Intelligenza artificiale e Difesa: una sinergia strategica per gli USA

La visione strategica del DOD per l’intelligenza artificiale

Craig Martell, il Capo Ufficiale Digitale e di Intelligenza Artificiale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD), ha recentemente presentato una visione ambiziosa inerente l’integrazione e l’espansione dell’analisi dei dati digitali e dell’intelligenza artificiale all’interno del dipartimento: un’iniziativa che si propone di assicurare un vantaggio decisionale senza precedenti per il settore, immaginando un futuro in cui i comandanti possano accedere in tempo reale alle informazioni necessarie per prendere decisioni strategiche. Uno scenario ideale, in cui i tempi di attesa per ottenere la conoscenza della situazione si ridurrebbero notevolmente, passando da giorni a soli “dieci minuti”.

Martell, che vanta un solido background accademico con un dottorato in scienze informatiche e dell’informazione, nonché una significativa esperienza professionale come ex capo dell’apprendimento automatico per Lyft, enfatizza l’importanza di costruire una solida infrastruttura che dovrebbe permettere agli stakeholder dell’industria ed al personale combattente in prima linea di sfruttare efficacemente i dati e l’intelligenza artificiale per affrontare le sfide emergenti in un contesto in continua evoluzione.

Nel novembre 2023, il DOD ha adottato un piano strategico volto ad accelerare l’adozione di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, avente come obiettivo quello di preservare e potenziare la superiorità decisionale dei combattenti statunitensi nei confronti degli avversari direttamente sul campo di battaglia. Una strategia che adotta un approccio agile allo sviluppo ed all’implementazione dell’IA, ponendo l’accento sulla rapidità di consegna e sull’adozione su vasta scala onde raggiungere cinque obiettivi specifici di vantaggio decisionale: superiore consapevolezza e comprensione dello spazio di battaglia, adattiva pianificazione ed applicazione delle forze, catene di distruzione rapide, precise e resilienti, supporto sostenibile ed operazioni aziendali efficienti.

La strategia del DOD mira, inoltre, a focalizzarsi su diversi obiettivi correlati ai dati, all’analisi ed all’intelligenza artificiale, tra cui l’investimento in infrastrutture interoperabili e “federate” (in senso informatico: integrazione tra sistemi differenti), l’avanzamento dell’ecosistema di dati, analisi ed IA, l’espansione della gestione dei talenti digitali, il miglioramento della gestione dei dati di base e la fornitura di capacità per l’impatto aziendale e bellico congiunto. Obiettivi che, sommati e valutati nella loro interezza, supporteranno la “Gerarchia delle Necessità dell’IA del DOD”, definita all’interno del piano strategico in termini di dati di qualità, governance, analisi e metriche perspicaci, assicurazione e “IA responsabile”.

Innovazione del CJADC2 ed il ruolo del CDAO

Il Vicesegretario alla Difesa degli Stati Uniti, Kathleen Hicks, ha recentemente annunciato un importante traguardo per il Dipartimento della Difesa (DOD) con la consegna della prima iterazione della capacità di “Comando e Controllo Congiunto in Tutti i Domini” (CJADC2). L’iniziativa pionieristica segna un avanzamento significativo verso la concretizzazione degli obiettivi strategici del DOD, integrando applicazioni software all’avanguardia, una sofisticata integrazione dei dati e concetti operativi inter-dominio per potenziare i combattenti con un vantaggio decisionale senza precedenti.

Il successo dell’iniziativa è stato fortemente influenzato dal ruolo centrale dell’Ufficio del “Capo Digitale e dell’Intelligenza Artificiale” (CDAO), sotto la cui guida, il gruppo di lavoro ha affrontato e superato sfide notevoli, riuscendo a consegnare tale capacità essenziale in un arco temporale di soli sei mesi. L’effettiva realizzazione evidenzia il potenziale rivoluzionario delle tecnologie software e digitali nel trasformare le capacità militari, dimostrando nei fatti come l’innovazione critica possa essere conseguita con tempi di sviluppo notevolmente ridotti, contrariamente ai lunghi periodi tradizionalmente associati ai progetti di difesa.

Hicks ha inoltre sottolineato l’importanza vitale di perseguire un percorso di miglioramento continuo, di investire in talenti di rilievo e di forgiare partnership strategiche con il settore industriale onde assicurare che il DOD mantenga la sua posizione di leader nell’innovazione tecnologica: elementi considerati fondamentali per anticipare e superare le sfide future, garantendo che le forze armate statunitensi rimangano sempre un passo avanti rispetto agli avversari.

Un aspetto cruciale sottolineato da Hicks riguarda la necessità di finanziamenti precedentemente preventivati e stanziabili con tempestività da parte del Congresso: fondi essenziali per sostenere ed accelerare le iniziative avanzate, quale il CJADC2, vitali al fine di mantenere il vantaggio competitivo militare degli Stati Uniti. Il Vicesegretario ha altresì espresso preoccupazione per i ritardi negli stanziamenti per l’anno fiscale 2024, evidenziando come tali intoppi possano compromettere seriamente il progresso e l’efficacia delle operazioni difensive.

Conclusioni: il futuro di un DOD caratterizzato dall’IA

Le strategie delineate da Craig Martell e Kathleen Hicks rappresentano una visione rivoluzionaria per il futuro della difesa statunitense, un futuro in cui l’AI e le capacità operative avanzate, quale il CJADC2, giochino un ruolo centrale: tali iniziative evidenziano l’impegno profondo del DOD nell’incorporare l’innovazione e le tecnologie all’avanguardia al fine di assicurare la sicurezza nazionale e preservare la posizione di leadership strategica degli Stati Uniti a livello internazionale.

La visione di Martell per un futuro abilitato dall’IA, in cui i comandanti possano accedere ad informazioni cruciali in tempo reale, promette di trasformare il panorama decisionale militare, riducendo significativamente i tempi di reazione e migliorando l’efficacia delle strategie operative. Parallelamente, l’annuncio di Hicks sulla realizzazione della prima iterazione del CJADC2 segna un passo concreto verso tale futuro, dimostrando la capacità del DOD di tradurre visioni ambiziose in realtà operative tangibili.

Sforzi congiunti che sottolineano una visione complessiva che mira a sfruttare le tecnologie emergenti in ottica di un vantaggio strategico sul campo: l’adozione di soluzioni IA e la realizzazione di sistemi quale il CJADC2 non sono solo testimonianza dell’innovazione tecnologica ma anche di un cambiamento paradigmatico nella concezione delle operazioni militari, dove la velocità, l’agilità e l’informazione costituiscano le chiavi del successo.

Una direzione, quella intrapresa, probabilmente inevitabile: ma sarà sufficiente ad affrontare in maniera esaustiva la pervasività delle minacce che si profilano all’orizzonte? L’uso militare dell’IA a quali linee guida etico-giuridiche sarà soggetto, data l’impossibilità – per impliciti vincoli di segretezza – di una supervisione terza?


Bibliografia

  • Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, “Pentagon Official Lays Out DOD Vision for AI”
  • Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, “Hicks Announces Delivery of Initial CJADC2 Capability”

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