Ad oltre un mese dall’inizio dell’offensiva continuiamo a seguire gli avvenimenti sul campo di battaglia e analizzare l’andamento.
Stiamo vivendo una lunga fase di attrito su tutta la linea del fronte: anche da parte ucraina è evidente la tattica volta al consumo del maggior numero possibile di brigate russe. Nonostante le conseguenti perdite, sembra che il comando di Kyiv abbia fatto i suoi calcoli. Ad ogni modo è palese come stiano continuando a operare attraverso nuove ondate d’attacco sulle linee di difesa russe, con il fine di ottenere un risultato tangibile nel medio periodo.
Questo genere di attacchi sono osservabili a Kherson, della regione Zaporizhzhia e nel Donbass, soprattutto a sud di Bakhmut dove le trupep russe sono costrette a difendere con estrema fatica le alture in assenza di opportunità (o volontà) di passare al contrattacco.
Rimane invariata la situazione a Kherson, dove gli ucraini continuano a controllare il saliente oltre il fiume di fronte al ponte Antonovsky. I russi continuano a infliggere perdite e provano a realizzare attacchi sia a terra che attraverso l’impiego di barche. In ogni caso, il vasto utilizzo di mine da parte ucraina e la posizione rialzata della riva a nord, rende le manovre russe complesse e poco efficaci. Non è da escludere, che a un certo punto il comando russo sarà costretto a limitarsi al contenimento attraverso l’impiego della sola artiglieria e ad organizzare un perimetro di sicurezza abbandonando in tal modo ogni ulteriore tentativo di controllo fisico della riva del ponte Antonovsky.
Dopo un mese abbondante, possiamo dire che l’offensiva ucraina ottiene pochi tangibili risultati sul terreno, ma è altresì vero che nel contempo costringe i russi a commettere errori e a consumare parte delle proprie riserve.
Le aspettative da qui a fine agosto sono che gli ucraini vogliano ottenere determinati risultati a livello operativo, costringendo Mosca a diluire le proprie enormi riserve accumulate a Kreminna. In caso contrario, i russi proveranno in tutta probabilità un’offensiva a nord o una rivincita nell’oblast di Zaporizhzhia che incida in modo significativo sia sull’efficacia dell’attuale manovra ucraina che sul morale delle truppe di Kyiv.
Aggiornamento fronte Svatove – Kreminna
Su questo fronte i combattimenti continuano a crescere d’intensità, con iniziative russe in aumento su un fronte sempre più ampio.
I principali obiettivi russi al momento sono i boschi di Kreminna e raggiungere l’abitato di Torske, mentre a nord di Svatove i russi hanno iniziato l’assalto al paesino di Novoselivske.
Vi ricordiamo che il fronte di Lugansk e in particolare Svatove – Kreminna è il fronte con la maggiore densità di riserve russe, accumulate da mesi.
Al momento le truppe di Putin in questa regione vengono quotate dal comando ucraino in oltre 120 mila soldati, oltre un gran numero di brigate corazzate.
Dall’inizio dell’offensiva ucraina, questo fronte ha preso nettamente vita rispetto ai mesi precedenti, secondo molti analisti il comando russo prova a controbilanciare gli sforzi di Kiev a sud con una propria offensiva a nord in direzione Lyman.
In questi ultimi giorni le truppe russe sono riuscite a realizzare un affondo di oltre 2 km per una larghezza di oltre 4 km arrivando nella periferia di Torske e facendo pressione per entrare in città. Artiglieria e l’aviazione russa sono intensamente al lavoro, mentre da parte ucraina si fa affidamento su nuove riserve già arrivate e sulle proprie linee difensive preparate in precedenza ove si registra un massiccio impiego di controbatteria.
Obiettivo ucraino è quello di non permettere ai russi di spingere le proprie unità oltre il fiume Zherebets e allineare in tal modo il fronte che consentirebbe di liberare più riserve da sfruttare per iniziare la vera e propria offensiva verso Zarichne e Lyman.
A Sud di Kreminna, invece, la perdita delle zone boschive comporterebbe un serio problema per il fronte ucraino a Bilohorivka. Ciò che appare chiaramente è che i russi, usando una tattica analoga a quella ucraina nella regione di Zaporizhzhia, provano a limare le zone grigie che gli ucraini possono usare a proprio vantaggio e trovare in tal modo punti deboli nelle difese ucraine ove i russi possano immettere unità meccanizzate in attacco.
A nord di Svatove ricominciano intensi scontri all’interno di Novoselivske; tale fronte era stato per molto tempo un’importante direzione d’attacco ucraina, ma nelle ultime settimane l’iniziativa ucraina è scemata al punto che i russi stanno provando a recuperare il terreno perduto. Tali posizioni sarebbero comode per creare un punto di pressione più a sud di Kupjansk e distrarre le riserve ucraine da quella direzione.
Aggiornamento saliente di Makarivka
Nell’immagine la linea bianca rapresenta le posizioni russe all’08 Luglio.
Il fronte di Zaporizhzhia continua a rimanere la principale direzione dell’offensiva: rimangono invariate anche le direzioni iniziali, tra le quali il saliente di Makarivka che al momento è quasi allineato al fronte a est e ovest.
Dopo il difficile risultato ottenuto oltre dieci giorni fa a Rivnopil, gli ucraini hanno continuato l’azione per respingere i russi oltre il canale d’acqua più a sud.
Negli ultimi giorni, gli ucraini hanno incontrato meno resistenza: i russi sono stati costretti ad evacuare alcune posizioni e ritirarsi oltre il canale e sulla linea di difesa a nord di Pryiutne. Si ritira lentamente oltre il canale anche il gruppo speciale Kaskad, che continua a tenere le posizioni di Staromaiorske, dove – secondo nostre fonti interne – i russi possiedono una complessa linea difensiva.
Dopo questi ultimi avvenimenti, si può dire con certezza che anche a costo di numerose perdite e grazie complesse linee difensive, gli ucraini stanno attualmente riuscendo nella loro iniziativa di allineare il saliente.
Non sappiamo come il comando di Kyiv voglia agire nelle prossime settimane, ma potrebbe decidere di immettere nuove riserve per tentare di occupare nuove alture in direzione Pryiutne. Ciò causerebbe non pochi problemi ai russi, in quanto da Pryiutne gli ucraini possono minacciare i centri abitati a sud – quali Stepove e Vyshneve – che sarebbero troppo difficili da conquistare con un attacco diretto. Allo stesso tempo, a sud di Makarivka e a est, le difese russe continuano a costituire un obiettivo non perseguibile.
Aggiornamento fronte Piatykhatky – Orikhiv
Su questo segmento di fronte la pressione ucraina non diminuisce: ondata dopo ondata Kyiv continua ad assaltare le strade in direzione delle trincee russe.
Gli ucraini continuano a modificare le proprie tattiche e a subire ingenti perdite, però il comando ucraino prende di mira ogni singola trincea russa e prova ad avanzare ad ogni costo. Ciò è particolarmente evidente a sud di Orikhiv in direzione Robotine, da dove nelle ultime ore sono giunti video di colonne ucraine distrutte.
Abbiamo osservato nel complesso una certa disomogeneità negli attacchi ucraini: alcune unità che ottengono maggiori successi grazie a nuovi metodi di combattimento e formazione dei gruppi tattici, mentre altre unità ucraine meno esperte continuano a cadere nelle trappole russe utilizzando le classiche colonne in attacchi su direzioni ormai da tempo privi di prospettiva.
Orikhiv è al momento lo scenario di combattimento più duro dopo la caduta di Bakhmut: qui i russi hanno concentrato ingenti riserve e organizzato complesse linee difensive.
Bisogna altresì ammettere che – secondo le testimonianze del comandante della 58a armata russa – nonostante la superiorità in artiglieria, i russi hanno ancora problemi nell’organizzare un’efficace lotta di controbatteria; su questo fronte gli ucraini, grazie alle forniture occidentali, rimane al momento in una posizione di vantaggio.
Per onestà va comunque detto però che se entro la fine del mese di luglio Kyiv non otterrà un vero risultato operativo e i russi continueranno ad assorbire con efficacia la pressione ucraina, l’iniziativa generale tra Orikhiv e Piatykhatky potrebbe perdere completamente valore.