Per questo aggiornamento registriamo pochi cambiamenti, ma alcuni molto importanti. In breve, nella regione di Zaporizia, possiamo segnalare un tentativo di contrattacco ucraino nella regione di Orehovo che non ha portato a risultati concreti. Attorno ad Avdiivka, ci sono piccole avanzate russe, ma per ora la difesa ucraina sulle altitudini non permette ai russi di arrivare alla via ferroviaria a ovest.
Oggi vedremo ancora Bahmut, dove è sempre più evidente l’enorme sacca che si forma a nord con dentro la città stessa. Il canale alle spalle delle truppe di Kiev ormai è una seria minaccia, con assenza di ponti interi che complica molto la logistica. A livello generale, bisogna ammettere che si percepisce l’intenzione da entrambe le parti di intraprendere azioni più decisive. Per l’Ucraina è essenziale dimostrare che le forniture occidentali servono, ottenendo un successo deciso al primo tentativo.
Mentre, per Mosca, c’è l’intenzione di complicare qualsiasi organizzazione ucraina riguardo un’offensiva, e mantenere una costante pressione su tutto il fronte, possibilmente dando inizio alla campagna per Sloviansk e Kramatorsk entro fine estate. Ma, sia Mosca che Kiev, sono in attesa di un tempo atmosferico più favorevole. Sapendo che l’arrivo della vegetazione avvantaggerà chi difende, ma in certe situazioni anche chi effettua manovre offensive.
Aggiornamento fronte Bahmut nord
Dopo il nuovo balzo russo di oltre tre chilometri, che abbiamo analizzato nello scorso aggiornamento, non abbiamo osservato nessuna seria iniziativa ucraina per un contrattacco. La situazione tattica su questa direzione continua a peggiorare per il comando di Zelensky e, da un problema di importanza tattica, rischia di diventare un grande problema strategico se non verranno compiute azioni significative.
Abbiamo già evidenziato che le informazioni che ci suggeriscono un accumulo di riserve ucraine fino a dieci brigate a Minkiivka. Nonostante questo, la Wagner ha migliorato le proprie posizioni a nord-est, prendendo dopo due giorni di combattimenti il piccolo centro abitato di Zaliznyanske. Questo permette a Prygojin di sfruttare lo spazio operativo e le campagne per minacciare i centri di Bondarne e Vasyukivka. Mentre, a nord-ovest, le truppe ucraine sono costrette sempre più a stringersi con la schiena al fiume.
Le truppe russe avanzano seguendo le altitudini, con il chiaro intento di chiudere la sacca di Bahmut dopo aver preso Orikhovo-Vasylivka. Stringendo le truppe ucraine con il fiume alle spalle, la situazione prenderebbe lo stesso carattere di Cherson quando era sotto i russi. Un importante numero di truppe, che Kiev sarebbe costretta ad alimentare oltre un fiume, con ponti distrutti, e la profondità del fronte completamente sotto la gittata dell’artiglieria e dell’aviazione russa.
In città, la situazione è altrettanto complessa. Il comando di Kiev è costretto a restringere il fronte e ha lasciato alcuni quartieri a sud. Mentre, a nord della città, continuano i sanguinosi combattimenti nella zona industriale.
Aggiornamento fronte Kreminna
Su questa direzione è in corso un duro combattimento su tutta la linea di contatto. Il comando di Kiev è costretto a fortificare le difese sul fiume Zherebets. Come già spiegato in altri aggiornamenti, da settimane questo fronte assorbe molte riserve sia ucraine che russe.
Questi ultimi continuano ad avere lenti successi, strappando a Kiev letteralmente una trincea alla volta. In data sedici marzo, abbiamo avuto anche un video che conferma un tentativo ucraino di attaccare in direzione Ploshianka, ma il tentativo è stato spento dopo poche ore. Attualmente la difesa di Kiev è messa a dura prova in direzione Zarichne.
Il comando di Mosca ha concentrato numerose unità per marciare su questa direzione. Kiev fa il massimo per compensare la disparità numerica e qualitativa con una continua fortificazione delle proprie posizioni. Pensiamo ancora che questo fronte sarà più importante in caso di caduta di Bahmut.