnate nell’azione: la ormai famosa 47ª brigata meccanizzata viene lentamente sostituita dalla 65ª. Questo cambio ha prodotto quasi immediatamente i suoi frutti, in quanto, grazie ad una serie di attacchi andati a buon segno, gli ucraini hanno riguadagnato il terreno che la 47a aveva perso nei giorni precedenti.

Il comando della 65ª sembra voler operare diversamente dai predecessori; in particolare è evidente un crescente numero di attacchi alla città Robotyne, un centro abitato che costituisce ostacolo all’offensiva ucraina fin dal 04 giugno.

Da nostre fonti interne, il comando ucraino si era posta l’obiettivo di prendere Robotyne entro fine luglio. In seguito, Kyiv ha cambiato strategia puntando a disporre le proprie riserve a tagliare in due i centri abitati di Kopani e Novoprokopivka. Al momento l’andamento dei combattimenti ci fa pensare come la reale situazione sul campo abbia costretto Kyiv a cambiare completamente direzione d’attacco, ovvero verso Verbove. Possiamo immaginare che con l’arrivo della 65ª brigata riproveranno a prendere Robotyne, ma non è ad oggi ancora chiaro come si comporterà in seguito il comando ucraino.   

2 risposte

  1. l’Aviazione Ucraina è completamente inattiva in questa fase degli scontri? I nuovi carri e mezzi corazzati forniti dall’Occidente dove vengono impiegati?

    1. L’impiego dell’aviazione da parte ucraina è limitato (a causa dello scarso numero di uomini e mezzi preposti allo scopo).
      Al momento non è una guerra che veda un grande impiego dell’aviazione data la massiccia presenza di contraerea da entrambe le parti.

      I mezzi occidentali a poco a poco iniziano ad essere presenti sui fronti, specie su quello sud (oblast di Zaporizhzhya).
      Qualcosa ci si aspetta di vederlo anche lungo il Dnepr come mezzi e attrezzatura di sbarco.

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