In questo aggiornamento guerra non vedremo la situazione di Bahmut, che rimane non molto diversa da settantadue ore fa. Possiamo evidenziare solo una maggiore pressione sulla parte nord-est della città, dove il comando ucraino ha perso alcuni quartieri residenziali. Su altre direzioni, a sud, le truppe delle Wagner continuano a strappare territorio tra i boschi in direzione Ivanifske.
La situazione meteo, a Bahmut e Soledar, rimane per ora complicata. Nei prossimi giorni è previsto un tempo soleggiato, che potrebbe spingere il comando di Zelensky a qualche contrattacco, mentre i russi possono accelerare il movimento. Nella regione di Zaporizhzhia, la situazione non subisce cambiamenti e assistiamo a un attivo scambio di artiglieria tra entrambe le parti, con continue riorganizzazioni.
La visione complessiva del fronte dà l’impressione di un eminente stravolgimento della difesa ucraina, soprattutto a Soledar e Bahmut. L’esercito di Zelensky fa il massimo per dosare al meglio le riserve accessibili, in attesa dell’ormai famosa controffensiva russa che dovrebbe arrivare tra fine febbraio e marzo.
Questo serve al comando di Putin per prepararsi alla campagna estiva, che logicamente dovrebbe vedere come protagoniste le città di Slov’jans’k e Kramators’k. Per quanto riguarda gli ucraini, assistiamo a una loro disperata resistenza, in attesa dei mezzi di rinforzo di produzione NATO.
Aggiornamento guerra fronte Soledar
Dopo l’importante successo ottenuto a sud con la presa di Blahodatne, le forze delle Wagner si sono imbattute in una serie di importanti postazioni difensive. Anche a colpa di una morfologia del terreno che agevola chi è in difesa, i mercenari russi ora sono costretti ad aggirare le difese ucraine da nord. In questo modo, in settantadue ore la difesa di Zelensky è caduta nei paesini di Sakkoi e Mykolaivka, mentre continua l’assalto dei russi verso l’importantissima Vasyukivka.
Come già spiegato nel nostro ultimo aggiornamento guerra, da qui il comando di Putin potrà iniziare l’assalto in qualsiasi direzione, con totale spazio di manovra. Finché il comando ucraino non si ritira da Bahmut, rimane l’alto il rischio che la Wagner riesca a spingersi da Vasyukivka verso ovest e prendere Bondarne e Pryvillya. Questo potrebbe essere un scenario quasi catastrofico, chiudendo i difensori di Bahmut in una sacca di decine di chilometri quadrati.
A sud di Soledar, le forze di Putin spingono da molteplici direzioni, per tentare definitivamente la presa di Krasna Hora e Paraskoviivka. Per queste due città, la tattica russa è provare ad aggirare Paraskoviivka da nord, sfruttando i boschi e le altitudini. Da come vediamo, le azioni ripetitive russe dimostrano un grande accumulo di esperienza dopo il successo a Soledar e Klishchiivka.
Aggiornamento guerra fronte Kreminna
Qui, dopo due settimane, la situazione tattica è cambiata. Come evidenziato nei nostri precedenti aggiornamento guerra, attorno alla città dominava una posizione russa per di più difensiva, mentre il comando ucraino preferiva una tattica alternata tra l’assalto continuo con gruppi tattici e assalti su largo fronte. Secondo le interviste video fatte ai soldati russi, questi ammettono che la situazione sul fronte non era facile. In ogni caso, il comando di Putin ha organizzato un importante contrattacco.
La mattina del due febbraio le prime due linee di difesa ucraine sono state travolte da una vasta preparazione di artiglieria e in seguito sono state spezzate in diversi punti. Ad oggi, sappiamo che le truppe russe sono riuscite ad avanzare in diverse zone su un fronte di quindici chilometri e che la linea di contatto si è spostata da trecento a settecento metri.
Ora sappiamo che il comando di Zelensky fa il massimo per riorganizzarsi e sfruttare le proprie riserve oltre il fiume Zherebets. Attualmente siamo in attesa di un’imminente contrattacco ucraino, il quale deve impedire ai russi di stabilirsi su nuove linee. Ci è chiaro che Gherasimov punta a spingere le proprie linee fino alla riva di Zherebets, per poi cominciare l’assalto decisivo verso Lyman.
Aggiornamento guerra fronte Vuhledar
Qui la situazione si è stranamente riportata a un temporaneo equilibrio rispetto al nostro ultimo aggiornamento guerra, con scontri solo in alcuni quartieri a est. Nonostante la superiorità numerica, il comando russo non ha deciso di lanciare un assalto decisivo alla città.
A est, i russi e gli ucraini sono fermi sulle proprie altitudini tra i campi aperti e la miniera di carbone, mentre a ovest la situazione è ancora più complessa a causa delle fortificazioni trincerate. Ora assistiamo a un momento di riorganizzazione per entrambi: per Zelensky un’opportunità per raccogliere riserve, mentre per Putin continua la fase di ricognizione e la distruzione delle posizioni con i colpi di artiglieria.
Dalle dichiarazioni fatte da alcuni militari russi, le truppe ucraine non sono spaventate e non intendono ritirarsi. Si ha l’impressione che le riserve immesse siano il giusto necessario per mantenere le posizioni, mentre non si ferma la preparazione di una controffensiva. Su questo aspetto la controparte non ha dato notizie.
Una risposta
complimenti davvero