La strategia musicale nella propaganda iraniana

La scelta del governo di Teheran e della propaganda iraniana al fine di “risvegliare” la popolazione con dei video musicali.


N.B. l’analisi è compiuta sulla base del testo sottotitolato in lingua inglese. Alcune informazioni non verificabili in rete sono state fornite da una fonte che ha richiesto il totale anonimato.

Bush (2010): “L’obiettivo principale dei terroristi è la brutale oppressione delle donne e non

solamente in Afghanistan”

…Per la paura in ogni momento

Per la disperazione fino al decadimento

Per l’esplosione e il sangue delle mie sorelle

Forzato, baciando i soldati nemici

Per tutti i confinamenti e la povertà

Per un desiderio di dormire in pace

Per un paese che è diventato una base militare statunitense

Per questi matrimoni forzati

Per sguardi sporchi lascivi (malocchio)

Per vicoli e schegge di proiettili consumati

Per la nostra terra e la sua estinzione

Per piaceri e viaggi proibiti

Per le chiacchiere senza senso di celebrità inutili

Per la madre che in questo momento manca

Per il nemico che sorride

Ti ho scritto per il futuro

Per te, la ragazza della porta accanto (mia vicina)

Non lasciare che la tua casa si rovini come le nostre

Non lasciare che i tuoi sogni diventino come le nostre storie

Non lasciare che la guerra avvenga nel tuo paese

Vogliono che tu diventi uno strumento con una promessa d’ingresso

Vogliono che tu sia uno schiavo con una falsa cultura

Per coercizione e conquista

Vogliono distruggere le radici iraniane

Per sicurezza, educazione, conoscenza (saggezza)

Per gli uomini lealtà, prosperità

Perché aspettano la tua civilizzazione

Per la donna, forte, consapevole…

Biden (2022): “Non preoccupatevi, molto presto si libereranno da sole”

A causa del ballo per strada

Per paura di baciare un partner per strada

A causa di mia sorella, tua sorella, le nostre sorelle

A causa del cambiamento della mentalità marcia

A causa della vergogna di non avere soldi

A causa del sogno di una vita normale

A causa del ragazzo senzatetto e dei suoi sogni

A causa dell’economia corrotta

A causa dell’inquinamento

A causa della Via Vali-e-Asr[1] e degli alberi che muoiono

A causa del Pirooz (ghepardo asiatico) e della possibilità di estinzione

A causa dei cani innocenti che vengono uccisi

A causa delle continue lacrime riguardo la nostra situazione

A causa delle persone che sono morte nell’aereo ucraino

A causa del sorriso sulle foto del nostro profilo sui social media

A causa degli studenti e del futuro

A causa del paradiso forzato

A causa dei luminari che sono imprigionati

A causa dei bambini afgani

Per infinite ragioni

A causa degli slogan odiosi che vengono imposti nelle scuole

A causa di edifici mal costruiti per colpa della corruzione che ha ucciso molte persone

A causa di una vita tranquilla

A causa della luce dopo tante notti buie

A causa della continua depressione e dell’insonnia

A causa dell’uomo, della patria, dello sviluppo

A causa delle ragazze che erano così oppresse che desideravano essere un ragazzo

A causa della donna, della vita, della libertà

I video nella propaganda iraniana

Il secondo video, visionabile liberamente su YouTube, è sicuramente antecedente al primo ed è ormai diventato l’inno dei manifestanti in Iran e della propaganda iraniana; la musica appare la stessa, le parole però ci trasmettono una narrazione opposta. Le donne, sedicenti afgane, invitano le proprie “vicine di casa”, le iraniane, a non cadere nella trappola secondo cui la liberazione possa avvenire attraverso un aiuto esterno. La terminologia usata, ovvero “sedicenti afgane”, è volutamente carica di dubbio in quanto ho consultato numerose persone madrelingua di varie estrazioni culturali e non ho avuto una risposta univoca, potrebbero essere iraniane o afgane.

Al fine della valutazione, però, questo non inficia il risultato: il sospetto che sia in corso una “manipolazione musicale” sembra a mio avviso evidente. Secondo i resoconti dei media, il canale Bisimchi Media Telegram è affiliato al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran (IRGC)[2].

Il primo video riesce a toccare corde profonde anche per il mondo occidentale perché richiama inequivocabilmente al rocambolesco abbandono dell’Afghanistan. Si è saputo abilmente mettere in relazione le recenti notizie infatti il 20 dicembre 2022 è stata emanata una legge da parte del governo talebano che impedisce alle donne l’istruzione universitaria: il nuovo divieto arriva meno di tre mesi dopo che migliaia di ragazze e donne hanno sostenuto gli esami di ammissione all’università in tutto il Paese. Alle ragazze era già stato negato l’accesso alle scuole secondarie. Il 23 marzo scorso, poche ore dopo la riapertura, i talebani avevano già vietato alle studentesse di frequentare la scuola oltre il sesto grado, l’equivalente della nostra prima media.[3] Il 16 gennaio viene data la notizia secondo cui alle donne afgane sarà vietato praticare sport.[4]

La diffusione dei video

La diffusione di due video dalla musicalità pressoché identica è un mezzo eccezionale per la propaganda iraniana: un ascoltatore superficiale, che non conosce la lingua originale, potrebbe sovrapporre erroneamente le due canzoni e non chiedersi se il sottotitolato sia diverso.

Alcuni canali Telegram palesemente filo ayatollah smentiscono che ci siano proteste di piazza così diffuse come descritto in altri mass media. Dato che le notizie provenienti dai manifestanti giungono all’estero tramite canali non convenzionali (è indubbia una forma di censura), è facile ipotizzare che, in un mondo distratto e ormai poco attento all’analisi e più sensibile ad una comunicazione veloce ed immediata, sia stato scelto il mezzo musicale per massimizzare il risultato e far sì che si possa giocare sulla “teoria del complotto”: Qanon e molte altre organizzazioni scelgono di svelare piccoli frammenti di notizie per condurre l’ignaro spettatore a domandarsi se esista un “retro-pensiero” o “retroscena” volutamente celato al grande pubblico per assoggettarlo.

Questa strategia è stata scelta dal governo iraniano che opta per una contro-propaganda musicale al fine di “risvegliare” la popolazione e insinuare il dubbio che il fondamentalismo islamico sia l’unica alternativa a qualsiasi governo legittimo o illegittimo in Medioriente.


[1]) Prima del 1978 questa strada era denominata Pahlavi

[2]) https://www.memri.org/tv/iran-nuclear-bombs-turn-nyc-to-heap-of-rubble

[3]) https://www.rainews.it/articoli/2022/12/afghanistan-universit-chiuse-per-le-donne-il-nuovo-divieto-dei-talebani-4b62bbc8-b9c5-4cd8-81d3-b6abb5f9483b.html

[4]) https://www.lastampa.it/esteri/2023/01/16/news/il_buio_sulle_donne_afghane-12538641/

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