Le caratteristiche del nuovo tank dell’esercito americano.
In data 10 Ottobre è stato ufficialmente presentato il nuovo concetto di carro Statunitense di nuova generazione “Abrams X” – già da molti classificato come il principale avversario per il T-14 Russo. Dalle prime foto è stato subito chiaro per noi e agli occhi degli specialisti le nuove qualità tattico tecniche del carro, oltre a quelle qualità ufficialmente dichiarate durante la presentazione. In questo articolo vedremo sia le caratteristiche dichiarate che quelle che sono visibili all’occhio degli specialisti.
Le caratteristiche ufficiali
Il nuovo Abrams ha lo scafo dei suoi predecessori, con una torre rivista ma delle linee riconoscibili. La torre ospita un nuovo sistema di combattimento e armamento con ricarica automatica, nuove ottiche panoramiche per capocarro e cannoniere e difesa attiva “Trophy” di produzione Israeliana. Lo scafo esteticamente non è cambiato rispetto alla versione “M1A2 Abrams” – ma vediamo che dentro è stato totalmente ridisegnato, spostando le taniche interne con carburante e portando dentro tutto l’equipaggio, aggiungendo altri due portelloni sotto la torre. Ora l’equipaggio grazie al sistema di ricarica automatica è stato ridotto da 4 a 3 carristi, che da dentro lo scafo gestiscono in modo distanziato la torre e il combattimento.
In questo modo l’equipaggio trovandosi in un punto più basso è più protetto a livello statistico contro i colpi nemici, e fisicamente sappiamo che la difesa fisica dell’equipaggio è la corazza composita frontale dello scafo dei carri M1A2 Abrams era stimata a 550 – 600 mm contro i cinetici e fino a 800mm contro le armi da spalla o ATGM. Il produttore “General Dynamics” ha dichiarato che ora il carro avrà un nuovo sistema ibrido con il classico motore diesel-elettrico (non si sa la forza), che dovrebbe consentire di risparmiare il 50% di carburante e ottenere una nuova modalità di movimento silenzioso per azioni più tattiche.
La nostra analisi della torre
Naturalmente la parte veramente che suscita più interesse è la nuova torre, che ora è totalmente a comando distanziato. Questo è un logico sviluppo dei carri e una delle caratteristiche che lì qualifica come carri di 4a generazione. La nuova torre ha delle geometrie molto simili al classico Abrams, continua a dimostrare una pronunciata corazza composita frontale nelle guance della torre, che nella versione M1A2 SepV3 raggiunge i 750mm di difesa contro le munizioni cinetiche e attorno a 1000mm contro la carica cava. Non sappiamo di preciso però se su Abrams X questa difesa è rimasta invariata o è stata diminuita in assenza dell’equipaggio da proteggere. Il cannone utilizzato come arma primaria è il cannone liscio con compensatore “XM360” da 120mm con ricarica automatica, presentato per la prima volta nel 2004.
La ricarica avviene tramite un meccanismo a tamburo, posizionato dietro la nicchia della torre (simile sistema ha anche il carro francese “Leclerc”). Il cannone è altamente tecnologico e permette all’equipaggio di monitorare le sue condizioni e usare svariate munizioni anticarro APFSDS o HE (esplosive anti fanteria) a innesco elettrico. La canna del cannone è ricoperta da un guscio in materiali compositi per gestire meglio la sua temperatura in vari periodi climatici, stabilizzando così le sue qualità di precisione. Oltre a questo, il guscio svolge un compito protettivo contro i colpi diretti con calibro 7,62mm o schegge da colpi d’artiglieria. Il compensatore è stato studiato appositamente per questo cannone per diminuire il suo rinculo (miglioramento del 30% rispetto al cannone M256 utilizzato sui classici Abrams M1A2) migliorando anche le qualità balistiche del 25% e peso (M256 – 3023 kg e XM360 – 1865 kg).
Armamento secondario
L’armamento secondario visibile è la mitragliatrice alla sinistra del cannone, e il secondo momento più importante è la presenza sopra la torre di un cannone automatico da 30mm – il cannone è il “M230” con munizioni 30x113mm. Questo è un dato molto importante, noi sappiamo che questo tipo di munizione e cannone è presente sugli elicotteri d’attacco americani di tipo “AH-64 Apache”. Munizioni studiate per avere una massimale forza distruttiva all’impatto ma con un bossolo depotenziato per avere meno rinculo sulla costruzione.
La forza cinetica di questa munizioni è paragonabile a un cannone da 20mm con bossolo 20x110mm, questo ha permesso di installare questo cannone sul carro senza costringere gli ingegneri a complicare la costruzione della torre. Alcuni possono chiedersi perché non mettere un 20mm a questo punto? il “segreto” sta dietro alle geometrie del proiettile da 30mm che essendo più grande, permette una maggiore carica esplosiva contro gli obiettivi terrestri, e permette le dimensioni minime per creare munizioni con all’interno una componente elettronica per ottenere munizioni a detonazione aerea programmabile. Questo tipo di munizioni devono permettere al capocarro di “Abrams X” di colpire sia obiettivi aerei fino a massimo 1 km di altezza e distanza, ma colpire anche la fanteria nascosta in trincea o mezzi poco blindati.
Sistema combattimento e difesa attiva
Per il finale abbiamo una parte altrettanto importante come il sistema di combattimento e difesa attiva del carro “Abrams X”. La difesa attiva è rappresentata dal sistema di produzione Israeliano di nome “Trophy” (già utilizzato da anni sui carri Israeliani Merkava 4) di conseguenza un sistema altamente collaudato. Il sistema di difesa attiva Trophy è stato presentato nel 2005 e ha come compito principale la protezione del carro contro le munizioni delle armi da spalla anticarro o sistemi missilistici anticarro ATGM. Il sistema Trophy è studiato per intercettare queste munizioni a distanza e neutralizzarle prima che entrino a contatto con il carro stesso (la distanza di intercettazione è 10 – 15m dal carro). Di per sé il sistema è fatto da 4 antenne unite a minimo 2 o 4 radar messi sul perimento del carro e 1 calcolatore balistico unito a 2 lanciatori che servono per distruggere fisicamente la minaccia in arrivo. Il sistema Trophy non può intercettare munizioni cinetiche ad alta velocità, o pericoli che arrivano dall’alto.
Il sistema di combattimento del carro è la parte più gelosamente nascosta del carro, ma possiamo intuire alcuni momenti sulla base dei modelli dei Abrams precedenti e da quel poco che è stato dimostrato. In primis sappiamo che ora l’equipaggio è dentro la propria capsula dentro lo scafo, questo ha costretto a sviluppare un sistema di videocamere ad alta definizione su tutta la circonferenza del carro. In questo modo l’equipaggio può seguire il campo di battaglia, bisogna aggiungere che su carta è stato dichiarato che in futuro l’equipaggio dovrà gestire i sistemi del carro con l’aiuto di speciali caschi e visiere interattive. Ma la parte essenziale sono i due sistemi di ottiche panoramiche molto visibili sulla torre, per capocarro e cannoniere. Possiamo intuire che non possono essere inferiori di qualità rispetto ai modelli di Abrams M1A2 SepV3, e li parliamo di sistemi di visione diurna e notturna termica di 3a generazione con risoluzione delle ottiche 1080p in grado di individuare e ingaggiare svariati bersagli fino a 5 o 7 km dal carro. Il sistema di tiro è composto dalla stabilizzazione e sensori del cannone, con calcolatore balistico, telemetro laser, sensori atmosferici e tanto altro.
Alex Onica “Storia.Corazza”