Aggiornamento guerra russo-ucraina, dal 14 al 16 gennaio 2023

Le novità dai fronti di Soledar, Bahmut, Bahmut Sud, Kreminna e Donetsk Sud.

Fronte di Soledar

Nelle ultime settantadue ore la situazione a Soledar rimane parecchio energica, con l’esercito ucraino che riesce a rallentare l’avanzata russa. Le truppe russe della VDV e della Wagner sono rimaste ferme per oltre due giorni per l’assalto alle miniere di sale N7. Al 16 gennaio risulta che la miniera sia stata presa sotto controllo russo. A Nord di Soledar le truppe della Wagner sono riuscite a prendere d’assalto la stazione ferroviaria e alcuni quartieri residenziali del centro abitato di Soli. Prendendo definitivamente questo centro abitato, le truppe russe puntano a usarlo come centro d’appoggio per l’assalto di Rozdolifka. È importante aggiungere che su tutta la linea di combattimento, da Nord a Sud di Soledad e a Nord di Bahmut, la linea difensiva ucraina segue il fiume Bahmutka. Per ora non abbiamo la certezza che i russi siano riusciti ad oltrepassarlo.

A Sud di Soledar i russi hanno spinto la difesa ucraina oltre il fiume Bahmutka. L’ultimo centro abitato che rimane ancora parzialmente sotto l’esercito ucraino sulla parte destra del fiume è Krasna Hora. Su questa direzione, abbiamo anche notato il ritiro in riserva di due reggimenti russi della VDV. Il comando ucraino sfrutta il tempo guadagnato per rinforzare la linea difensiva attuale, ma non si esclude una possibile riorganizzazione su una nuova linea difensiva fino a 5 km in profondità (in casi urgenti). In data 14 e 15 gennaio giravano segnali di una possibile controffensiva ucraina per respingere i russi più lontano dal fiume, ma per ora questa iniziativa non si è vista.

Fronte di Bahmut e Bahmut Sud

Sul perimento della città la situazione è rimasta invariata, come anche ad Opitne nella parte Sud di Bahmut. Continuano feroci combattimenti ravvicinati fra i quartieri. La situazione più significativa è quella a Sud di Bagmut, dove è in corso da oltre due settimane l’assalto russo per il centro abitato Klisciefka. L’esercito ucraino qui rimane fortemente trincerato e combatte per ogni palazzo e posizione, in particolare i battaglioni della 53a brigata ucraina. In ogni caso in data 15 gennaio è giunta l’informazione che le truppe della Wagner con il pesante sostegno di artiglieria e aviazione russa sono riuscite ad occupare le posizioni trincerate ucraine a Ovest di Klisciefka. Questo teoricamente potrebbe indebolire la difesa ucraina, ma per ora non abbiamo informazioni di maggiori successi russi. Possiamo aggiungere che, fra il 15 e 16 gennaio, l’esercito ucraino è riuscito a respingere le truppe della Wagner da alcuni punti oltre il canale a ovest di Klisciefka, allontanandoli dal centro abitato di Bila Hora.

Fronti secondari

A Kreminna, l’offensiva ucraina a Nord della città fra il 12 e 14 gennaio non ha dato nessun importante risultato. Continuano pesanti combattimenti tra i boschi attorno alla città e per il centro abitato Dibrova. Quello di Donetsk Sud è un fronte estremamente complicato per l’esercito di Putin e su queste posizioni l’Ucraina ha una linea di difesa preparata da anni. I combattimenti più importanti avvengono attorno Marinka, dove l’esercito ucraino mantiene le posizioni da oltre 3 mesi. Per sbloccare la situazione, grazie all’arrivo di nuove riserve, il comando russo ha iniziato una importante fase offensiva verso le città Novomihailofka, Konstantinovka e soprattutto verso la città di Vuhledar. Attorno a quest’ultimo centro abitato, nelle ultime settimane si notano nuovi arrivi di riserve, sia russe che ucraine.

Secondo le ultime dichiarazioni del comando ucraino, nella regione di Zaporizhzhia sono in accumulo un numero sempre maggiore di riserve russe, dove la situazione è stabile. Anche se le unità russe non dimostrano una iniziativa concentrata su una determinata direzione d’attacco, l’artiglieria riesce a colpire su tutto il fronte di 200 chilometri intorno a Vuhledar e a Sud verso Huljaipole. In questa situazione il comando ucraino teme l’inizio di una nuova grande offensiva russa sul fronte di Zaporizhzhia.

Finiamo con l’ultima novità arrivata il 15 gennaio, secondo la quale la 47a brigata meccanizzata ucraina attualmente posizionata a nord di Horlifka, sarà fra le prime brigate a ricevere i mezzi M2A2 Bradley. Sempre a questa brigata sono stati assegnati i 29 carri M-55S arrivati dalla Slovenia.

Una risposta

  1. Quello che cerco di capire o almeno di immaginare è se e come l’Ucraina possa riconquistare non dico la Crimea, ma almeno i territori annessi dalla Russia in questo anno di guerra. Se, come lucidamente dice Mirko Campochiari, la Russia si prepara a mandare ondate di uomini, beneficiando di un turnover che gli ucraini non possono avere e se le armi vengono centellinate in continuazione, come possono farcela gli ucraini?
    Onestamente non sopporto l’idea che l’Ucraina sia costretta a cedere un bel pezzo del suo territorio, per di più con un futuro a dir poco incerto, né vedo la ‘convenienza’ dei paesi occidentali a darla vinta alla Russia, seppure parzialmente.
    Chiedo lumi

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