Nelle giornate del 23 e 24 giugno abbiamo assistito a uno dei momenti più critici della recente storia russa, e nell’andamento del conflitto: un’escalation armata tra il capo della Wagner Prigozhin e il ministero della difesa russo, in particolare Shoigu e Gerasimov.
Per comprendere al meglio come tutto abbia avuto inizio, è necessario tornare indietro al dicembre 2022 quando Gerasimov in persona ha firmato un documento all’interno del quale viene sancito come il ministero russo non possa collaborare con la PMC di Prigozhin a causa del fatto che la Wagner non sia posta alla dipendenza e subordinazione del ministero stesso.
Dopo diversi mesi, Prigozhin scrive ed invia un foglio di severe accuse e richieste al ministero russo. Nel dettaglio, Prigozhin prova a spedirlo una prima volta, non riuscendovi. A ciò non seguono reazioni o risposte dirette, bensì un progressivo peggioramento delle relazioni che si esplica sul campo anche in termini di limitazione delle munizioni per le truppe Wagner impegnate attorno a Bakhmut. Durante i mesi in cui ha comandato le manovre di accerchiamento della città, Prigozhin realizza molteplici video in cui mette in evidenza la carenza di supporto di rifornimenti e munizionamento nel tentativo – infruttuoso – di risolvere tali problematiche, utilizzando toni sempre più aggressivi fino all’apice del 23 giugno.
Tutto ha avuto inizio alle 8.30 del 23 giugno quando sui principali canali Telegram russi esce un nuovo video relativo ai documenti d’accusa da parte di Prigozhin verso il comando russo nella forma di una feroce critica a quest’ultimo. In particolare, all’interno del video Shoigu viene nuovamente criticato per non aver fornito sufficiente sostegno Wagner in termini di munizioni, contribuendo alle perdite della PMC e quantificate in ben ventimila soldati. Il ministro della difesa russo viene inoltre accusato di essere il principale propugnatore (creatore della retorica, nonché sostenitore) dell’“operazione militare speciale” in Ucraina.
L’apice della situazione viene raggiunto nella serata, quando su internet diventano disponibili tre brevi audio di Prigozhin all’interno dei quali il capo della PMC comunica che elicotteri, aerei e missili russi hanno colpito alcuni alloggi della Wagner nelle retrovie in Ucraina, causando molteplici perdite. All’interno del primo audio, viene affermato che tale ordine sia stato dato da Shoigu in persona; come diretta conseguenza, Prigozhin minaccia di partire con assieme ai suoi 25.000 soldati per “riportare l’ordine”. Nel secondo audio chiede di non essere fermato da nessuno e che qualsiasi minaccia alla sua marcia verso Shoigu sarà respinta con la forza, mentre chiunque vorrà unirsi sarà benvenuto. Dichiarazioni di tale contenuto e tono hanno determinato un immediato impatto mediatico, specie tra analisti e gruppi Telegram vicini alla Russia. Gli audio sono stati analizzati quasi subito, ed è stata riscontrata la stranezza che i metadati di codifica dei file riportassero il medesimo timetamp (stessa identica data/ora a livello di sistema). Nel prosieguo della serata diverse fonti hanno dichiarato che la Wagner riconosceva l’originalità dei contenuti audio. Quasi contestualmente, diverse pagine russe su molteplici social, pubblicavano nuovi audio di Prigozhin dove il capo della PMC dichiarava di essere sulla strada verso Rostov e di come Shoigu (in precedenza attestato in città) sia scappato dagli edifici da dove avrebbe controllato di persona gli attacchi agli alloggi della Wagner.
Poco prima, su internet erano state diffuse informazioni riguardo un raid da parte degli uomini responsabili della “sicurezza degli interni” alla sede della Wagner a San Pietroburgo, cosa che non troverà alcun riscontro concreto e che si avvererà invece solo la mattina seguente dopo ore di presidio operato da un’unica auto della polizia di fronte all’edificio. All’interno di ulteriori dichiarazioni audio, il capo dei mercenari russi dichiara che quella in corso non è una rivoluzione, bensì una marcia di giustizia contro l’ingiustizia di Shoigu e Gerasimov, fintanto che la questione non sia risolta, dopodiché la Wagner tornerà al fronte per vincere definitivamente la guerra. Le autorità ufficiali russe commentano in maniera molto limitata la situazione, il ministero russo nega di aver ordinato all’aviazione di muovere contro la Wagner. Il segretario di Putin ha dichiara quindi che il presidente sia al corrente della situazione e che da parte di Putin non ci si debba aspettare commenti fino al giorno successivo. A seguire, il ministero degli interni emette uno stato d’accusa verso Prigozhin in conseguenza delle sue dichiarazioni ed azioni. La conseguenza giuridica di un’eventuale condanna per i crimini descritti nel documento comporterebbe per il capo della Wagner una detenzione tra i dodici e i vent’anni di carcere.
La rapida successione dei fatti e delle dichiarazioni che ne sono conseguite impongono di farne proseguire la narrazione per brevi riepiloghi in ordine cronologico:
23:15 Il generale Surovikin ha rilasciato un video dove chiede alle colonne della Wagner di fermarsi e obbedire agli ordini di Putin in persona. Da quanto si apprende, in risposta, la Wagner mette in movimento due colonne di mezzi da ben 50 e 80 km dal Donbass verso il confine russo.
01:00 Vengono geolocalizzate le colonne della Wagner in direzione Rostov; sopra la città si alza in volo l’aviazione russa. Prigozhin rilascia un nuovo audio dove dichiara che la Wagner ha attraversato il confine russo in diversi punti, che le sue truppe non subiscono alcuna resistenza quanto invece sostegno e ribadisce che qualsiasi tentativo di essere fermati verrà respinto con la massima fermezza.
Il movimento delle colonne della Wagner dal Donbass verso Rostov
2:20 Le strade in ingresso a Rostov vengono chiuse dalla polizia militare. Da un nuovo audio di Prigozhin si apprende che sopra le colonne della Wagner vengono alzati in volo due SU-25 (con numero identificativo 523 e 546) i cui piloti hanno rifiutato qualsiasi atto aggressivo contro la Wagner
2:40 I mercenari hanno lieve conflitto armato contro la polizia militare prima di poter entrare a Rostov.
2:45 Prigozhin dichiara che un elicottero ha aperto il fuoco contro di loro ed è stato abbattuto; la notizia sarà confermata da alcune foto uscite un paio d’ore dopo.
3:50 Nonostante qualche resistenza, le colonne della Wagner entrano nella città di Rostov da quasi tutte le direzioni.
4:00 Arrivano i primi video, dove le colonne e le forze della Wagner arrivano al centro di comando russo a Rostov e procedono al suo accerchiamento. Iniziano quindi il blocco e l’assedio di diversi palazzi amministrativi e centri del potere, operato attraverso l’impiego di soldati, mezzi blindati e anche carrarmati T-90S e T-80BV.
4:20 Viene diffuso un nuovo audio di Prigozhin dove dichiara l’abbattimento di un secondo elicottero, che avrebbe aperto il fuoco contro la Wagner.
4:30 I palazzi del centro di comando, la centrale di polizia, il palazzo della sicurezza interna, FSB e amministrazione di Rostov vengono tutti circondati.
5:40 Nel frattempo, la situazione a Mosca rimane tranquilla, il palazzo della Wagner rimane sorvegliato solo da un’auto della polizia. Contestualmente si registrano alcuni voli privati su aerei del ministero russo in decollo dalla capitale russa in direzione di Rostov. In quest’ultima città la polizia non ha interferito in nessun modo con la Wagner. Il sindaco di Rostov comunica che tutti si stanno operando affinché sia preservato il funzionamento di tutti gli organi istituzionali di Rostov.
6:30 Prigozhin arriva di persona al centro di comando a Rostov, la discussione inizia di persona con minimo due alti ufficiali, Vladimir Alexeyev e Yunus-Bek Yevkurov. Il capo della Wagner richiede di parlare di persona con Shoigu e Gerasimov, minacciando che fino al loro arrivo la Wagner continuerà da un lato a bloccare le amministrazioni della città di Rostov e dall’altro proseguendo con la marcia verso Mosca. Viene altresì dichiarato che in ogni caso, nessuno sarà distolto dal proprio lavoro, che l’aviazione russa continuerà ad operare e il comando a funzionare regolarmente.
7:50 Alcune colonne della Wagner iniziano il movimento in direzione Mosca, arrivando a superare la città di Voronezh.
8:00 Alcune unità della Wagner rimangono a Voronezh, Putin si prepara a fare una dichiarazione in merito e il ministero degli interni russo attiva il piano di operazioni antiterroristiche in tutte le regioni, da Rostov a Mosca. Due elicotteri vengono abbattuti dalla Wagner a seguito del loro tentativo di attacco a quest’ultima mentre la PMC stava facendo rifornimento a una base di carburante.
8:30 A Rostov i mezzi della Wagner si parcheggiano e spengono i motori, tutto rimane tranquillo, alcuni spari in aria mostrati nei video nel frattempo pubblicati, dimostrano la chiara volontà della Wagner di disperdere la folla in aumento attorno al centro di comando.
8:50 A Mosca molteplici camion comunali sono già in moto, pronti ad essere impiegati, se necessario, per fermare le colonne della Wagner. Attraverso un video, il propagandista russo Solovyov diffonde la sua visione (allarmista e fatalista) sulla situazione.
9:20 Putin termina la sua dichiarazione all’interno della quale ribadisce lo scontato e pieno sostegno verso l’esercito russo, esorta alla fedeltà i suoi uomini e minaccia severe ritorsioni nei confronti di quelli che definisce traditori.
10:00 Parte una vera e propria campagna di sostegno al presidente Putin da parte dei responsabili regionali e dalla comunità social russa. Sulle strade regionali in direzione di Mosca compaiono posti di blocco presidiati da soldati della polizia militare e dalle forze speciali che provvedono anche al posizionamento di mine anticarro. Inizia il blitz alla sede della Wagner a San Pietroburgo, alla quale partecipano sia forze dell’ordine che le forze speciali. Fino ad allora, la sede era controllata da un’unica auto della polizia, la situazione era assolutamente tranquilla.
12:30 Le colonne della Wagner subiscono nuovi attacchi aerei da parte delle forze regolari russe; i mercenari di Prigozhin rispondono utilizzando con i sistemi antiaerei. Poco dopo la colonna della Wagner inizia a perdere compattezza e numero, molti soldati si rifiutano di proseguire oltre.
12:47 Nei dintorni del centro del Comando Sud a Rostov, dove le truppe della Wagner sono posizionate avviene una forte esplosione. Da quanto si è compreso la Wagner ha utilizzato l’espediente per allontanare la popolazione civile, spaventandola, e creare in tal modo un’area sicura di minimo due chilometri attorno all’edificio.
13:00 In direzione di Rostov sono nel frattempo in rapido movimento le truppe Cecene Akhmat, composte, secondo le informazioni ottenute, da un minimo di centocinquanta mezzi di fanteria.
13:20 Alcuni mezzi della colonna della Wagner continuano a muoversi in direzione di Mosca, evitando le strade principali sulle quali son presenti numerosi blocchi stradali.
13:40 I soldati della Wagner attorno al centro di comando cercano l’appoggio della popolazione invocando giustizia, ribadendo la questione della situazione delle munizioni e lamentando le mancate risposte alle loro domande poste al Ministero della Difesa.
13:50 L’aereo del presidente Putin è in volo in direzione San Pietroburgo, non è chiaro se il presidente sia o meno a bordo dello stesso.
14:20 Mentre a Rostov i mercenari di Prigozhin terminano di creare un’area di sicurezza minata attorno al centro di comando, la loro colonna in direzione Mosca viene avvistata a Lipetsk. Sul piano politico giungono anche le prime dichiarazioni Bielorusse che appoggiano senza riserve la linea russa in merito all’operazione speciale in Ucraina, ponendo l’accento su come non sia in alcun modo ammissibile uno scontro interno alla Russia in un momento tanto delicato.
14:40 Giungono quindi anche dichiarazioni da parte ucraina, con lo stesso presidente Zelenskyy che si espone a favore della Wagner, della sua iniziativa con conseguente marcia su Mosca.
15:50 Anche la Turchia non fa attendere la propria voce: vengono diffuse dichiarazioni di sostegno al presidente Putin, nonché la disponibilità da parte turca a fornire una mano per pervenire alla stabilizzazione della situazione interna alla Russia. Negli stessi momenti, da Mosca giungono prove visive dell’aumento di posti di blocco sul percorso che la colonna della Wagner dovrebbe seguire per entrare in città; viene altresì registrato un incremento delle forze dell’ordine e delle unità speciali sulle strade della capitale.
16:00 Dal fronte vengono prodotti e diffusi numerosi video messaggi a sostegno al presidente Putin aventi per protagonisti parte delle unità regolari dell’esercito.
16:30 Su internet iniziano a circolare le prime foto degli scatoloni ritrovati a seguito della perquisizione nella sede della Wagner a San Pietroburgo. Si tratta di contenitori pieni di denaro contante per un valore complessivo superiore ai 44 milioni di euro. Non tarda il commento di Prigozhin in proposito, che sostiene come tale quantità di denaro servisse per trattative all’interno dei paesi africani.
Da questo momento e per diverse ore si susseguono notizie di attacchi di mezzi aerei russi sulla colonna della Wagner lungo il percorso in direzione di Mosca.
19:20 Vengono diffuse le prime indiscrezioni riguardo al fatto che Prigozhin abbia accettato le proposte di de-escalation del presidente. Dalle successive dichiarazioni dell’ufficio di segreteria del presidente Bielorusso, Lukashenko è rimasto tutto il giorno in contatto con Prigozhin per mantenere il polso della situazione. Il presidente bielorusso avrebbe quindi operato con successo da intermediario e convinto persino Putin ad adottare alcune condizioni favorevoli ad entrambe le parti, in particolare con garanzie di sicurezza per i soldati della Wagner. Poco prima era stato abbattuto l’ultimo elicottero russo impiegato nel fronteggiare la colonna della Wagner; quasi negli stessi minuti era stata diffusa una dichiarazione di Kadyrov in cui il leader ceceno aveva dichiarato senza mezzi termini le sue feroci critiche verso Prigozhin e la profonda delusione nei suoi confronti.
19:27 Prigozhin rilascia l’ultimo video in cui afferma di aver ordinato alla colonna in direzione di Mosca di invertire il senso di marcia (la colonna era giunta a circa 200km dalla capitale russa).
20:00 La situazione rientra alla normalità, la popolazione a Rostov festeggia insieme alla Wagner il termine della situazione conflittuale. I mercenari iniziano a caricare i mezzi per rientrare alle loro basi di partenza nel Donbass.
La direzione di movimento delle colonne delle Wagner che arrivano a Voronezh da Rostov e proseguono verso Mosca sulla strada M4, alcune parti della colonna aggirano gli ostacoli.
22:00 Prigozhin abbandona Rostov assieme alle sue truppe; una folla di civili accoglie la notizia e conseguente partenza con gioia. L’ultima dichiarazione di Lavrov ha l’intento di spiegare gli accordi nel frattempo presi con la Wagner, ma non viene in alcun modo specificato quale eventuale nuovo incarico sarà affidato a Prigozhin, ma solo che deve al momento essere considerato “esiliato in Bielorussia”. Viene però ribadito come lo stato russo non darà alcuna caccia ai soldati della Wagner, e che tra le truppe della PMC, coloro che non abbiano partecipato alla rivolta di Prigozhin, potranno invece stipulare un contratto con l’esercito regolare russo. Lavrov sottolinea inoltre come la rivolta non abbia in alcun modo cambiato i piani del conflitto in Ucraina, né condizionato il suo andamento, e che Putin di persona deciderà i necessari cambiamenti da operare nel ministero. La dichiarazione di Lavrov si conclude con un ulteriore ringraziamento per il contributo offerto dal presidente della Bielorussia (che è in buoni rapporti con Prigozhin da oltre vent’anni).
25 giugno, ore 10:00 Le truppe della Wagner si ritirano da tutte le regioni, la maggioranza delle forze ufficiali russe tornano nelle rispettive caserme e l’attenzione si riporta sul conflitto in Ucraina.
In termini di perdite, la “marcia della giustizia di Prigozhin” è costata alla Russia 13 piloti, 6 elicotteri e un aereo per radio ricognizione.