I carri polacchi regalati all’Ucraina

Il governo polacco, per sostenere gli ucraini contro l’aggressione russa, ha regalato all’esercito di Zelensky diversi carri PT-91 Twardy.

Nella seconda metà di novembre è uscita fuori la notizia dei carri armati “PT-91 Twardy” polacchi che sono misteriosamente scomparsi in Ucraina. I carri in questione sono alcuni dei migliori modelli che la Polonia ha in servizio e il governo polacco ha deciso di regalare 200 PT-91 all’esercito ucraino. Questo è avvenuto a fine luglio, ma arrivato novembre di questi carri non s’è più saputo nulla. Dopo un paio di mesi, tanti specialisti indipendenti erano anche scettici sulla veridicità di queste informazioni riguardanti i 200 carri PT-91 che dovevano essere già in Ucraina. In ogni caso, a novembre è uscita fuori l’informazione non del tutto veritiera che la Polonia aveva spedito nelle zone del conflitto una commissione che doveva indagare e trovare i duecento carri scomparsi. 

Ma perché i carri PT-91 Twardy sono così importanti?

I carri PT-91 rappresentano il miglior modello che l’Ucraina ha ricevuto da un paese NATO. Durante il periodo estivo tanti specialisti occidentali posizionavano questi carri come lo strumento grazie al quale l’Ucraina poteva in breve tempo cambiare le sorti della guerra. Questo era necessario per l’Ucraina, in un momento in cui le loro riserve di T-64B e T-64BV erano in veloce esaurimento a causa di un periodo di grandi combattimenti d’attrito.

Di per sé il carro PT-91 Twardy è una modernizzazione dei carri sovietici “T-72M e M1” che la Polonia produceva su licenza durante il periodo della Guerra Fredda negli anni Ottanta. In totale la Polonia ha prodotto 1500 carri “T-72M e T-72M1” e la versione “M1” è entrata in servizio nel 1995. Durante gli anni Novanta, il comando polacco decise di sfruttare il grande numero di carri T-72M  già in uso e sulla loro base creare una versione polacca dalle caratteristiche migliorate.

I carri PT-91 nascono nel 1993 e nel tempo avranno varie modifiche che includeranno nuovi sistemi di combattimento di produzione polacca e nuove possibilità dinamiche grazie a un nuovo motore diesel da 850 cv. Nel tempo vengono installati nuovi e migliorati sistemi e dispositivi elettronici, ottiche a visione diurna e notturna termica di prima e in seguito di seconda generazione per il combattimento diurno e notturno. I polacchi lavoreranno anche per nuovi sistemi di tiro con calcolatore balistico e addirittura nuove munizioni di propria produzione per il calibro sovietico 125 mm e nuovi sistemi di difesa reattiva ERA.

In questo modo, nel tempo i carri “PT-91 Twardy”, realizzati anche sulla base dei “T-72M1”, sono diventati dei carri di buon livello e prodotti in 234 esemplari per il proprio esercito. Sono in servizio per la 16a Divisione corazzata polacca e divisi in 4 battaglioni.

Le poche informazioni disponibili 

Le informazioni disponibili sull’utilizzo reale di questi carri in combattimento è molto scarso, ed è proprio per questo che tanti esperti sono anche scettici sull’avvenuto regalo polacco all’Ucraina. Di base 200 carri non sono per nulla pochi e la grande visibilità mediatica sui vari social non avrebbe perso l’occasione di farci vedere alcuni di questi carri distrutti o persi su qualche fronte. In cambio, abbiamo pochi dati che escono fuori da vari articoli per di più russi. Da quello che sappiamo da alcune fonti russe, fino ad ora l’Ucraina ha usato solo 5 carri “PT-91” in combattimento (non si sa di preciso dove), 3 persi e altri 2 colpiti e in seguito recuperati. Altri 5 carri vengono tenuti gelosamente in riserva da qualche parte. Per questo molti analisti pensano che questi carri non appaiono fra le foto o video perché in realtà non vengono utilizzati o non sono stati spediti tutti. Un altro aspetto strano è l’assenza di articoli ucraini che parlino di questi carri dopo luglio, nonostante le grandi ambizioni messe per le qualità tattico tecniche di questi carri.

Uno dei carri T-72M, almeno 100 carri di questo modello sono stati spediti dalla Polonia all’Ucraina.

I regali polacchi che l’Ucraina utilizza realmente

Oltre ai famosi carri “PT-91 Twardy” il governo polacco durante i mesi di luglio e agosto ha spedito in Ucraina, dopo una rapida revisione tecnica, più di 200 vecchi carri T-72M e T-72M1 che tenevano nei magazzini. I carri di questo tipo sono obsoleti e di molto inferiori ai carri russi tipo “T-72B3”, ma possono ancora essere utilizzati su fronti secondari per il supporto della fanteria. Quasi tutti questi carri partecipano realmente in combattimento, alcuni di loro hanno ricevuto un miglioramento nelle officine ucraine, tramite l’installazione della corazza reattiva sovietica “Kontakt-1”. Questa modifica permette ai carri di migliorare la propria percentuale di sopravvivenza contro le armi anticarro da spalla tipo RPG-7.

Nella foto uno dei “Leopard 2 PL” che dovrebbero sostituire i “PT-91 Twardy”.

Il lato nascosto della generosità polacca

Alcuni naturalmente potrebbero pensare: da dove arriva tutta questa generosità polacca? Perché concedere al governo ucraino così tanti carri, soprattutto i “PT-91 Twardy” che sono fra i migliori a disposizione della Polonia? In realtà è ormai risaputo che la Polonia ha importanti piani di modernizzazione del proprio esercito, tramite l’acquisto di grandi quantità di carri dalla Germania, USA e Corea del Sud. In particolare, spedendo in Ucraina i loro PT-91, la Polonia puntava a sostituirli con nuovi carri come 145 “Leopard 2PL”. Ma per alcune cause non del tutto chiare, legate al potenziale di produzione tedesco, la data della fine del contratto per l’acquisto polacco dei 142 “Leopard 2PL” è slittata al 2027. Questo ci potrebbe far pensare che la decisione dei 200 carri “PT-91 Twardy” da spedire all’Ucraina sia stata rivista e che in realtà l’Ucraina non ha ricevuto 200 carri in un unica spedizione ma che i carri verranno spediti man mano che la Polonia riceverà dei nuovi “Leopard 2PL” per la propria 16a divisione. Tuttavia, i T-72M e T-72M1 spediti in Ucraina non rappresentano un significativo indebolimento delle potenzialità militari polacche, ma sono un buon modo per guadagnare consenso politico e diminuire i costi del mantenimento dei carri in conservazione, deviando i risparmi su fonti più importanti.

Alex Onica “Storia.Corazza”

Una risposta

  1. L’articolo è pieno di errori grammaticali e di disattenzione, gioverebbe un pò più di cura e attenzione quando si pubblica qualcosa per renderlo pienamente leggibile invece di “buttare” giù senza rileggere giusto per pubblicare….non è professionale

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