Anche in questo aggiornamento, abbiamo riscontrato una fase statica sulla maggioranza del fronte. Sui fronti come Kreminna e direzione Kupiansk, sia i russi che gli ucraini, sono impegnati in un combattimento di posizione. Le avanzate russe sono rallentate, ma costringono il comando di Kiev a un rapido utilizzo di nuove riserve per contenere gli attacchi.
A Vuhledar, il comando di Mosca è impegnato a combattere per le posizioni perse pochi giorni fa, gestendo una posizione che ora è in stallo. Per sbloccare la situazione, assistiamo a una maggiore insistenza di Putin attorno a Marinka e Avdiivka, che si trovano più a nord. Il fronte fondamentale, che secondo noi può ancora stravolgere la situazione, è Bahmut. Lì abbiamo una dinamica in continuo peggioramento per Zelensky, una corsa contro il tempo anche in via dell’arrivo delle piogge.
Le piogge possono rallentare i russi, ma se questi raggiungeranno i loro obiettivi, conquistando le ultime altitudini intorno alla città, la conseguenza sarebbe una difficilissima ritirata ucraina rallentata ancora di più dalla “rasputiza”. Possiamo anche evidenziare che Kiev continua a non sottovalutare le minacce sui confini. Dalle fonti russe, il comando di Zelensky prepara nuove riserve nella ragione di Summy e al confine con la Moldavia.
Aggiornamento fronte Bahmut Nord
Su questo fronte, la situazione si evolve in modo molto dinamico. Il comando di Kiev non è riuscito a mantenere le posizioni nel centro abitato di Dubovo-Vasylivka. Dalla velocità con cui la Wagner è riuscita a prendere il paesino, si sono rivelate veritiere le voci della ritirata ucraina da queste posizioni. Subito dopo, i mercenari russi, in tempo di ventiquattro ore hanno acquisito posizioni vantaggiose a sud del lago di Berkhivka e attualmente hanno iniziato l’assalto nella direzione di Bohdanifka.
Come abbiamo già descritto nei nostri aggiornamenti precedenti, seguendo la linea ferroviaria la Wagner si impegna a tagliare fisicamente ogni via d’uscita per le truppe ucraine dalla città. La situazione è complessa anche a Yahidne, dove le truppe di Putin hanno completamente preso il paesino. Il comando ucraino ha fatto esplodere la diga del lago artificiale Pivnichnyi. Questo ha dato il tempo di riorganizzare le truppe in ritirata, e provare a fissare la difesa in altri centri residenziali.
A est della città, dalle ultime dichiarazioni e articoli russi, le loro truppe sono a millesettecentoquaranta metri dal centro. In ogni caso, verificando i dati e cercando di monitorare i movimenti ucraini, notiamo un costante spostamento delle loro truppe dal lato sinistro del fiume Bahmutka. Questo serve per restringere il fronte, e provare a stabilizzarsi su nuove linee difensive più sostenibili.
A sud, la difesa ucraina in direzione di Ivanivske, si dimostra più stabile. Per ora il comando mantiene il controllo della strada, ma la circolazione dei mezzi è estremamente pericolosa a causa del fuoco di artiglieria.
Fronte di Avdiivka
Nei ultimi giorni su questo segmento di fronte le direzioni di pressione russa sono cambiate. Per chi ricorda, nei passati aggiornamenti, l’iniziativa principale di Mosca attorno ad Avdiika era a sud, dove le forze del Donbass per settimane hanno tentato l’assalto di nuove posizioni. Bisogna ammettere che l’iniziativa russa a sud attualmente si è quasi spenta, cambiando direzione verso ovest.
Mente, a nord della città, il comando di Kiev è stato colto di sorpresa, dove un contrattacco russo da Novoselivka ha spinto le forze ucraine indietro di oltre un chilometro, arrivando sotto il centro abitato Krasnohorivka. Nonostante questo, anche le fonti russe ammettono che in un paio di ore le forze di Kiev hanno ripreso i contrattacchi fermandone l’iniziativa.
Ora continuano feroci scontri di posizione, con veloci interventi di nuove riserve da entrambe le parti. Ciò che è chiaro, è che questa città è fondamentale per la linea difensiva ucraina e in futuro ci aspettano complessi combattimenti per la sua conquista.