Proseguiamo il nostro racconto dal fronte iniziando dalla regione di Kherson: continua l’iniziativa ucraina oltre il fiume Dnepr di fronte al ponte di Antonovsky, dove quotidianamente continuano gli scontri a terra e tra barche e gruppi tattici.
Il comando ucraino invia con continuità piccole unità al fine di mantenere la presenza oltre il fiume, mentre da parte russa si tenta di realizzare un attacco più efficace per respingerli. In quel contesto i russi incontrano un problema significativo: la presenza di ampi campi minati realizzati dagli ucraini oltre il fiume e un dislivello orografico che favorisce la riva ucraina in termini di osservazione degli spostamenti avversari e poter così meglio fornire (da parte ucraina) supporto ai propri uomini.
In assenza di cambiamenti radicali dirante gli ultimi giorni, il livello di scontro rimane comunque sostenuto, con evidenti perdite da entrambi le parti nel tentativo di controllo della riva.
Rimane altissima anche la tensione nella regione di Zaporizhia, ove il comando ucraino non ottiene nuovi importanti successi da più di una settimana, e il fronte stesso è considerabile al momento pressoché statico. Giungono però informazioni – in concomitanza con il nuovo consiglio NATO – riguardanti l’attesa di nuovi sviluppi concreti da parte ucraina.
Un tentativo è in corso attraverso nuovi attacchi a sud di Orichiv e sul saliente di Makarivka ove si segnala l’impiego di sempre nuove riserve; le manovre sono finalizzate ad assottigliare le difese russe e costringerli a ritirarsi o cedere terreno. I russi in zona rimangono in rigida difesa, appoggiandosi sulla copertura offerta dai propri campi minati e trincee, elicotteri e aviazione, ma alcune fonti russe parlano anche della possibilità di contrattacchi volti a spezzare il morale ucraino su tale direzione.
Nel frattempo, della regione Donetsk, giunge notizia di nuove iniziative ucraine a sud di Avdeiivka in direzione Pisky, nel tentativo di minacciare l’aeroporto di Donetsk e impedirne il suo utilizzo da parte dei russi.
Aggiornamento fronte Klishchiivka.
Nell’immagine, la linea bianca rappresenta le alture ancora sotto il controllo russo.
È da oltre una settimana che continuiamo a seguire questa direzione d’attacco ucraina con particolare attenzione: qui gli ucraini continuano a tentare – con una serie di attacchi molto aggressivi – di conquistare le alture e iniziare di conseguenza l’assalto al centro abitato, che rimane un punto essenziale per il dominio sulla parte meridionale di Bakhmut.
Durante le manovre iniziali, i gruppi tattici ucraini della Azov sono riusciti ad avvicinarsi rapidamente alle alture della città e iniziarne l’assalto grazie anche al sostegno della propria artiglieria.
Sappiamo che in data 6 luglio alcune squadre ucraina sono riuscite ad arrivare sulla sommità, nonostante le pesanti perdite inflitte dal fuoco russo e dai campi minati.
All’alba del 7 luglio i russi hanno lanciato una serie di pesanti controffensive durate tutto il giorno e supportate sia da artiglieria che aviazione riuscendo a riportare parte dell alture in mano alla 4a e 5a brigata russa.
Le più recenti notizie riferiscono di una fase di riorganizzazione da entrambe le parti e della disponibilità da parte di entrambi di molteplici riserve impiegabili per la battaglia per controllo delle alture.
Rimane invece complessa e poco chiara la situazione a sud di Klishchiivka a Kurdyumivka, dove i russi danno notizia di pesanti scontri a fuoco e continui tentativi ucraini di oltrepassare il canale. Per compensare la presenza delle molteplici forze speciali ucraine, i russi hanno impiegato in questo fronte una delle loro forze più addestrate e segrete, la 346a brigata speciale della GRU avente il compito di coadiuvare e organizzare la difesa.
Aggiornamento fronte Kreminna
Questa direzione, nonostante per lungo tempo assente dai nostri aggiornamenti, rimane costantemente attivo e ultimamente il più pericoloso per gli ucraini.
Questa situazione viene riconosciuta da molteplici analisti e trova riscontro nelle nostre analisi in merito geolocalizzazione delle truppe russe, che continuano ad aumentare di numero nella regione di Luhansk.
Secondo le ultime informazioni, il comando russo ha concentrato in zona oltre 120 mila soldati, nonché la maggioranza delle proprie brigate meccanizzate e MBT.
Non è da quindi da escludere che i vertici militari russi puntino a far entrare in azione questo fronte nel momento in cui l’offensiva ucraina sembrerà giunta al proprio culmine in modo tale da cercare di cogliere gli ucraini il più possibile impreparati ed obbligarli a modificare i propri piani in risposta a tale attacco russo.
In una tale circostanza, il compito del comandante ucraino Zaluzhny sarebbe alcquanto complesso: potrebbe richiedere non solo uno sfondamento con risultati operativi a livello strategico, bensì tenere d’occhio le riserve russe a Kreminna e provare addirittura a costringere i russi a sfoltire tale fronte per coprire le nuove direzioni lungo le quali gli ucraini muoverebbero il loro attacco.
Sarebbe ovviamente azzardato fare previsioni sia riguardo gli ucraini che i russi in merito ai loro piani a lungo termine; ci limitiamo come sempre ad osservare cosa accade giorno per giorno.
Attorno a Kreminna si registrano continui scontri intervallati da movimenti / rischieramenti e pause operative, il tutto operato attraverso largo impiego di gruppi tattici meccanizzati. Le due direzioni essenziali sono i fitti boschi, dove gli ucraini sono riusciti a realizzare una fitta linea di trincee, e più a nord all’altezza di Svatove.
Su questo segmento di fronte gli ucraini hanno realizzato molteplici tentativi di sfondare le difese russe fin dalle fasi iniziali della nuova offensiva, ma al momento senza alcun particolare successo, con anzi qualche presa di posizione ed avanzamento da parte delle truppe della VDV russa che mantengono l’iniziativa.
Sono ormai mesi che il comando ucraino sta tentando di tagliare le vie di comunicazione tra Svatove e Kreminna e iniziarne l’assato, mentre da parte russa si sta tentando in ogni modo di allineare il fronte sul fiume Zherebets e iniziare così a minacciare nuovamente Lyman.