L’offensiva ucraina dal 04 giugno al 4 settembre, 2023.

Con questo aggiornamento presenteremo un’analisi comprensiva degli eventi relativi ai primi tre mesi dell’offensiva ucraina. Esamineremo dettagliatamente ogni direttrice d’attacco nella regione di Zaporizhzhya, evidenziando in modo conciso i momenti e gli aspetti salienti dell’accaduto.

Direttrice di Piatykhatky

La linea bianca indica il fronte in data 04 giugno.

Il centro abitato fu il primo bersaglio delle forze ucraine alla data del 4 giugno. Gli attacchi frontali iniziali, notevolmente inefficaci, causarono immediatamente gravi perdite in termini di mezzi e truppe.

Per più di una settimana le forze ucraine tentarono incessantemente di conquistare tali posizioni, lanciando attacchi in movimento e cercando di spingere per far indietreggiare le truppe russe. Ma le unità russe rimasero saldamente a difesa delle loro posizioni: la conformazione altimetrica del territorio, con i russi posizionati sulle alture, offriva loro una chiara visuale dei movimenti ucraini, causando pesanti perdite a questi ultimi a causa di un massiccio impiego di artiglieria da parte russa.

Nelle settimane successive si sono verificati numerosi contrattacchi russi, con il centro abitato che cambiò di mano per almeno 5-6 volte. Prima della fine di giugno a seguito dell’intensa attività d’artiglieria sia ucraina che russa, il centro abitato era già in rovina, diventando una “zona grigia” senza un effettivo controllo da parte di nessuno dei due contendenti.

All’inizio di luglio, Kyiv ha adottato una nuova strategia, tentando di aggirare le posizioni russe con attacchi a tenaglia con orientamento nord-ovest e nord-sud in direzione di Zherebianky e Dolynka. La manovra, tuttavia, non ha prodotto risultati significativi, costringendo le forze ucraine a desistere da tale direttrice dati i progressi minimi.

Nel corso di luglio, anche Mosca ha interrotto i suoi contrattacchi, permettendo a Kyiv di prendere il controllo delle rovine di Piatykhatky e stabilizzare il fronte fino ad oggi.

Direttrice di Robotyne

La linea bianca indica il fronte in data 04 giugno.

Gli attacchi sono iniziati nella notte del 4 giugno. Le prime manovre erano dirette verso la 22a brigata SOF russa a Novopokrovka. Le unità corazzate e meccanizzate della 47a brigata ucraina furono le prime a entrare in azione. Sebbene tale brigata fosse considerata come la meno preparata, era comunque dotata di carri armati Leopard 2A6, mezzi IFV Bradley e altro ancora. Contro tali unità ucraine i russi hanno testato pienamente i loro campi minati e la collaborazione con gli elicotteri d’attacco Ka-52, provocando pesanti perdite di mezzi occidentali colpiti mentre commettevano il grave errore di muoversi in colonna.

Gli attacchi verso Robotyne non hanno avuto successo per l’intero mese di giugno. Inizialmente, Kyiv, con il supporto della 47a brigata e di vari battaglioni stranieri, è riuscita solo ad avvicinarsi a Robotyne e a stabilire una posizione di contenimento. La difficoltà nel superare i campi minati era evidente, complici anche la mancanza di mezzi per lo sminamento e la preparazione insufficiente dei soldati. Ciò ha portato a perdite significative anche a causa degli ATGM e dell’artiglieria russa. Anche i russi hanno tuttavia mostrato alcune debolezze, quali evidenti problemi nella rotazione delle truppe e la mancanza di un efficacie tiro di controbatteria.

Durante il secondo mese da parte russa si è assistito a un calo dell’attività degli elicotteri Ka-52 a causa di un maggiore sostegno da parte dell’occidente con sistemi antiaerei a medio raggio specie AIM-132 ASRAAM in una soluzione da campo montati su camion o blindati, inoltre vi sono evidenze video che hanno mostrato la distruzione di sistemi antiaerei Avenger di produzione USA.

Fino alla fine di giugno entrambe le parti hanno iniziato a portare sul fronte le proprie riserve, come la 65a, 118a, 116a e 46a brigate ucraine e molteplici reggimenti volontari russi quali BARS 1, 14, 3 con la 45a brigata VDV.

Ciò ha determinato una nuova fase di attrito e un cambio di piani Kyiv che, non riuscendo a entrare a Robotyne da due mesi, ha concentrato quindi lo sforzo per aggirarlo da est. Il lento aggiramento ucraino di Robotyne ha portato un primo periodo di contrattacchi russi che si è però rivelato fallimentare comportando grandi perdite dipersonale e mezzi a causa dell’uso di tattiche fin troppo aggressive sotto l’attento occhio dell’artiglieria ucraina.

A fine luglio era già evidente che Kyiv avesse acquisito una determinante esperienza per superare le linee difensive russe (leggasi identificazione bersagli e soppressione dell’artigleria russa da superiori distanze e procedure di identificazione). Ciò ha provocato un’apprezzabile accelerazione del movimento, evidenziando in tal modo un cambio di piani da parte di Kyiv.

Durante tutto il mese di luglio, Robotyne è stato quasi ignorato e tutto lo sforzo era mirato ad espandere il saliente a est della città, per aggirarla e immettere più riserve. Da qui Kyiv puntava ad avvicinarsi più possibile alla prima linea di difesa russa muovendosi a est di Robotyne; allo stesso tempo i continui contrattacchi russi hanno bloccato i piani ucraini che sono stati costretti a buttarsi verso sud-est in direzione Verbove. 

Agosto è stato un mese importante per entrambe le parti. Dopo aver allargato abbastanza il saliente Kyiv ha ripreso gli assalti su Robotyne, con massiccio impiego di artiglieria e mezzi IFV Bradley. I combattimenti in città sono stati molto intensi e sono proseguiti per tutto il mese.

Grazie alla tattica di difesa attiva russa, Kyiv è sì riuscita a infliggere perdite ma non meno di quanto ne ha subite a sua volta. La svolta per l’iniziativa di Kyiv  è arrivata contestualmente all’impiego di riserve strategiche quali la 33a e 82a brigata; quest’ultima è la più pesante ed armata con carri quali Challenger 2 e mezzi IFV e APC quali Marder 1A3 e Stryker. Al momento la 82a  rappresenta la punta di lancia dei tentativi ucraini verso verbove e si registra la prima perdita di carro tipo Challenger 2. 

Il mese di agosto si è concluso con la presa di Robotyne dopo poco più di 70 giorni di combattimenti, sebbene Kyiv non sia ancora riuscita ad espandere il saliente verso ovest, consentendo ai russi di tenere sotto pesante bombardamento la città e l’unica strada asfaltata di qualità.

Ciò fa pensare che la parte ovest di Robotyne non sia ritenuta al momento importate per Kyiv: tutti gli sforzi sono ora concentrati per superare la prima linea di difesa e spingere in direzione Verbove, obiettivo che sarà probabilmente realizzato nel mese di settembre.

Direttrice di Urozhaine – Staromaiorske

La linea bianca indica il fronte in data 04 giugno.

Su questa direttrice gli scontri più pesanti hanno avuto inizio il 5 giugno, un giorno dopo la l’inizio degli scontri attorno a Robotyne.

Fin dall’inizio si capiva che non sarebbe stato facile a causa di una larghissima fascia di contenimento russa, divisa in due parti da un fiume e da centri abitati particolarmente trincerati e preparati. Qui Kyiv ha concentrato la maggioranza delle unità appartenenti ai fanti di marina, quali la 35a e 37a brigata che hanno dato il via all’offensiva.

Nella prima metà di giugno, con l’aiuto della 37a brigata, si è provato a colpire i centri abitati che costeggiano la linea del fiume e arrivare velocemente a Marinka. Nonostante più ad est Kyiv fosse riuscito ad occupare i campi aperti non fu comunque in grado di prendere Novodonetske.  Nella prima metà del mese lo sforzo di Zelensky era rivolto a prendere Marinka come principale posizione per operare uno slancio verso sud, e da lì poter tagliare in seguito il saliente russo a ovest e avvicinarsi a Rivnopil.

Per i russi il primo mese ha visto un significativo coinvolgimento della 37a brigata motorizzata e un determinante sostegno della 200a brigata d’artiglieria. L’andamento dei combattimenti in zona è stato diverso rispetto a Robotyne: nonostante la presenza di artiglieria russa e campi minati, Kyiv riuscì a occupare velocemente i campi aperti e la maggioranza degli scontri più intensi si concentrarono fino ad agosto attorno ai paesini che costeggiano il fiume. Fino alla fine di giugno Kyiv era riuscito a stabilizzare il controllo su Marinka mentre a ovest i russi avevano lasciato Rivnopil, Novodarivka e Levadne dopo aver inflitto serie perdite agli ucraini in termini di mezzi ottenendo una vittoria tattica ma una sconfitta strategica per finire in un ripiegamento, la cosa è documentata molto bene in un articolo del RUSI: https://static.rusi.org/Stormbreak-Special-Report-web-final_0.pdf

All’inizio di luglio, era evidente come l’avanzata ucraina su questa direzione avesse più successo rispetto a Robotyne; in ogni caso gli scontri erano altrettanto pesanti e dispendiosi, e comportarono periodiche riorganizzazioni e costanti integrazioni di nuove riserve (mediamente 3 – 5 giorni di pausa ogni 10 – 15 giorni di combattimento). Nella prima metà del mese gli ucraini hanno subito la prima pausa operativa durante al quale i russi ne hanno approfittato per stabilizzare il fronte su Staromaiorske e Urozhaine e attirare nuove brigate (tra cui la famosa SOF Kaskad).

Le uniche direzioni di pressione rimanevano da linee di difesa russa a sud di Rivnopil, con obiettivo ucraino di avvicinarsi a Pryutne. Tale obiettivo verrà raggiunto nella seconda metà di luglio; va comunque fatto presente come gli scontri fossero al 100% concentrati in direzione di Staromaiorske e Urozhaine dato che prendere Pryutne o superare le trincee russe su tale direzione non possibile nemmeno oggi per gli ucraini.

Verso la fine di luglio, dopo molteplici attacchi infruttuosi e conseguenti perdite, il comando ucraino comprese come il tentativo di prendere contemporaneamente Staromaiorske e Urozhaine fosse qualcosa di irrealizzabile. Mosca, oltre ad avere una linea difensiva ben preparata e coperta da artiglieria e aviazione, utilizzava con costanza una tattica di continui contrattacchi nei momenti in cui gli ucraini operavano la rotazione delle truppe, comportando spesso anche piccole riconquiste di terreno da parte russa.

A questo punto, Kyiv cambiando tattica e concentrando in zona nuove riserve, quali la 4a brigata corazzata e la 68a brigata meccanizzata si concentrò pienamente su Staromaiorske. Quasi due settimane di combattimenti, con continui attacchi e contrattacchi russi, ci portano a inizio d’agosto con l’abbandono da parte russa della città e l’inizio della battaglia per Urozhaine saldamente in mano russa da oltre due mesi.

Per prendere Urozhaine Kyiv aveva concentrato le brigate di marina numero 35, 36 e 38 con il sostegno della 68a meccanizzata e 4a brigata corazzata. Da parte russa bisogna ammettere che l’utilizzo continuo di contro attacchi specie a Urozhaine ha portato a perdite elevate: in due mesi si sono susseguite altre quattro brigate oltre alla Kaskad e alle brigate di marina già presenti.

Fino al 16 agosto entrambe le parti hanno continuano ad attaccare con continui attacchi e durissimi scontri di artiglieria e aviazione; in particolare Kyiv ha utilizzato in modo massiccio i sistemi HIMARS e le bombe JDAM da 225kg. Subito dopo la ritirata russa dalla città, gli ucraini hanno anche provato a proseguire verso sud di slancio evitando di prendere tempo per la riorganizzazione. Dopo alcuni infruttuosi tentativi, Kyiv ha fermato ogni tentativo di proseguire oltre, entrando in una pausa operativa che dura ormai da due settimane.


In aggiunta:

In merito alla regione di Zaporizhzhya, riassumendo, si può affermare che l’iniziativa di Kyiv è iniziata su un largo fronte, colpendo contemporaneamente lungo le tre direzioni descritte.

In ogni caso, l’eccessivo sforzo e le costanti perdite, hanno costretto il comando di Zelensky a scegliere una direzione principale per lo sfondamento: in base all’andamento dell’offensiva, abbiamo osservato come gli ucraini abbiano scartato Piatykhatky dopo giugno mentre la lunga pausa di Urozhaine fa pensare che anche su tale direttrice i combattimenti andranno a stabilizzarsi.

Ad oggi è chiaro come la direzione Robotyne – Tokmak rimanga l’ultima e quella principale; quella su cui verranno concentrate le ultime brigate strategiche durante il mese di settembre.

In ogni caso non possiamo escludere che la lunga riorganizzazione e il rallentamento della direzione Staromaiorske – Urozhaine, non facessero già parte dei piani iniziali Kyiv.

Va comunque tenuto presente come la conseguenza delle attività offensive russe a nord tra Svatove e Kupjansk sia quella di aver costretto Kyiv a distrarre alcune importanti riserve strategiche, quali la brigata 101a la 13a di Kharkiv, la 33a la 67a la 27a la 21e persino la 68a che da Urozhaine è stata spostata a Kupjansk.

Per concludere, evidenziamo altre due direttrici: Bakhmut dove recentemente gli ucraini hanno fatto progressi su Klishiivka sul fianco sud e la regione di Kherson, che ad oggi sono una distrazione per Mosca. Su tali fronti Kyiv lavora con costanza ed è chiaro che tra settembre e ottobre giocheranno un ruolo importante per distrarre unità russe e creare nuovi punti di pressione, onde realizzare al meglio l’ultima fase dell’offensiva ucraina.

Mosca, nel frattempo, continua a spostare truppe da Kupjansk a Kherson, a riorganizzarsi e ad immettere la 25a armata strategica.

L’autunno è alle porte e i risvolti che giungeranno con esso ad oggi ancora incerti, il chiaro tentativo ucraino è quello di allargare il saliente formatosi tra Robotyne e Verbove al fine di creare spazio di manovra in quanto limitarsi a creare un corridoio in profondità non farebbe altro che esporre le unità ad attacchi laterali e fuoco concentrato, sicuramente rispetto gli obbiettivi “non dichiarati” di Berdiansk, Mariupol, Melitopol l’offensiva al momento non ha centrato i suoi obbiettivi strategici, una consolazione potrebbe essere Tokmak unico centro di valore da cui gli ucraini potrebbero minacciare la tenuta del corridoio russo, ma la strada è ancora in divenire.

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