Nel corso delle ultime due settimane non si sono registrate significative novità dal fronte Kupjansk – Svatove né da Kreminna.
Si osserva un combattimento di mantenimento posizioni caratterizzato da massiccio utilizzo di artiglieria e droni da entrambe le parti. Si registrano solo minimi successi derivanti da piccole offensive organizzate tanto dai russi quanto ucraini e portati a termine grazie all’indebolimento delle trincee o allo stato fisico e morale delle unità all’interno delle medesime.
Kyiv continua, comunque, a mantenere su questo fronte le proprie riserve strategiche e di risposta i russi conservano un numero elevato di truppe ancora fresche.
Degna di nota a danno degli ucraini la situazione a nord di Bakhmut dove, nonostante i recenti successi a Klishkiivka, i russi hanno organizzato una costante e assillante caccia ai mezzi ucraini in movimento: l’elevatissimo numero di droni impiegato dai russi e il sapiente uso dell’artiglieria hanno reso quasi impossibile per gli ucraini spostare truppe o risorse a nord di Bakhmut, il che costringe Kyiv ad allungare i tempi necessari a riorganizzare le truppe e ne complica la logistica che sostiene le truppe ucraine in direzione Klishckiivka.
Aggiornamento fronte Klishkiivka – Andriivka
Nell’immagine le linee bianche rappresentano i successi ucraini dal 25 agosto.
Dopo alcune settimane di relativa calma dovute a una lunga riorganizzazione da parte ucraina, le ostilità su questa direttrice hanno assunto un tono decisamente più aggressivo.
Negli ultimi giorni, le forze di Kyiv sono riuscite a penetrare con forza all’interno della città, respingendo le truppe russe verso i confini nord-est. Questo significativo progresso per Kyiv è stato ottenuto a seguito di intensi combattimenti per il controllo delle alture settentrionali e di una complessa fase di scontri urbani, che ha comportato pesanti perdite per entrambi gli schieramenti.
La situazione ha offerto ai russi l’opportunità di guadagnare tempo e di allestire nuove linee difensive più a sud, dove poter organizzare una possibile ritirata strategica ma nel contempo continuare a ostacolare l’avanzata ucraina. Nonostante vi siano voci di possibili nuovi assalti russi per riconquistare almeno parzialmente la città, le nostre analisi suggeriscono che al momento non esistano tali progetti da parte di Mosca. Tale valutazione è supportata da una serie di video che mostrano attacchi d’artiglieria e interventi di droni russi sulla città, apparentemente finalizzati a neutralizzare le precedenti postazioni difensive e renderle inutilizzabili per le forze avversarie.
Oltre alla situazione urbana, le forze ucraine stanno intensificando le operazioni nella zona boschiva a nord di Klishkiivka, al fine di ampliare il proprio raggio d’azione. Nonostante non vi siano ancora risultati concreti, si osserva una chiara tendenza su tale direttrice.
Spostandosi più a sud è fondamentale menzionare Andriivka: questo piccolo insediamento, composto da poche abitazioni, rappresenta da tempo un punto critico per Kyiv: dopo oltre tre mesi e numerosi tentativi infruttuosi, sembra che il 9 settembre Kyiv sia finalmente riuscita a costringere le truppe russe a una ritirata, ma per onestà dobbiamo ricordare come vi siano ancora resoconti contrastanti in merito.
Le forze russe sembrano essersi ricollocate oltre la linea ferroviaria, da dove potrebbero pianificare una serie di contrattacchi, come già avvenuto il giorno stesso della ritirata, sebbene senza esito positivo per i russi.
Nei giorni a venire, ci aspettiamo ulteriori contrattacchi da parte delle forze russe, accompagnati da intensi bombardamenti aerei e attacchi d’artiglieria su Andriivka.
Per gli ucraini sarà cruciale estendere il proprio fronte a nord e tentare di superare le trincee russe stabilite lungo la linea ferroviaria.
Aggiornamento fronte Novodonetske – Novomaiorske
Nell’immagine le linee bianche rappresentano i successi ucraini negli ultimi due mesi.
Dopo un periodo di stasi di quasi tre settimane sul saliente di Urozhaine, le forze di Kyiv, a seguito di una profonda riorganizzazione, hanno optato per un’espansione del saliente, orientando le loro operazioni verso est di Urozhaine. È da notare che inizialmente, durante le fasi preliminari dell’offensiva, gli sforzi ucraini su questa direttrice non avevano ottenuto risultati significativi. Tuttavia, con Urozhaine ora saldamente sotto il controllo ucraino e con il supporto di nuove unità, come la 116a brigata proveniente dal nord di Orikhiv, si sta tentando una nuova avanzata.
Fonti indipendenti russe hanno segnalato ripetuti assalti da parte delle forze ucraine, che hanno impiegato gruppi tattici che si muovono a piedi, registrando alcuni successi in direzione di Novomaiorske. È importante sottolineare come negli ultimi cinque giorni Mosca abbia subito una perdita significativa nella sua linea di difesa, permettendo alle truppe ucraine di avvicinarsi ai confini della città, dove sono posizionate le unità della 40a brigata di fanteria marina russa.
Tuttavia, prima di poter lanciare un assalto completo, Kyiv dovrà stabilire una testa di ponte oltre il canale d’acqua antistante la città, garantendo in tal modo un passaggio sicuro non solo per la fanteria ma anche per i veicoli. Un’operazione che si preannuncia complessa, data la massiccia presenza di artiglieria russa lungo tale fronte e la necessità per Kyiv di operare all’interno di un saliente ristretto. Nei prossimi giorni è prevedibile che i russi intensifichino i loro sforzi per tentare di mantenere le forze ucraine a nord del fiume, impedendo così agli ucraini di lanciare un assalto a Novomaiorske. Quest’ultima località riveste un’importanza strategica, data la sua vicinanza con Novodonetske: la caduta di una delle due città potrebbe inevitabilmente portare alla ritirata dall’altra.
Aggiornamento fronte Robotyne – Verbove
Nell’immagine le linee bianche rappresentano i successi ucraini dal 25 agosto, mentre la linea gialla sono i contrattacchi russi nello stesso periodo.
L’offensiva ucraina prosegue incessantemente su questa direttrice. Il comando di Kyiv ha mobilitato un considerevole contingente di truppe e risorse, cercando di ampliare i propri successi verso Verbove. È fondamentale sottolineare l’importanza del costante afflusso di personale per assicurare il controllo di Robotyne. La parte meridionale di Robotyne rimane, infatti, una zona di contenimento sottoposta al costante controllo e bombardamento dell’artiglieria russa e dei droni.
È innegabile come l’essere riusciti a respingere i russi dalle altitudini a sud di Robotyne sia sintomo di un grave errore strategico commesso da parte di Mosca: tali posizioni offrivano infatti un punto di osservazione cruciale sui movimenti ucraini nelle campagne a nord-est della città. Attualmente Kyiv sfrutta tali alture per coordinare le proprie truppe, le quali sembrano prepararsi per un assalto a Novoprokopivka. Al momento si tratta di semplici azioni di ricognizione e non di assalti su larga scala, ma è evidente come le forze di Kyiv si stiano avvicinando rapidamente e l’assalto potrebbe essere imminente.
Dal canto suo Mosca continua a concentrare forze si questa direttrice, sebbene al momento la reale intenzione dietro la mobilitazione delle forze VDV resti ambigua (ricordiamo che Mosca ha dispiegato qui cinque reggimenti d’élite delle VDV). Nel corso del mese diverrà chiaro se il loro ruolo sia puramente difensivo o se le VDV saranno piuttosto coinvolte in un contrattacco mirato, sia verso Robotyne che più a nord, contro la 65a brigata ucraina: un’eventuale offensiva russa riuscita, volta a interrompere l’unico corridoio di rifornimento verso Robotyne, potrebbe rappresentare una grave minaccia per Zelensky.
Nel frattempo, in direzione Verbove, l’82a brigata aviotrasportata ucraina è impegnata attivamente, ma incontra difficoltà nel superare con i propri mezzi pesanti la linea di difesa russa. Si sta altresì svolgendo un’intensa operazione – condotta con il supporto della fanteria – volta ad ampliare la breccia.
Al momento non si sono registrate azioni decise da parte dei russi per provare a contrattaccare da Verbove e ristabilire così il fronte, ma si osserva comunque un continuo ammassamento di riserve all’interno e attorno alla città.