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Ad oltre due mesi dall’inizio dell’offensiva ucraina, non possiamo ancora evidenziare dei successi ucraini significativi.
Possiamo sottolineare una continua ricerca di tattiche più efficaci per l’utilizzo dei mezzi occidentali in collaborazione con la fanteria, con alcuni successi volti a ridurre la zona di contenimento russa nella regione di Zaporizhia.
Durante questo secondo mese sono diventati più aggressivi gli attacchi in profondità alla logistica russa da parte di Kyiv, soprattutto nei confronti dei ponti tra Cherson e la Crimea e al ponte di Kerch.
Nel frattempo Mosca ha iniziato una campagna di isolamento logistico ed economico tra l’Ucraina e la Romania, situazione che secondo noi avrà le sue conseguenze per Kyiv sul medio periodo.
Guardando al fronte, abbiamo una situazione complessa per Mosca a sud di Bakhmut dove è ad esempio in bilico la situazione a Kleshkhiivka che al momento rimane più una zona di che nessuno controlla e tenuta sotto costante tiro dell’artiglieria.
In tutto ciò, dopo due mesi in difesa, Mosca sta dando lentamente il via alla propria risposta a nord per distrarre le riserve ucraine dalla propria offensiva. In ogni caso, Kyiv non può perdere la concentrazione o sottovalutare la situazione tra Kreminna e Kupjansk: in caso contrario Mosca potrebbe creare varchi nella difesa ucraina e provare a creare da essi uno sviluppo a livello operativo.
Questa situazione ha già (o decisamente avrà) una sua conseguenza per l’andamento dell’offensiva ucraina, anche a causa del tempo che scorre e con settembre e le sue piogge ormai vicine.
Sul fronte sud, Kyiv continua la sua oramai consueta pressione sia a Robotine che sul saliente di Marinka, ma non abbiamo evidenze di nessun risultato concreto rispetto al nostro aggiornamento (dal 30 Luglio al 03 Agosto).
Sulle altre direzioni, il comando ucraino riporta un cambio di tattica russa a Marinka, mentre Avdeiivka rimane ancora sotto il controllo ucraino con combattimenti statici sul suo perimetro.
Nel seguito questo aggiornamento analizziamo più nello specifico la situazione tattica a nord tra Kupjansk e Svatove, dove la situazione è in fase di sviluppo.
Aggiornamento fronte Kupjansk
Nell’immagine, la linea bianca rappresenta il fronte in data 01 luglio.
Su questa direzione la situazione rimane complessa per il comando ucraino.
Dalle ultime informazioni pervenute in questi ultimi giorni, i combattimenti a terra sono in una fase molto attiva: Mosca ha attirato un numero ingente di riserve e dagli ultimi video diffusi in rete sono arrivati anche reparti equipaggiati con mezzi “Terminator” e T-90M.
Nel mentre, Shoigu ha visitato il centro di comando strategico del dipartimento centrale, dando ordini diretti ai generali di non risparmiare munizioni auspicando successi sul fronte tra Kupjansk e Kreminna.
Dopo i combattimenti delle ultime settimane, i russi hanno conquistato alcune alture e le prime linee di trincee ucraine, spostando il fronte di quasi 2 km in profondità su almeno 10 km di fronte.
Non cessa nel frattempo la pressione russa anche dalla direzione della linea boschiva in direzione Synkivka, mentre più a est le brigate russe premono in direzione Petropavlivka per tagliare la strada H26, fondamentale per la logistica ucraina in quanto garantisce il veloce spostamento delle riserve da Kupjansk verso sud per oltre 30 km di fronte.
Bisogna ammettere che per Shoigu non sarà un’impresa facile: Kyiv continua a muovere riserve verso Kupjansk con equipaggiamento occidentale e prosegue sia a costruire fortificazioni che a creare campi minati.
Nelle ultime settimane il comando ucraino ha anche spostato su questa direzione una buona parte della propria aviazione tattica ancora disponibile.
Aggiornamento fronte Svatove
Nell’immagine la linea bianca è il fronte in data 04 luglio, mentre la linea blu è il fiume Zherebets.
Qui Kyiv ha quasi stabilizzato la situazione, sebbene la pressione russa nel settore sia in aumento.
In base agli ultimi avvenimenti, diventa anche più evidente quale sia la linea logica russa nel settore e quali siano gli obiettivi: negli ultimi due giorni Mosca ha preso sotto il proprio controllo il centro abitato di Novoselivske, dopo che Kyiv ha continuato per oltre dieci giorni un’intensa operazione di disturbo con l’aiuto di gruppi tattici che impediva a Mosca di controllare stabilmente il centro abitato.
La dinamica dello sforzo russo fa capire a Kyiv come Mosca spenda le proprie risorse per iniziare l’assalto dei centri abitati sul fiume Zherebets, mentre da più a sud le brigate della 20a armata hanno il compito di espandere il loro saliente oltre il fiume, muovendo dalle altura di Nadya verso nord per sostenere le proprie unità.
Il comando ucraino risponde con l’utilizzo di nuove riserve e attacchi in profondità, con l’obiettivo di rallentare la logistica russa e dare in tal modo tempo alle proprie riserve di correre in aiuto per stabilizzare il fronte al fine di effettuare contrattacchi.
Al momento Kyiv ha utilizzato per lo più la propria 25a brigata aviotrasportata d’elite per fermare i russi oltre il fiume Zherebets e riconquistare il centro abitato di Novoiehorivka, mentre i russi hanno già concentrato come minimo due brigate sul saliente oltre il fiume, dando via ad aggressivi scontri frontali tra le rispettive fanterie sotto la copertura dell’artiglieria.
3 risposte
Ottimo lavoro come sempre
Grazie Salvatore!
Siete l’ aggiornamento costante più acuto dell’ intero panorama informativo nazionale. Direi che grazie a voi, rimaniamo in stretto contatto col fronte come in nessun altro sito proposto da alcuno. Grazie veramente per il lavoro che ci donate.