Aggiornamento guerra russo-ucraina, dal 21 al 23 marzo 2023

Anche oggi, questo sarà un aggiornamento riguardante le città di Bahmut e Avdeiivka, i due principali fronti nei quali abbiamo costanti cambiamenti. Su altre direzioni, tranne alcuni deboli contrattacchi ucraini, attualmente registriamo dei fronti dove il comando di Mosca prova a spezzare o aggirare le difese ucraine.

Dalle ultime informazioni, e dalle stime generali, si contano mediamente tre grandi concentrazioni russe dove Kiev prova a reagire. Parliamo di Bahmut, Avdeiivka e Kreminna, dove le truppe in prima e seconda linea raggiungono le sessantamila truppe russe. Mentre Kiev ha mediamente ventimila riserve a Kreminna e altrettante a Bahmut. Nella regione di Zaporizya, continuiamo a monitorare l’accumulo di forze ucraine, composte da una grande componente blindata gommata e cingolata come mezzi M113 di produzione occidentale.

Abbiamo avuto anche qualche informazione riguardo qualche tentativo ucraino di realizzare uno sbarco oltre il fiume nella regione di Kherson, ma non abbiamo nessuna conferma. La Russia continua a mantenere una grande presenza di truppe anche sul perimetro dei confini ucraini, dalla Bielorussa a Summy, ma le fonti di Kiev non hanno trovato tracce di combattimento.

Aggiornamento fronte Avdeiivka

Anche per questo aggiornamento, le notizie da Avdiivka non mancano. Come confermano anche le fonti ucraine, il comando di Mosca, nelle ultime ore, ha definitivamente preso controllo sul centro abitato di Novobahmutivka e migliorato le sue posizioni attorno alla città. Sappiamo di intensi scontri a terra più a nord, con il supporto massiccio di artiglieria nei centri abitati di Novokalynove. Non si fermano gli scontri per il centro abitato di Stepove, da dove pensavamo che Putin continuasse verso ovest.

Tuttavia, le fonti di Kiev fanno rapporto di tentativi russi di sfondare da lì a sud, verso Orlivka. Questo ci fa pensare che a Mosca non vogliono tirare troppo a lungo. Prendere Orlivka porterebbe, per Kiev, la perdita di quasi ogni via di comunicazione con Avdeiika, privandola di supporto. Come già evidenziato in passato, le unità russe qui sono in superiorità numerica in fanteria, artiglieria ed aviazione. Lo scontro diretto tra le miniere e la zona industriale comporterebbe per Mosca una partita troppo lunga e, di conseguenza, sfruttano le attuali carenze ucraine per circondare velocemente la città e allineare il fronte.

A sud della città, il ritmo della DPR non è all’altezza e le fonti di Zelensky comunicano di ripetuti attacchi falliti e di ulteriori difficoltà nel superare le loro difese, come campi minati e linee di blocco in cemento. Questo permette di dosare al meglio le proprie riserve e concentrarsi a rallentare il movimento dell’esercito di Putin a nord. Al momento sappiamo che Zelensky accumula risorse su questa direzione e vedremo in seguito come verranno impegnate.

La linea tratteggiata blu rappresenta le posizioni ucraine in data 22 marzo.

Fronte Bahmut

Dalle dichiarazioni ufficiali della capitale ucraina, si continua a ripetere che si continuerà a tenere la città a ogni costo, nonostante l’avanzata russa. In queste condizioni, bisogna ammettere che la situazione in città è critica per il comando di Kiev; i quartieri a loro disposizioni si restringono ogni due, tre giorni.

A nord, la Wagner fa il massimo per aggirare l’acciaieria, mentre non sappiamo com’è la situazione all’interno. Dalle nostre fonti, sappiamo che il comando di Zelensky lancia continui attacchi per mantenere aperte le vie verso Bahmut, nonostante il continuo fuoco di artiglieria. A nord della città, il fronte è rimasto immutato negli ultimi sei giorni, ma sappiamo della riorganizzazione dei mercenari russi e dell’offensiva di Kiev che sembra non arrivare.

Mentre, a ovest di Ivanifske, abbiamo individuato dei video i quali confermano i continui attacchi ucraini con mezzi APC per provare a respingere le truppe di Mosca oltre il fiume. In generale, l’attenzione rispetto a una settimana fa si è spostata in città, dove i russi sono a poche centinaia di metri dal centro amministrativo. Ma siamo convinti che con il costante arrivo del buon tempo, anche il fronte tra le campagne a nord riprenderà a muoversi per entrambi.

Una risposta

  1. Buongiorno, vorrei porre questa questione a Mirko e agli altri collaboratori del blog.
    Come è possibile che si continui a dire che in una guerra di attrito la Russia sarebbe favorita?
    A parte la popolazione, su cui comunque va osservato che la Russia paese sterminato dal punto di vista geografico non può impegnare tutta il suo esercito solo sul fronte ucraino, nessuno osserva che dietro l’ucraina vi sono i 3/4 del pil mondiale: USA+UE+GB+Canada+Giappone+Corea+Australia, tutti i paesi più industrializzati con una capacità produttiva praticamente illimitata, mentre la Russia oggi ha solo Iran e Nord Corea. La Russia da sola ha un Pil (che è espressione della sua capacità produttiva) più piccolo della sola Italia. Solo se la Cina si schierasse apertamente mettendo a disposizione la sua capacità produttiva si potrebbe solo in parte riequilibrare, ma resterebbe comunque un grande sbilancio a favore dell’Ucraina.
    Non dico che la Russia stia finendo le sue scorte ma è certo che mese dopo mese i mezzi a sua disposizione saranno in riduzione mentre l’ucraina, se il sostegno USA non viene meno e che tira dietro tutti i suoi alleati, potrà disporre di mezzi sempre più numerosi ora che la macchina bellica americana e occidentale si sta rimettendo in moto.
    La seconda guerra mondiale e la guerra fredda non ci ha insegnato nulla? Chi ha l’ industria più forte a lungo termine vince.
    Cordiali saluti

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