In questo aggiornamento, è interessante notare che è sempre in aumento la spinta russa in direzione delle regioni di Summy e Chernihiv, che potrebbero essere le direzioni d’attacco della prossima offensiva di Putin. Il comando ucraino riporta un costante aumento di colpi d’artiglieria. Aumenta anche la ricognizione aerea russa, con l’aiuto di droni da oltre il confine.
Anche secondo le fonti occidentali, come il Financial Times, si fa riferimento alla ricognizione occidentale, che conferma un aumento dell’aviazione russa sul proprio confine in queste due regioni. Da altre fonti, si hanno foto satellitari di grandi gruppi di mezzi russi ammassati a Voronij e Kursk. Mentre è importante osservare che, il comando ucraino, ha iniziato la costruzione accelerata di nuove linee difensive nella regione di Kharkyv, tra i fiumi Siverskyi Donets e Oskil, che fa pensare a una certa preoccupazione da parte del comando di Zelensky.
In generale, la situazione sui fronti rimane complessa. I russi, anche se lentamente, ottengono successi. Solo a Vuhledar il comando ucraino ha rallentato l’avanzata dell’esercito russo e, dopo avergli inflitto ingenti perdite, l’ha costretto a riorganizzarsi per la quarta volta e aspettare nuove riserve da Mariupol.
Aggiornamento fronte Vuhledar
Negli ultimi giorni, la situazione su questa direzione si è di nuovo stabilizzata. Il comando ucraino ha fatto in tempo a portare nuove riserve e stabilizzare il fronte. Tutto grazie alle proprie posizioni favorevoli rispetto a quelle russe, e un paio dei loro attacchi respinti. Ora assistiamo a una nuova preparazione del comando di Putin, con nuovi massicci colpi d’artiglieria e accumulo di forze.
Come già scritto nel nostro precedente aggiornamento, le nuove riserve russe arrivano da Mariupol. Questo significa che nei prossimi giorni l’assalto alla città riprenderà con maggiore intensità. In ogni caso, Zelensky è riuscito a guadagnare tempo per preparare nuove difese e trincee.
Fronte Kreminna
Qui la situazione rimane complessa per gli uomini di Zelensky. I russi spingono e allontanano le truppe ucraine, specialmente tra i boschi a sud della città, sfruttando la propria superiorità tecnologica nei mezzi come i T-90M e i Terminator. Ora gli ucraini sono impegnati a contenere l’offensiva russa in direzione Kirovsk, impedendogli così di uscire ai margini di Lyman.
Per questo aggiornamento, abbiamo informazioni di un tentato contrattacco ucraino più a nord di Kreminna, in direzione della città di Ploscinaka, con alcuni risultati quantificati in centinaia di metri conquistati; ma, al momento, l’azione sembra essersi spenta. Questo è stato fatto per provare a rallentare le preparazioni russe, per nuove offensive che continuano a spingere le truppe ucraine oltre il fiume Zherebets.
Fronte Paraskoviivka
In questo centro abitato, la situazione ucraina è critica. Dopo una disastrosa ritirata da Krasna Hora, che abbiamo visto nel precedente aggiornamento, le difese di Paraskoviivka sono le ultime che impediscono ai mercenari della Wagner di uscire alle spalle di Bahmut. In queste ultime trenta ore, i russi sono riusciti a prendere controllo su altri quartieri di questo centro, e soprattutto sono riusciti a tagliare ogni comunicazione con le truppe del nord.
Per permettere di riuscire a far evacuare i suoi uomini da quelle posizioni, a Zelensky rimangono solamente due strade di campagna verso Dubovo. Ora, l’ultima difesa di questo centro abitato si basa sulle pesanti costruzioni della stazione ferroviaria e qualche quartiere residenziale, attorno alla stazione.