Aggiornamento guerra russo-ucraina, dal 19 al 21 febbraio 2023

In questo aggiornamento, vedremo a livello tattico le conseguenze del contrattacco ucraino a Vuhledar. In generale l’attacco è riuscito, i russi sono respinti su altre posizioni, ma le ragioni del contrattacco ucraine rimangono dubbie, per posizioni non essenziali. Vogliamo ricordare, che a differenza di Vuhledar, un paio di giorni fa, il comando di Kyev ha realizzato un contrattacco più sensato a sud di Bahmut, per sbloccare le vie di comunicazioni logistiche.

Mentre, a nord della città, continuiamo a seguire una situazione in continuo peggioramento per il comando di Zelensky. Ogni giorno che passa, continua a complicarsi la possibilità di una ritirata organizzata. Il fronte di Kreminna è attualmente in una fase passiva, con combattimenti con fuoco d’artiglieria e con l’aiuto di gruppi tattici. La stessa situazione la monitoriamo anche nella regione di Zaporizhzhia, dove continua un grande duello d’artiglieria, con scontri più attivi attorno alla città di Orihyv.

Siamo convinti che questo fronte sarà essenziale per il comando di Kyev nella campagna estiva. Mentre per Mosca, questo fronte assumerà più importanza in primavera, quando si farà di tutto per migliorare le proprie posizioni e prendere Orikyv. Il fronte di Donetsk non ha subito nessun cambiamento importante.

Aggiornamento fronte Vuhledar

Negli ultimi giorni, l’intensità dell’assalto russo alla città è calato molto rispetto al precedente aggiornamento. La maggioranza dell’iniziativa si riduce a ricognizione e copertura d’artiglieria dei bersagli individuati. Sfruttando questa situazione, nelle ultime ventiquattro ore abbiamo informazioni di un strano contrattacco ucraino. L’attacco è avvenuto a sud della città, costringendo i russi a ritirarsi fino ai centri residenziali sulla riva del fiume.

A causa della mancanza di riserve e sostegno d’artiglieria, l’attacco ucraino non ha coinvolto le altitudini a est della città, dove i russi hanno le loro migliori posizioni. Sfruttando le altitudini, i russi mantengono ancora ottime posizioni a est, da dove potranno organizzare contrattacchi in futuro. In ogni caso, fino all’arrivo di nuovi rinforzi da Mariupol, l’iniziativa russa su questo fronte si è ridotta parecchio e non ci sono segnali di una rapida risposta alla recente ritirata.

La linea tratteggiata rossa rappresenta le posizioni russe prima dell’offensiva ucraina.

Fronte Bahmut

A nord della città, dopo la ritirata ucraina da Paraskoviivka che abbiamo descritto nello scorso aggiornamento, la Wagner è riuscita a sfruttare il momento e prendere le posizioni ucraine tra i centri abitati di Yahidne e Kuzminovka. I mercenari russi non erano in grado di prendere le posizioni ucraine d’assalto a causa della loro posizione in altitudine.

Abbiamo assistito a questa strana tattica di infiltrarsi tra le attitudini e provare a prenderle, dopo averle isolate in piccole sacche. Nonostante il teorico vantaggio ucraino, assistiamo alla loro grande difficoltà a resistere su questo fronte. Ora vediamo che l’intenzione dei mercenari di Putin è quella di prendere la centrale ferroviaria di Bahmut, per poi seguire le vie ferroviarie per tagliare i piccoli centri abitati dalla città.

Attualmente in mano russa è quasi totalmente caduta Yahidne e i centri residenziali di Bahmut a nord. Rimane complessa per il comando di Zelensky la situazione a Dubovo-Vasylivka e in altri paesini più a nord. A sud della città, la situazione non è cambiata dopo il contrattacco ucraino.

La linea tratteggiata blu rappresenta le posizioni ucraine fino al 18 febbraio.

Fronte Kupiansk

Attualmente, su questa direzione, i russi fanno il massimo per allineare la loro linea di contatto sul fiume Oskil, per poi seguirlo a sud verso Kupiansk. Di recente i russi hanno totalmente preso il paesino di Grianikivka e spingono verso Masiukyvka. Per farlo accumulano importanti riserve e bisogna ammettere che anche il comando di Kyev non sottovaluta la minaccia.

Per questo aggiornamento, sappiamo di accumulo di riserve ucraine, e della preparazione di ben due linee difensive tra il fiume Oskil e il fiume Donetz. Questo serve per fermare o rallentare i russi, se inizieranno un’offensiva sulla riva sinistra del fiume Oskil. Dalle fonti russe, si sa di continui contrattacchi da parte di gruppi tattici ucraini.

La linea tratteggiata blu rappresenta le posizioni ucraine fino al 18 febbraio.

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